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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
 
   
  RIFORMA LEGGE 1, ASSESSORE TOSCANA: "TASSELLO FONDAMENTALE DI PROGETTO DI INNOVAZIONE PIÙ AMPIO"

 
   
  Firenze, 28 ottobre 2013 - "La riforma della legge regionale 1/2005 è un tassello necessario e fondamentale di un progetto di innovazione più ampio che riguarda l´insieme degli strumenti e delle azioni di governo del territorio, un ambito in cui alcune Regioni italiane, e fra queste la Toscana, si sono contraddistinte nel tempo per le loro capacita´ innovative". Così l´assessore regionale Anna Marson ha aperto il convegno sulle nuove prospettive del governo del territorio organizzato con Anci nell´ambito di Dire e Fare alla Fortezza da Basso. Con lei sono intevenuti, davanti a una affollata platea, Simone Gheri, responsabile per l´urbanistica di Anci Toscana, Alberto Ricci presidente di Ance Toscana, il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli e, alla fine della mattinata, anche Alessandro Cosimi, presidente di Anci Toscana. Moderatore dell´incontro il giornalista Mauro Bonciani. "La proposta di legge approvata di recente dalla Giunta regionale e ora all´attenzione del Consiglio – ha aggiunto Marson - è una prima tappa fondamentale nel percorso avviato di miglioramento delle politiche per il territorio e di riconoscimento del patrimonio territoriale quale valore aggiunto specifico della nostra regione. La prossima tappa è il completamento del Piano paesaggistico e la sua condivisione col Ministero per i beni e le attività culturali. E poi, grazie anche alla diversificazione delle procedure di pianificazione che la pdl attua tra territorio urbanizzato e territorio rurale, la messa a fuoco di nuove politiche di riqualificazione e rigenerazione urbana capaci di mettere a sistema investimenti privati e pubblici creando ambienti di vita più qualificati". "Per queste politiche, oltre alle regole che possiamo definire e alle conoscenze che possiamo condividere - spiega Marson - le uniche risorse finanziarie pubbliche di cui potremo disporre sono i Fondi strutturali europei per gli anni 2014-2020. Questo richiede una collaborazione tra tutti gli enti presposti al governo del territorio, come quella che ha prodotto la riforma della legge 1, per far sì che i fondi europei siano utilizzati nella maniera più efficace possibile per intervenire in maniera significativa sulla qualità urbana e sulla difesa del patrimonio territoriale".  
   
 

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