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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
 
   
  IRPEF E IRAP NEL VENETO

 
   
  Venezia, 28 ottobre 2013 - L’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’Irpef, nel Veneto “vale” complessivamente 13 miliardi di euro, pari al 9,1% del Pil regionale. Nella nostra regione si segnala l’elevato livello di partecipazione della popolazione residente alla creazione del reddito (rapporto tra numero dei contribuenti e popolazione), che ammonta al 72,3%, rispetto ad una media nazionale del 68,4%. Inoltre, si conferma l’elevata quota delle donne, pari al 47,3% dei contribuenti persone fisiche che hanno presentato una dichiarazione dei redditi. I dati relativi all’Irap, invece, confermano il ruolo fondamentale della piccola e media impresa nel Veneto. Le attività economiche con valore della produzione inferiore a 500.000 euro costituiscono il 96,3%, e concorrono per ben un terzo alla creazione di base imponibile nella nostra regione. Tale indicatore assume ancora più rilevanza se si considera che il Veneto contribuisce alla formazione del valore della base imponibile Irap nazionale per il 9,3%. Inoltre, si rileva una sostanziale omogeneità nella distribuzione provinciale delle attività economiche, in linea con la dimensione demografica dei diversi territori. Questi dati emergono dai Rapporti Irpef e Irap, curati dalla Direzione Risorse finanziarie e Tributi della Segreteria per il Bilancio della Regione del Veneto, contenenti i dati sulle dichiarazioni fiscali 2011 (anno d’imposta 2010). “Questi Rapporti – spiega l’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti – confermano l’impegno della Regione a investire nell’analisi finanziaria e fiscale. Il nostro sistema informativo Saper-fiscaldata, che elabora le dichiarazioni e consente il governo delle politiche fiscali regionali, è operativo da più di un decennio e, per la sua unicità nel panorama nazionale, costituisce un vero motivo d’orgoglio per la nostra Amministrazione. Inoltre, la diffusione dei dati fiscali consente, secondo quanto prevede lo Statuto del Veneto, di rendere l’Amministrazione sempre più trasparente, garantendo un’informazione tempestiva e completa nei confronti dei cittadini, delle imprese e delle altre istituzioni”. L’irpef - Dalle elaborazioni effettuate con riferimento alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche residenti nel Veneto, il primo dato rilevante è costituito dal numero di dichiaranti censiti: sono stati 3.571.622 i soggetti che hanno presentato una dichiarazione dei redditi nel corso del 2011, con riferimento all’anno d’imposta 2010. Si tratta di un dato che testimonia, se comparato con la popolazione residente nella nostra regione (circa 4,9 milioni di persone in quello stesso anno), un elevato livello di partecipazione della popolazione residente alla creazione del reddito (pari al 72,3%). Facendo riferimento ai dati pubblicati dal Dipartimento delle finanze per l’Italia nel suo complesso, possiamo rilevare come il tasso di partecipazione del Veneto sia sensibilmente superiore a quello riscontrabile in Italia, dove il rapporto fra il numero delle dichiarazioni presentate dalle persone fisiche e i residenti si attesta al 68,4%. La ripartizione delle dichiarazioni per tipologia di modello rileva la prevalenza nell’utilizzo del modello 730. Le persone fisiche che hanno fatto uso di questo modello sono state infatti 1.670.853 (pari al 46,8% del totale), mentre la quota dei contribuenti che ha usato i modelli Unico Pf e 770 si è attestata rispettivamente sul 25,8% e 27,4%. Dal punto di vista economico appare elevato il numero dei contribuenti, ben 980.028, che hanno dichiarato i propri redditi esclusivamente per mezzo dei Cud (da noi censiti attraverso il modello 770). Questi contribuenti costituiscono infatti un insieme particolare poiché non possiedono altri redditi oltre a quelli da lavoro