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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Novembre 2013 |
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LA COMMISSIONE PROPONE LE POSSIBILITÀ DI PESCA 2014 PER L’ATLANTICO E IL MARE DEL NORD
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Bruxelles - La Commissione europea ha proposto oil 30 ottobre le possibilità di pesca per il 2014 per l’Atlantico, il Mare del Nord e le acque internazionali. Si tratta della proposta annuale sui quantitativi di pesce dei principali stock ittici commerciali che possono essere catturati dai pescatori dell’Ue il prossimo anno. La proposta fissa i livelli del totale ammissibile di catture (Tac) e lo sforzo di pesca sia per gli stock ittici gestiti esclusivamente dall’Ue, sia per quelli gestiti con i paesi terzi, quali la Norvegia, o tramite organizzazioni regionali di gestione della pesca negli oceani di tutto il mondo. Sono tuttora in corso negoziati internazionali per molti degli stock interessati. La proposta contiene pertanto solo le cifre per circa la metà dei Tac in questa fase e sarà ultimata una volta terminati i negoziati con i paesi terzi e le organizzazioni. Per gli stock non condivisi con i paesi terzi, la Commissione propone di aumentare o di mantenere il livello di Tac per 36 stock e di ridurlo per altri 36 stock, in linea con i pareri scientifici. L’obiettivo finale della Commissione, nonché uno dei pilastri della riforma della politica comune della pesca (Pcp), è che tutti gli stock vengano sfruttati a livelli sostenibili (il cosiddetto rendimento massimo sostenibile, Msy). Ove possibile, gli esperti scientifici suggeriscono le modalità per portare gli stock ai livelli dell’Msy. Quest’anno il cosiddetto “parere Msy” potrebbe riguardare 22 stock dell’Ue, il che dimostra l’importante risultato raggiunto per quanto riguarda la disponibilità e la qualità dei dati. Maria Damanaki, Commissaria responsabile per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: “La proposta della Commissione rappresenta una buona notizia per alcuni stock, mentre per altri sono necessari dei tagli. Nel complesso, il fatto di aver ampliato le nostre conoscenze per molti stock ci permette di prendere decisioni di gestione valide. Per quanto riguarda gli stock oggetto di negoziati in corso, è come sempre nostra intenzione fare tutto il possibile per garantire le migliori condizioni ai nostri pescatori. Ci auguriamo che i nostri partner e la comunità internazionale condividano il nostro impegno per una pesca sostenibile.” La proposta sarà discussa dai ministri degli Stati membri in occasione del Consiglio “Pesca” di dicembre ed entrerà in vigore dal 1º gennaio 2014. Dettagli della proposta I Tac di alcuni stock ittici dell’Ue a livello dell’Msy, quali l’aringa nel Mare d’Irlanda, il nasello settentrionale, i lepidorombi nelle acque iberiche o la passera di mare del Mar Celtico, possono essere aumentati. Al contempo, nel caso di alcuni stock in condizioni precarie, il quadro è rimasto praticamente invariato rispetto allo scorso anno. Lo stato degli stock di merluzzo bianco nel Mare d’Irlanda e nel Kattegat rimane difficile e la scarsa disponibilità di dati ne ostacola la gestione. Gli stock di sogliola nel Mare d’Irlanda hanno raggiunto livelli estremamente bassi. Per l’eglefino del Mar Celtico si consiglia un importante taglio dei Tac per portare gli stock ai livelli dell’Msy. Il merluzzo bianco e il merlano nelle acque ad ovest della Scozia, che sono soggetti a tassi estremamente elevati di rigetti, sono a rischio di esaurimento. Per gli stock le cui dimensioni non sono state stimate a causa della scarsità di dati a disposizione, la proposta della Commissione riflette il parere del Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare (Ciem) di adeguare i Tac aumentandone o diminuendone i livelli del 20% al massimo. Di questi Tac, 21 sono proposti allo stesso livello del 2013 a seguito di una decisione del Consiglio dello scorso anno sulle riduzioni precauzionali. Per un numero limitato di stock dell’Ue, il parere scientifico è pervenuto solo di recente o sarà reso noto nel corso del mese. Per questi stock occorre dunque analizzare ulteriormente il parere prima di proporre un Tac più avanti nel corso dell’autunno. Per quanto riguarda gli stock condivisi con paesi terzi (Norvegia, Isole Fær Øer, Groenlandia, Islanda, Russia), la Commissione europea, per conto dell’Ue, avvia negoziati con tali paesi verso la fine di ogni anno per determinare i quantitativi di pesce che è possibile catturare l’anno successivo, sulla base di pareri scientifici. Per gli stock nelle acque internazionali e per le specie di grandi migratori come il tonno, la Commissione europea, per conto dell’Ue, negozia le possibilità di pesca nell’ambito delle organizzazioni regionali di gestione della pesca (Orgp). Le decisioni adottate devono essere successivamente recepite nel diritto dell’Ue. |
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