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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
 
   
  GIUSTIZIA EUROPEA: INTESA ASCENSORI - CONFERMATE LE AMMENDE ALLE SOCIETÀ TEDESCA E FINLANDESE DEL GRUPPO KONE (SENTENZA C-510/11) LA CORTE MANTIENE LE AMMENDE INFLITTE AL GRUPPO KONE PER LA SUA PARTECIPAZIONE ALL’INTESA SUL MERCATO DEGLI ASCENSORI E DELLE SCALE MOBILI

 
   
  La Kone Oyj è un’impresa stabilita in Finlandia attiva nella produzione, vendita, installazione e ammodernamento di ascensori, scale mobili e porte automatiche. Tale impresa esercita le sue attività tramite controllate nazionali, quali la Kone Gmbh in Germania e la Kone Bv nei Paesi Bassi. Nel 2003, la Commissione europea ha ricevuto informazioni relative alla possibile esistenza di un’intesa tra i principali produttori europei di ascensori e scale mobili che esercitano attività commerciali nell’Unione europea. All’inizio del 2004, la Commissione ha effettuato accertamenti presso i locali di dette imprese in Belgio, in Germania, in Lussemburgo e nei Paesi Bassi. Il gruppo Kone ha proposto una domanda di immunità, in forza della comunicazione sul trattamento favorevole del 2002, in cambio di informazioni relative all’intesa in Belgio, che veniva successivamente integrata, con informazioni concernenti la Germania e i Paesi Bassi. Nel 2007, la Commissione ha adottato una decisione in cui ha dichiarato che le imprese interessate avevano preso parte a quattro violazioni delle regole in materia di concorrenza in quattro Stati membri, ripartendosi i mercati attraverso accordi o concertazioni per l’attribuzione di appalti e di contratti relativi alla vendita, all’installazione, alla manutenzione e all’ammodernamento di ascensori e scale mobili. Il gruppo Kone, grazie alla sua cooperazione, ha ottenuto un’immunità dalle ammende relativamente alle infrazioni commesse in Belgio e in Lussemburgo. Per contro, la società controllante finlandese Kone Oyj è stata condannata a pagare Eur 62,37 milioni in solido con la sua controllata tedesca Kone Gmbh e Eur 79,75 milioni con la sua controllata olandese Kone Bv per le infrazioni commesse rispettivamente in Germania e nei Paesi Bassi. Le imprese del gruppo Kone hanno proposto un ricorso dinanzi al Tribunale al fine di ottenere l’annullamento della decisione della Commissione o, in subordine, la riduzione delle loro ammende. Con sentenza del 2011, il Tribunale ha respinto tutti gli argomenti invocati dal gruppo Kone e, di conseguenza, ha mantenuto le ammende inflitte. Le società del gruppo Kone hanno allora adito la Corte di giustizia al fine di ottenere l’annullamento della sentenza del Tribunale. Con la sentenza odierna, la Corte respinge l’impugnazione proposta dalle società del gruppo Kone e mantiene le ammende. La Corte constata che il Tribunale non ha commesso alcun errore di diritto nell’interpretazione della comunicazione sul trattamento favorevole del 2002 e che il controllo giurisdizionale da esso esercitato risponde alle esigenze di un equo processo. (Corte di giustizia dell’Unione europea, Lussemburgo, 24 ottobre 2013, sentenza nella causa C-510/11 P, Kone e a. / Commissione)  
   
 

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