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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Novembre 2013
 
   
  SEGNALI PREOCCUPANTI PER LE IMPRESE PADOVANE NEL III TRIMESTRE 2013

 
   
   Padova, 4 novembre 2013 – La città si conferma al primo posto nel Veneto per numero di imprese operative: al 30 settembre 2013 sono 90.287 unità a causa dell’emorragia che colpisce soprattutto il settore del’agricoltura (-11,3% per un totale di 1.692 imprese in meno rispetto a un anno fa). Escludendo l’agricoltura, tuttavia, il trend della dinamica provinciale delle imprese è diverso. Considerando infatti solo le attività industriali e del terziario, la riduzione è contenuta per Padova in un -0,6% che è inferiore al dato regionale (-1%) ed in linea con l’Italia. Tra gennaio e settembre di quest’anno il totale delle imprese nuove iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Padova è pari a 4.668 unità contro 6.329 cessazioni per un saldo negativo pari a 1.661 unità. Dal 2003 ad oggi non c’è mai stato un saldo peggiore di questo, che risente soprattutto della dinamica sfavorevole dell’agricoltura. L’entità delle cessazioni è la più elevata dal 2003. La diminuzione complessiva del numero di imprese attive è pari in valore assoluto a -2.172 unità: lo stock di imprese scende quindi da 92.459 a 90.287: è il valore più contenuto dal 1997. Escludendo invece il settore agricolo, e considerando quindi solo le imprese di industria e servizi, la diminuzione risulta invece pari a -487 unità. E’ questa la fotografia scattata dal Rapporto sulla dinamica delle imprese in provincia di Padova nel periodo 1 gennaio- 30 settembre 2013, elaborato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Padova. Il peso della componente imprenditoriale padovana corrisponde al 20,3% sul totale regionale (444.422 imprese), mentre nel ranking nazionale la provincia rimane stabile al 9° posto in Italia con una incidenza del 1,7% sul totale nazionale (5,2 milioni) e all’11° considerando l’insieme dell’industria e del terziario (senza agricoltura). Anche in questo caso Padova si conferma al primo posto a livello regionale con il 20,7% del totale Veneto: in valori assoluti sono 76.971 unità per industria e terziario sulle complessive 372.673 operative in regione. Dinamiche Settoriali - Guardando allo stato di salute dei singoli settori, l’artigianato conferma un andamento negativo (-2,3%) con una flessione in valore assoluto di -640 unità sulle 27.294 imprese operative a fine giugno 2013: è il valore assoluto più basso dal 2000. Tra i 2007 e il 2013 la riduzione della base produttiva artigiana è pari a 1.668 casi in provincia. Il risultato negativo nell’industria (-2,5%), pari a -656 unità, è determinato nuovamente dalla diminuzione del numero delle imprese delle costruzioni (-3,2%) e in parte anche del manifatturiero (-2,1%). Male anche la metalmeccanica (-2,7%) e il legno-mobile (-3,1%). Sul fronte del commercio si registra una crescita minima (+0,2%), come risultato dell’incremento delle imprese commerciali al dettaglio (+1,5%) e la diminuzione del comparto ingrosso (-0,9%). Segnali di maggior reattività alla crisi arrivano dalla ristorazione (+1,8%) mentre invece si evidenzia un calo delle attività alberghiere e di alloggio (-1,9% pari a 5 unità in meno). Per il terziario si registra la positiva tendenza dei servizi alle persone (+1,2%), mentre invece un lieve cedimento lo danno i servizi alle imprese (-0,1%). Questo risultato è dovuto alla contrazione del numero di imprese nei trasporti (-2,2%), soprattutto per quanto riguarda la logistica. Calano anche le attività immobiliari (-1,1%) e quelle professionali (-2%). Rimangono positivi i servizi finanziari (+4,2%) e i servizi di pulizie (+4,5%). Tra i servizi alle persone si conferma l’aumento dei servizi sanitari e sociali (+14,6% pari a 56 unità in più sulle 439 attive a fine settembre), mentre rimane positivo l’andamento nei servizi destinati all’istruzione (+2,9%) e nelle attività ricreative e di intrattenimento (+0,4%). Calano anche i servizi di riparazione di beni personali (-0,5%) e, sia pur di poco, anche lavanderie, estetisti e parrucchieri (-0,2% contro una crescita media del +1,6% nel triennio 2009-2012). Dinamica Di Persone Con Cariche Imprenditoriali - Il totale degli imprenditori (titolari, soci, amministratori) è pari a 144.088 unità con una diminuzione del 2,6%. Crescono gli imprenditori extracomunitari (+4,3% pari a 289 in più), che raggiungono così il valore assoluto di 7.001 unità coprendo il 4,9% sul totale degli imprenditori in provincia. Tra gli extracomunitari continuano a dominare i cinesi (28,5% sul totale di imprenditori di nazionalità non Ue): essi segnano ancora una crescita (+7,4%) soprattutto nelle attività commerciali (ristorazione, manifatturiero, servizi alle persone). Diminuiscono le donne imprenditrici (-1,8%): il totale è pari a 38.161, quindi più di un quarto degli imprenditori è donna. Per i giovani imprenditori con meno di 29 anni l’andamento è negativo (-4,9%) come conseguenza soprattutto del loro calo nell’industria. In tutto i giovani padovani sono 5.992 pari al 4,2% sul totale. A livello settoriale si nota una maggiore concentrazione nell’industria (118 unità pari al 47,4% del totale) rispetto a quanto avviene nei servizi (60 per un 24%) e nel commercio-turismo (57 per il 21,6%). Una stima del numero di addetti delle imprese coinvolte nelle Pc indica un totale di circa 2.200 unità (su un totale di 363 mila addetti risultanti dal Registro Imprese) con una dimensione media per impresa di 9 unità. Apertura Procedure Concorsuali - Per quanto riguarda i dati relativi alle procedure concorsuali, che includono oltre ai fallimenti anche gli altri interventi previsti nel caso di crisi aziendali (concordato preventivo, fallimentare, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria speciale), il totale delle procedure concorsuali nei primi nove mesi è pari a 249 unità (di cui 215 fallimenti pari al 86,3% del totale) con un aumento del +74,1% sullo stesso periodo del 2012 (pari a 106 unità in più in valore assoluto).  
   
 

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