dipendente o redditi assimilati. Solo una parte dei dichiaranti totali, ed esattamente 3.504.343, hanno un reddito complessivo positivo. In altri termini, sono circa 67.000 i contribuenti (pari all’1,9% dei dichiaranti complessivi) che presentano un reddito complessivo ai fini Irpef pari a zero o negativo. Il reddito complessivo dichiarato dai contribuenti Irpef del Veneto è pari a 70,6 miliardi di euro, circa il 49% del prodotto interno lordo regionale. Il reddito complessivo mediamente dichiarato dai contribuenti veneti con un reddito positivo ammonta a 20.153 euro. Il reddito imponibile a fini Irpef dichiarato ammonta a 67,6 miliardi di euro. Il reddito imponibile mediamente dichiarato dai contribuenti veneti con un reddito positivo ammonta a 19.518 euro. La composizione del reddito imponibile per sesso del contribuente evidenzia l’elevato peso della componente femminile fra i contribuenti persone fisiche. Il numero complessivo delle donne dichiaranti è infatti pari a 1.688.002 e rappresenta il 47,3% del totale. La presenza delle donne nel sistema produttivo si conferma quindi più bassa di quella degli uomini, ma appare elevata rispetto alla diffusa opinione che ritiene marginale il ruolo della donna nel mercato del lavoro. Nonostante l’elevata partecipazione delle donne al sistema economico, il reddito che esse producono nel complesso, in termini di imponibile erariale dichiarato, è inferiore a quello prodotto dagli uomini. Circa i due terzi del reddito imponibile Irpef è infatti imputabile a contribuenti di sesso maschile (63,8%), mentre il restante 36,2% è imputabile a dichiarazioni effettuate da donne. I motivi di tale differenziale vanno ricercati nel diverso valore medio dell’imponibile dichiarato dai due sessi: per le donne l’imponibile medio è di 14.951 euro, mentre quello dei maschi arriva a 23.612 euro. Per quanto riguarda le classi d’età, le più importanti sono quelle dei dichiaranti fra i 35 e i 39 anni e tra i 40 e i 44 anni. Queste fasce d’età esprimono il maggior numero di contribuenti, rispettivamente 361.204 e 373.795, pari al 22% del totale, e una quota di reddito imponibile Irpef pari complessivamente al 21,9%. L’elevata presenza nella platea dei contribuenti dei 35-45enni dipende sia da fattori demografici, che dall’elevato grado di partecipazione al lavoro di questi soggetti. In effetti, il loro tasso di partecipazione, misurato come rapporto fra il numero dei dichiaranti e il numero di residenti nella stessa classe, si attesta su un valore prossimo al 90%, il più alto fra tutte le classi della popolazione in età lavorativa. La maggiore concentrazione di reddito imponibile si rileva, invece, nelle due fasce relative ai quarantenni, con il 23,4% del reddito imponibile Irpef regionale a fronte di una percentuale di dichiaranti del 20,4%. L’imponibile medio cresce costantemente con l’età fino a raggiungere il massimo in corrispondenza della classe compresa tra i 55 e i 59 anni, per poi diminuire progressivamente. Il reddito imponibile erariale medio dei giovani con un’età compresa tra 20 e 29 anni è pari a circa 12.700 euro, quello dei trentenni 19.100 euro, quello dei contribuenti appartenenti alla classe fra i 40 e i 49 anni raggiunge i 22.600 euro. I cinquantenni godono del reddito imponibile medio superiore in assoluto, pari a 25.400 euro. Per quanto riguarda la distribuzione del reddito per provincia di domicilio fiscale del contribuente, fatta eccezione per le province di Belluno e Rovigo, in cui complessivamente hanno domicilio fiscale il 10% dei dichiaranti veneti, nelle restanti cinque province la distribuzione risulta pressoché omogenea, con consistenza più elevata per Verona (18,7%). La distribuzione provinciale del reddito imponibile presenta una struttura pressoché analoga a quella dei dichiaranti. La provincia che detiene la maggiore quota di imponibile regionale è Padova (19,3%), seguita da Verona (18,6%) e Treviso (17,8%). L’analisi