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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Novembre 2013
 
   
  SI ACCENTUA LA RIDUZIONE DELLE IMPRESE SAVONESI NEL TERZO TRIMESTRE 2013

 
   
  Savona, 4 novembre 2013 - Gli ultimi dati rilasciati dal sistema camerale disegnano una Liguria spaccata in due, con le imprese di Genova e di La Spezia che sembrano resistere meglio alla crisi in atto, mentre quelle del Ponente ligure appaiono in maggiore sofferenza. E’ quanto emerge dalle analisi su dati Movimprese dell’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Savona I dati del Registro Imprese delle Camere di Commercio relativi al terzo trimestre dell’anno in corso tracciano infatti, proprio per le province di Savona e Imperia, un bilancio pesantemente negativo tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Nella nostra provincia, in particolare, continua e anzi si accentua il trend negativo dell’andamento imprenditoriale: se a marzo di quest’anno lo stock di imprese attive era l’1,7% in meno di quello di dodici mesi prima, a giugno il calo era risultato del 2,1% ed ora, in base all’ultimo dato di settembre, la consistenza di imprese attive presenta una riduzione del 2,3%. In valore assoluto, si tratta di 27.682 unità, contro le 28.348 di un anno prima. Le dinamiche di dettaglio evidenziano andamenti negativi nei principali settori economici, quali le attività manifatturiere (-2,5% tra settembre 2012 e settembre 2013) e il commercio (-2,0%). Ancor più pesante, in termini percentuali, l’andamento nelle costruzioni (-4,1%) e nell’agricoltura (-7,4% tra settembre 2012 e settembre 2013). Di rilievo risulta anche il trend recessivo delle imprese che esercitano trasporto e magazzinaggio (-4,1%). Il calo di imprese nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione si attesta sullo 0,7%, valore che risulta però composto da una leggera flessione nel numero di bar e ristoranti (-0,4%) e da una più netta riduzione delle attività alberghiere (-2,1%). Tra i pochi settori in ripresa numerica si segnalano le attività immobiliari, che recuperano un 4,1%, e le attività finanziarie ed assicurative (+4,5%). Particolarmente difficile appare il quadro per quanto riguarda le imprese con qualifica artigiana, che ricoprono trasversalmente tutti i principali settori di attività. In totale le imprese artigiane risultano diminuite del 3,1%: erano infatti circa 9.900 un anno fa ed ora sono 9.588 unità.  
   
 

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