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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
 
   
  ISTITUZIONI UNITE PER CHIEDERE RAI EXPO A MILANO

 
   
  Milano, 28 ottobre 2013 - Due richieste molto concrete: la realizzazione di un nuovo Centro di produzione presso l´area dell´Esposizione universale del 2015 e il mantenimento di Rai Expo a Milano. Sono quelle avanzate dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni durante il suo intervento al convegno ´Milano: il futuro passa da Expo´, organizzato alla Camera del Lavoro. Obiettivi sui quali si registra una fortissima condivisione da parte di Istituzioni e parti sociali, ribadite anche nel corso dei numerosi interventi dal palco dell´iniziativa promossa dalla Cgil, alla quale ha partecipato anche il direttore della tv pubblica Luigi Gubitosi. Servono Risposte Immediate - Il governatore si è rivolto proprio al dirigente Rai, chiedendo concretezza e rapidità nel dare risposte alle istanze che provengono dal territorio. "A Milano - ha detto - siamo fatti così. A domande concrete, vogliamo risposte che lo siano altrettanto. Le due richieste contenute anche nel manifesto dell´incontro di oggi, che ho sottoscritto, sono molto precise: la realizzazione di un nuovo Centro di produzione Rai di Milano presso l´area Expo, che sia tecnologicamente avanzato e adeguato nelle strutture, negli spazi e che superi gli attuali insediamenti ormai obsoleti e insufficienti, garantendo così una reale possibilità di futuro. Secondo: la copertura mediatica dell´evento del 2015, attraverso una struttura che abbia sul territorio il proprio insediamento". Roma È Lontana - "L´expo - ha osservato Maroni - è a Milano, non a Roma. Io penso che sia più facile anche per gli operatori Rai essere qui, perché è qui che ci sarà, prima, durante e dopo l´Esposizione, un´intensissima attività con il coinvolgimento dei territori. Ci sarà il ´fuori Expo´ e molte altre attività collaterali. Roma è lontana, bisogna stare sul territorio, per poter cogliere quanto di buono verrà da questo evento. Expo è un´occasione unica. Vogliamo tutti che in quei sei mesi Milano diventi capitale del mondo". Non Ci Sono Motivi Per Dire Di No - Secondo il numero uno di Palazzo Lombardia "non c´è un motivo al mondo perché la Rai non accolga queste richieste". E, approfondendo ulteriormente sul futuro del Centro di produzione, il presidente ha lanciato una proposta: "A Roma la Rai è Saxa Rubra, cioè fuori, però in centro ha viale Mazzini. Perché allora non replicare lo stesso modello anche qua? Troviamo un palazzo in centro città, che sia sede di rappresentanza, ma facciamo la nuova struttura sul sito Expo, che sarà un´area fornitissima di parcheggi, strutture, strade, mezzi pubblici. E´ il luogo ideale. E naturalmente, come Regione Lombardia, siamo disposti a partecipare alla realizzazione del progetto". Non Possiamo Aspettare - Maroni ha chiesto a Gubitosi "una risposta in tempi rapidi", perché a metà novembre ci sarà la riunione di Arexpo (la società che fra le altre finalità ha quella di occuparsi della destinazione delle aree nel post-expo, ndr), nella quale si dovrà decidere che futuro dare al sito quando l´Esposizione sarà finita". "Dobbiamo muoverci subito - ha esortato - e voglio capire se almeno c´è un interesse da parte della Rai. Chiedo quindi che entro pochi giorni, al massimo il 10 di novembre, viale Mazzini ci dica se vuole realizzare questo progetto". Istituzioni Unite - Il governatore infine ha sottolineato che questa è una battaglia che vede unite tutte le Istituzioni. "Rispetto al passato - ha osservato - oggi, con il Comune di Milano, riusciamo a raggiungere convergenze importanti su molte questioni: sulla Rai, sulla mobilità e Trasporto pubblico locale, spero anche sulle Olimpiadi". "Esiste una più che leale collaborazione fra Regine e Palazzo Marino e non c´è un motivo al mondo perché la Rai non possa dare soddisfazione a queste richieste che - ha ribadito - arrivano congiuntamente dalle Istituzioni, dalle associazioni, dai sindacati, dalle parti sociali della Lombardia". "Questa unità d´intenti - ha concluso Maroni - è una novità importante, che la Rai e il Governo devono tenere in debita considerazione".  
   
 

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