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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Ottobre 2013
 
   
  EMERGENZA CASA, UMBRIA: DELUDENTE L´INCONTRO TRA MINISTRO LUPI E MOVIMENTO PER IL DIRITTO ALLA CASA, L´ANCI A FIRENZE ALZI LA SCHIENA

 
   
   Perugia, 24 ottobre 2013 - "Dopo il nulla di fatto, prevedibile, nell´incontro di ieri tra i rappresentanti del movimento per il diritto alla casa e il ministro Lupi, l´Anci a partire da domani, si faccia sentire ed esca dalla subordinazione alle politiche di austerità del Governo Letta -Alfano". Lo afferma l´assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, evidenziando che "il risultato dell´incontro d3l 22 ottobre al Ministero delle Infrastrutture è stato assolutamente deludente". "Le richieste dei movimenti sono state nette e chiare e cioè, moratoria degli sfratti e piano nazionale per l´edilizia residenziale pubblica, - afferma l´assessore - ma da parte del ministro, non c´è stata nessuna apertura, se non una presa d´atto delle richieste poste sul tavolo. Una conclusione annunciata, ma il problema dell´emergenza abitativa resta". "In Italia occorrono 700 mila alloggi popolari - continua Vinti - , tante sono le famiglie che ne hanno diritto, mentre la fascia del disagio abitativo riguarda almeno 4 o 5 milioni di cittadini. Sono 20 anni che si è dismessa una reale ed incisiva politica nazionale per il diritto alla casa, lasciando alle ´magnifiche sorti progressive´ del mercato la soluzione di un diritto fondamentale, questione che ovviamente il ´mercato´ non si pone, ed infatti ha lasciato, che nel tempo, si aggravasse. La cultura dominante - prosegue - ha risposto al bisogno di soddisfacimento del diritto alla casa, con una nuova architettura di ingegneria finanziaria: housing sociale, project financing e altri nomi esotici, per puntare, in realtà, alle risorse della Cassa Depositi e Prestiti e dividersi la torta dei finanziamenti pubblici, facendo scomparire i bisogni sociali reali. Una fase che oggi va chiusa, essendo fallita clamorosamente". "Per rispondere ai bisogni di milioni di cittadini occorre, invece, utilizzare l´immenso patrimonio immobiliare pubblico, che va ristrutturato e riutilizzato, questa sì che sarebbe una ´grande opera pubblica´ utile. Un patrimonio che andrebbe messo a disposizione delle famiglie bisognose che, massacrate dalla crisi economica, non hanno le risorse per accedere al libero mercato della locazione". "A Firenze, da domani fino al 26 ottobre, l´Anci nazionale si confronta sul rapporto Stato-comuni in merito alle risorse e alle emergenze sociali, nuove e vecchie, a cui occorre dare risposte. Anche i Comuni dell´Umbria sanno che l´emergenza abitativa ormai non è più una questione che riguarda altri, ma investe i nostri territori e le nostre città in maniera sempre più pesante". Per l´assessore Vinti bisogna dire "basta con le politiche d´austerità causa di povertà sempre più estesa e, al contrario, rilanciare i programmi d´investimento pubblici che incontrino e raccolgano le esigenze popolari. E´ questo che i cittadini chiedono": quindi, risorse per l´edilizia pubblica e non speculazione edilizia, reddito e lavoro e non precarietà e sfruttamento, valorizzazione dell´ambiente e non consumo dei territori, scuola e sanità e non F35 e sommergibili, trasporti locali e non alta velocità, utilizzo sociale e culturale del patrimonio pubblico e non alienazioni immobiliari, difesa dei beni comuni e non dismissioni della rete di protezione sociale. "I Comuni non possono limitarsi a chiedere di emendare la legge di stabilità, riservando qualcosa alle città da usare per l´emergenza abitativa - conclude - I sindaci dovrebbero alzare la schiena, alzare la voce, rovesciare i tavoli, pretendere risorse per i loro territori, dovrebbero scuotersi e riappropriarsi della loro funzione di rappresentanti dei cittadini, uscire dalla pigra subalternità in cui si auto-relegano, smarcandosi dagli indirizzi sovraordinati dal Governo e Parlamento, e incominciare a pretendere, riappropriandosi di quell´autorevolezza costituzionale che si chiama ´autonomia locale´. L´incontro di Firenze è l´occasione giusta per invertire la rotta, chiedendo al Governo la moratoria degli sfratti e grandi investimenti pubblici per l´edilizia sociale e popolare".  
   
 

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