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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
 
   
  MARONI: ALLA RICERCA IL 3% DEL PIL REGIONALE COME IN UE

 
   
  Monza, 28 ottobre 2013 - "Per continuare a garantire la capacità attrattiva della Lombardia dobbiamo puntare sull´investimento in ricerca e sviluppo. Oggi il 90 per cento degli investimenti nella ricerca viene dal privato, pertanto le istituzioni devono dare di più, non per sostituirsi ai privati ma per affiancarli in un collegamento virtuoso. Ritengo che l´investimento in ricerca sia un buon investimento: oggi l´apporto economico alla ricerca ammonta all´1,6 per cento del nostro Pil ma voglio portarlo, e l´abbiamo scritto nel programma elettorale, entro il 2018 al 3 per cento del Pil, ovvero al livello dei principali Paesi europei". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo a Monza, nella sede dello stabilimento Roche, per partecipare - insieme all´assessore regionale alle Attività Produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini - al convegno organizzato da Farmindustria intitolato ´L´industria del farmaco: un patrimonio che l´Italia non può perdere´. Settore Di Grande Importanza - Un settore, quello farmaceutico, che in Lombardia riveste un´importanza notevole a livello economico e produttivo come certificano i numeri: 100 fabbriche e 30 centri di ricerca (la metà del panorama nazionale) con oltre 30.000 addetti, oltre ad altri 16.000 posti con l´indotto, che fanno della Lombardia la terza regione in Europa per capacità produttiva farmaceutica. Il Farmaceutico Un Settore Strategico Per La Lombardia - "In questi primi mesi da presidente ho potuto constatare che la Lombardia ha tante eccellenze in tutti i settori. E quello farmaceutico è uno di questi. E lo dicono i numeri. Quello farmaceutico - ha sottolineato il presidente Roberto Maroni - è un settore che investe molto nella ricerca. E infatti oltre il 22 per cento degli investimenti di ricerca fatti in Italia viene fatto qui in Lombardia. D´altronde se la Lombardia è la terza regione in Europa per la presenza di industrie farmaceutiche, imprese che basano la loro attività sulla ricerca di nuovi farmaci, c´è un motivo ed è che la Lombardia è un luogo dove la ricerca è sostenuta essendoci un contesto adeguato grazie alla rete che c´è tra le imprese, le istituzioni e le università. Se c´è questa presenza così forte delle aziende e dei centri di ricerca del settore farmaceutico qui in Lombardia è proprio perché qui ci sono le condizioni favorevoli per questa attività grazie alla collaborazione, al collegamento virtuoso, che c´è tra istituzioni, imprese e centri, un collegamento virtuoso che fa della Lombardia un contesto unico che voglio difendere e accrescere. Per questo entro il 2018 vogliamo raddoppiare la nostra quota di investimenti in ricerca portandola dal 1,6 per cento al 3 per cento del Pil regionale". Piu´ Risorse Per Investimenti Allentando Patto Stabilita´ - "Qui in Lombardia - ha rimarcato il presidente Roberto Maroni non mancano i soldi, ma ci viene impedito di spenderli. A causa del patto di stabilità i 1500 comuni lombardi, che sono per la maggior parte virtuosi, che guardano bene come spendere i loro soldi e così arrivano alla fine dell´anno con un avanzo di gestione. A causa del patto di Stabilità questi soldi presenti nelle casse dei comuni, e si tratta di 8 miliardi e mezzo, non possono essere utilizzati. Noi chiediamo che questi 8,5 miliardi, che sono un avanzo di gestione al netto della spesa corrente, possano essere spesi in investimenti per la ricerca e per lo sviluppo".  
   
 

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