Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Novembre 2013
 
   
  BASILICATA - NATIMORTALITÀ IMPRESE: TRIMESTRE IN STAGNAZIONE

 
   
  Potenza, 4 novembre 2013 - Sono 60.384 le imprese lucane alla fine del terzo trimestre 2013, a fronte delle 653 nuove iscrizioni e delle 628 cancellazioni. Un +0,04% rispetto al trimestre precedente, lontanissimo dal +0,21% della media italiana ma anche dal +0,13% del periodo analogo dello scorso anno. I dati, elaborati da Movimprese, sono stati diffusi, nel corso della 138ma Assemblea di Unioncamere, in corso a Genova. Analizzando la graduatoria a livello territoriale, si nota una certa dicotomia tra gli andamenti delle due province lucane, entrambe attestate sulle posizioni medio-basse. Matera fa segnare uno stock di 21.845 imprese, con un +20 unità, pari allo 0,06% (leggermente peggiorativo rispetto all’analogo periodo del 2012, quando faceva segnare +0,09%). Potenza, attestata a 38.517 unità, registra un + 5 che equivale ad una sostanziale stagnazione (0,01%), lontana dal +0,17% di un anno fa. In rosso, infine, il dato sull’artigianato in regione anche nel terzo trimestre 2013. 128 le aperture, 160 le cessazioni, per un -32 che assottiglia ulteriormente il numero di aziende presenti sul territorio (sono ridotte a 11.401) e fa segnare un pesantissimo -0,28% che è oltre il doppio della media nazionale (-0,13%). «I dati continuano a rispecchiare le difficoltà dell’economia reale lucana, che non riesce a vedere la fine del lungo tunnel della crisi – sottolinea il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte -. Non può confortarci l’essere in linea con il Paese (il saldo tra aperture e chiusure di imprese nel trimestre estivo è stato il più basso in assoluto della serie degli ultimi dieci anni). Continuiamo a ribadire che di fronte a questo scenario occorrono terapie d’urto che siano in grado di invertire trend estremamente preoccupanti».  
   
 

<<BACK