sul reddito imponibile medio delle province evidenzia una sostanziale omogeneità dei redditi medi percepiti nel territorio. Il differenziale di ricchezza tra la provincia più “ricca” (Padova, con un reddito imponibile medio di 20.551 euro) e la provincia più “povera” (Rovigo, con un reddito imponibile medio di 16.915 euro) è pari al 21%. La maggiore concentrazione di contribuenti veneti per classi di reddito complessivo si riscontra nella fascia di reddito che va dai 5.000 ai 20.000 euro (si tratta del 50% dei dichiaranti veneti). Il valore più elevato è raggiunto in corrispondenza della fascia di reddito fra i 17.501 e i 20.000 euro, dove si contano 341.817 dichiaranti. In totale, i redditi da lavoro dipendente e assimilati dichiarati da persone residenti nel Veneto ammontano a 56,4 miliardi di euro, con un’incidenza percentuale sul totale del reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef pari a circa l’80%. Ancora più elevata è l’incidenza di questa categoria di contribuenti se misurata in termini numerici. Sono 3.081.958 i contribuenti veneti che hanno dichiarato di avere solo, o anche, redditi da lavoro dipendente o assimilati, una percentuale pari all’88% del totale. La tipologia di reddito che presenta la maggiore entità media è quella dei redditi derivanti da attività professionali e lavoro autonomo (43.533 euro). Alla creazione del reddito complessivo Irpef concorrono in modo non trascurabile i redditi da partecipazione (5,9%) e i redditi da fabbricati (4,6%). Tuttavia, l’importo medio dichiarato di quest’ultima tipologia di redditi è estremamente contenuto (1.784 euro). Dall’imposizione dei redditi delle persone fisiche in Veneto, l’Erario ritrae complessivamente 13 miliardi di euro. L’effetto delle numerose detrazioni d’imposta vigenti vale in termini di minor gettito più di 5 miliardi di euro con una “perdita” di contribuenti effettivi di 574.617 unità; i contribuenti con un’imposta netta positiva sono infatti 2.829.069, il 17% in meno rispetto ai 3.403.686 di contribuenti con un’imposta lorda. La maggiore quota di gettito Irpef deriva dai contribuenti che utilizzano il modello di dichiarazione 730 (48,9%) e il modello Unico Pf (39%), mentre appena il 12,2% del gettito è riconducibile a contribuenti 770. L’imposta netta per contribuente è mediamente pari a 4.628 euro, notevolmente differenziata in relazione ai diversi modelli di dichiarazione utilizzati; il valore medio maggiore è quello relativo all’Irpef netta dichiarata attraverso il modello Unico Pf (7.334 euro), a fronte di un’imposta netta mediamente dichiarata con il modello 730 di 4.322 euro e con il modello 770 di 2.439 euro. L’irap - Nel 2010 il gettito complessivo, desunto dalle dichiarazioni Irap, ammonta a 2.806 milioni di cui 2.181 milioni relativi alla componente privata e 626 milioni a quella pubblica. Sono stati 443.340 i contribuenti del settore privato che hanno presentato dichiarazione Irap con riferimento alla Regione Veneto. La base imponibile Irap è stata pari a 55.577 milioni, e l’imposta dovuta a 2.181 milioni. In media ogni contribuente ha dichiarato 125.359 euro di base imponibile e un’imposta di 4.919 euro. L’aliquota media effettiva risulta del 3,92%, valore di poco superiore all’aliquota ordinaria (3,90%). La tipologia di contribuente più numerosa è rappresentata dalle persone fisiche (52,8% del totale), che tuttavia producono solo l’11,2% della base imponibile. Le persone fisiche sono prevalentemente imprese di piccole dimensioni, con una base imponibile media di 26.590 euro e un’imposta media di 977 euro. Le società di persone dichiarano un ammontare di base imponibile simile a quella delle persone fisiche (12,1%), ma rispetto a queste sono meno numerose, rappresentando il 23,4% dei contribuenti, e hanno una dimensione media più elevata (base imponibile media pari a 64.765 euro ed imposta media di 2.439 euro). Per contro le società di capitali, che