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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Novembre 2013
 
   
  CRISI ECONOMICA. VENETO: ECCO I NUMERI. MALAFEDE DIRE CHE REGIONE NON L’HA CONTRASTATA

 
   
  Venezia, 4 novembre 2013 - “Non posso pensare che un sindacato non sia informato sull’azione contro gli effetti della crisi economica che dal 2008 abbiamo avviato e stiamo attuando oggi giorno per giorno tra mille difficoltà, devo pensare alla malafede o allo sfruttamento politico di un malcontento reale che non si risolve certo con slogan pataccari”. Elena Donazzan, assessore al lavoro del Veneto, non ci sta alle accuse della Cgil alla Regione di aver fatto poco o nulla contro la crisi economica, che oggi fa sentire più che mai in Italia e nel Nord est i suoi effetti sul lavoro e sulla capacità delle imprese di guardare al futuro. “Senza mai mettere da parte il metodo della concertazione – afferma Donazzan – che ha visto la Regione e le parti sociali discutere le politiche da mettere in campo, abbiamo sancito nel 2009 l’intesa “quadro” che si occupa sia degli ammortizzatori sociali in deroga, sia delle collegate politiche attive del lavoro, per ampliare e dare equità, a legislazione invariata, il quadro delle protezioni sociali e fornire il mantenimento dei posti di lavoro, il reingresso nel mercato del lavoro e la ripresa delle imprese”. “Il tutto – aggiunge l’assessore – continuando quotidianamente a monitorare la situazione a livello di singola impresa e partecipando , spesso sollecitandoli, ai vari tavoli nazionali, regionale e provinciale”. Tre le principali linee d’intervento nell’ultimo quadriennio: interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori (beneficiari degli ammortizzatori in deroga ex.Art.19 c.8 L.2/2009) del sistema produttivo colpiti dalla crisi economica; interventi di inserimento/reinserimento lavorativo per i soggetti privi delle protezioni precedenti; piani integrati a supporto delle imprese venete. “A tutto il 2012 – ricorda Donazzan – il numero dei lavoratori complessivamente interessati agli ammortizzatori sociali in deroga è stato di 234.982, dei quali oltre 28 mila per mobilità in deroga e 206 mila per Cig in deroga, per una spesa complessiva erogata di oltre 443 milioni. Nell’ambito del sistema “dote lavoro”, sono stati segnalati ai servizi per il lavoro circa 161 mila lavoratori, dei quali circa il 71% ha avuto effettivo accesso. Il tutto con un investimento complessivo Fse di circa 120 milioni di euro ed erogando circa 2,2 milioni di ore di attività di formazione e riqualificazione”. Sono stati anche finanziati progetti specifici per crisi di rilevanza regionale che hanno coinvolto oltre 700 lavoratori in Cigo/cigs mobilità ordinaria. Sono stati sostenuti lavori di pubblica utilità interamente finanziati sul bilancio regionale per circa 4,5 milioni di euro fino al 2012, coinvolgendo 1.300 lavoratori, rifinanziati nell’anno corrente con ulteriori 5 milioni di euro che ne coinvolgeranno altrettanti. Altro intervento ha interessato 470 co.Co.pro con un percorso di formazione e riqualificazione assistito da un assegno di sostegno al reddito per 2,1 milionio di euro. Attivati anche circa 1.400 tirocini rivolti a giovani disoccupati con borse lavoro di 600 euro. Nel 2010 sono stati stanziati 10 milioni di euro per offrire opportunità formative a giovani diplomati disoccupati con il coinvolgimento di 1250 utenti. Quanto ai piani integrati di supporto alle imprese, nel 2009 si è puntato al miglioramento della competitività aziendale, nel 2010 al miglioramento organizzativo e alla qualità, nel 2012 all’innovazione dei processi. Da ultimo, con la sono state messi a bando risorse Fse per 7 milioni per realizzare piani integrati a supporto delle imprese per la valorizzazione dell’eccellenza e dei settori strategici. “Per l’anno in corso – prosegue Donazzan – abbiamo messo nel piatto 10 milioni per percorsi di Politica Attiva destinati ad interventi di riqualificazione per lavoratori in Cassa integrazione, in mobilità e a disoccupati di lunga durata per favorirne la ricollocabilità. Considerato il gran numero di richieste, abbiamo aggiunto altri 8 milioni e mezzo di euro. E ovviamente non ci siamo dimenticati dei giovani che, anzi, rappresentano la nostra più grande preoccupazione, e dove abbiamo operato sul fronte della Garanzia Giovani, sia per quanto concerne le operazioni dirette all’ottenimento delle risorse finanziarie da parte della Comunità Europea, sia nel contribuire a definire lo schema che è a tutt’oggi molto in discussione. Inoltre stiamo investendo un milione e mezzo sui percorsi di mobilità professionale e formativa dei giovani, e operiamo sui percorsi di educazione all’autoimprenditorialità e al rafforzamento di quelle competenze che sono ritenute strategiche per un giovane. Molte leve d’azione, tuttavia, non dipendono dalla regione, ma stanno a Roma”.  
   
 

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