rappresentano il 21,1% dei contribuenti, dichiarano il 75,2% della base imponibile complessiva. Queste ultime sono quindi caratterizzate da una rilevante dimensione media: base imponibile e imposta medie sono rispettivamente pari a 446.740 euro e 17.722 euro. Per quanto riguarda i settori di attività, quello agricolo rappresenta il 10,8% dei contribuenti veneti, ma produce solo il 2,7% della base imponibile. Ciò deriva da una ridotta dimensione media delle imprese agricole (base imponibile media pari a 31.016 euro). L’imposta media dichiarata è di 661 euro. Il settore economico più rilevante dal punto di vista dell’apporto al valore della produzione del Veneto è l’industria manifatturiera, che crea il 33,6% della base imponibile Irap privata e rappresenta l’11,6% dei contribuenti. La base imponibile media è relativamente elevata (362.973 euro), mentre l’imposta media risulta di 14.095 euro. Al settore delle costruzioni concorrono il 13,2% dei contribuenti ed il 7,6% della base imponibile; l’imposta media è di 2.833 euro. Un altro settore economico importante ai fini Irap è quello delle attività commerciali, nel quale il 21,5% dei contribuenti totali produce il 16,2% della base imponibile. Il settore delle attività finanziarie e assicurative rappresenta invece l’1,7% dei contribuenti, ma produce il 9,2% della base imponibile, vista l’ampia dimensione media (base imponibile media pari a 679.790 euro). Tale settore fornisce inoltre il 10,9% dell’imposta, anche in conseguenza delle aliquote maggiorate dalla Regione nei confronti di banche, altri enti e società finanziari e imprese di assicurazione. L’imposta media è di 31.616 euro. Le piccole imprese costituiscono la categoria più numerosa del sistema produttivo Veneto. Le attività economiche con un valore della produzione netta inferiore a 500.000 euro rappresentano il 96,3% del totale dei contribuenti, mentre le imprese con un valore della produzione netta inferiore a 50.000 euro sono il 74,2% dei contribuenti. Tuttavia, se sul piano numerico le piccole imprese rappresentano la parte predominante, il loro contributo alla base imponibile regionale è nettamente inferiore: le imprese con valore della produzione inferiore a 500.000 euro dichiarano il 31,9% della base imponibile prodotta nel Veneto. Invece le imprese con un valore della produzione superiore a 500 mila euro, pur rappresentano solo il 3,7% del totale dei contribuenti, producono il 68,1% della base imponibile. Le province più rilevanti in termini di base imponibile Irap sono Verona (17,4%), Vicenza (16,7%), Padova (16,6%), Treviso (16,3%). La quota di base imponibile Irap che fa capo a soggetti con domicilio fiscale nella Provincia di Venezia è pari all’11,9%, mentre quote più ridotte, 3,2% e 2,5%, si riferiscono rispettivamente a Belluno e Rovigo. Per l’anno d’imposta 2010 la legislazione nazionale prevedeva, per i soggetti privati, accanto all’aliquota ordinaria del 3,90% un’aliquota ridotta dell’1,90% per le attività agricole. Inoltre la Regione Veneto applica dal 2003 alcune variazioni di aliquota per determinate categorie di soggetti passivi. La gran parte della base imponibile Irap del Veneto, 49.174 milioni, pari all’88,5% del totale, è assoggettata ad aliquota ordinaria del 3,90%, e rappresenta il 78,2% delle attività. L’aliquota ridotta dell’1,9% dalla legislazione statale interessa il 2,6% della base imponibile e il 7,6% delle attività. Per quanto riguarda invece le manovre fiscali regionali, rileviamo che 698 attività, ovvero lo 0,2%, dichiarano l’aliquota maggiorata del 4,82% per i soggetti finanziari. Esse producono il 7,8% della base imponibile Irap totale, in conseguenza delle loro elevata dimensione media (base imponibile media 6,2 milioni). Le agevolazioni regionali rappresentano invece quote ridotte sia in termini di numero di soggetti (0,2%) che di base imponibile (0,7%).  
   
 

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