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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Novembre 2013
 
   
  AOSTA: IL PRESIDENTE DELLA CAMERA LAURA BOLDRINI OSPITE SPECIALE DELLA SCUOLA PER LA DEMOCRAZIA

 
   
  Aosta, 4 novembre 2013 - Con la visita del Presidente della Camera Laura Boldrini si è conclusa il 27 ottobre l’edizione 2013 della Scuola per la Democrazia, un corso di alta formazione politica tenutosi ad Aosta, promosso e organizzato dal Consiglio regionale della Valle d´Aosta e dall´associazione Italiadecide, presieduta da Luciano Violante, in collaborazione con Ancigiovane e, a partire dal 2013, con l’Università della Valle d´Aosta. Da venerdì 25 ottobre a domenica 27 ottobre sessanta giovani amministratori provenienti da ogni angolo d’Italia hanno partecipato a questa esperienza. La Presidente della Camera, giunta in mattinata, ha dapprima incontrato il Consiglio Valle, accolta dalle più alte cariche regionali. Il presidente dell´Assemblea, Emily Rini, e il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, hanno voluto ricordare nei loro discorsi di benvenuto il ruolo giocato dalla Valle d’Aosta nello scacchiere internazionale. Terra di frontiera, storico crocevia tra popoli, la regione autonoma ha una storia multiculturale e una tradizione di accoglienza molto radicate. Un aspetto fortemente apprezzato dalla Presidente Laura Boldrini, che per 25 anni ha lavorato in seno alle Nazioni Unite, e in particolare all’Alto Commissariato Onu per i rifugiati. Laura Boldrini – Presidente della Camera dei Deputati - Io penso che le frontiere siano dei luoghi di grandissima importanza. Sono luoghi strategici in cui avvengono le grandi cose. Alle frontiere si decidono le sorti di migliaia di persone. Se la frontiera è aperta vuol dire che le persone che chiedono di accedere possono farlo e dunque si da una risposta positiva a quella domanda. Quando le frontiere sono chiuse, esse vanno a decidere le sorti delle persone che non possono passare. La frontiera è sintesi. Questa regione è sintesi. Questa regione è capacità di cogliere il meglio da realtà, culture, dimensioni diverse, ed è una buona sintesi di convivenza, cioè dimostra che entità diverse possono stare insieme senza problemi, nel rispetto reciproco, laddove io nella mia esperienza professionale ho visto invece la frontiera dividere, respingere, diventare il crinale tra la vita e la morte. Concetti che sono stati approfonditi ulteriormente davanti ai giovani amministratori riuniti nel salone di Palazzo regionale, seduti accanto ai sindaci valdostani e a una quindicina di studenti dell’Università della Valle d’Aosta. Si è conclusa così l’esperienza della quinta edizione della Scuola per la Democrazia. Augusto Rollandin – Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta - È stato un appuntamento, il quinto, di grande rilievo. Il tema del turismo con le sue tante sfaccettature, è stato affrontato alla presenza di amministratori, del ministro Bray e della Presidente della Camera. Credo che nell’insieme sia stato un parterre di grande rilievo che ha dato la possibilità di un confronto, di riflessioni di interesse regionale, ma anche e soprattutto da inserire in un contesto più ampio, perché ormai è necessario ragionare in un contesto molto più ampio. Questo vuol dire aggiornare i nostri punti di vista, cercando di essere sempre più attenti a quello che succede attorno a noi. Non ci possiamo chiudere, dobbiamo invece aprirci a quelli che sono gli interventi molto importanti del turismo, con i suoi nuovi mezzi e la sua capacità di valorizzare, con la volontà di essere puntuali nelle decisioni e nel contempo aperti alle realtà grandi e piccole. Il tema scelto quest’anno ha appassionato l’uditorio: La sfida per i Comuni: il marketing territoriale, economia, cultura, ambiente. La Scuola per la Democrazia si è rivelata ancora una volta uno spazio molto importante dove recuperare pienamente una visione della politica lontana dalle schermaglie televisive e vicina ai cittadini e alle esigenze del territorio. La politica, nella sua accezione più nobile e virtuosa, presuppone la disponibilità a mettersi in gioco perennemente, arricchendosi nel confronto con altre realtà. Emily Rini – Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta - Quest’anno abbiamo avuto l’onore di ospitare sia il Ministro Bray che la Presidente della Camera Boldrini. Il senso profondo dell’iniziativa è sicuramente quello di voler ripartire dalla buona politica, perché il nostro Paese sta vivendo un momento molto difficile di crisi non solo economica ma anche culturale, sociale e di valori e da lì dobbiamo ripartire. La Presidente Laura Boldrini ha incoraggiato i giovani amministratori a percorrere la strada del confronto e del dialogo per ridare fiducia e credibilità alla politica in un momento in cui il solco tra cittadini e istituzioni si è allargato. Le parole d’ordine, ha spiegato, dovranno essere sobrietà, ascolto e grandi temi sociali. Per questo motivo esperienze come la Scuola per la Democrazia rappresentano un momento prezioso di condivisione. Laura Boldrini – Presidente della Camera dei Deputati - In inglese si dice brainstorming, un momento in cui le persone si incontrano per mettere a confronto le idee, le opinioni, le esperienze, nell’ottica di approfondire e allargare la lente, beh, tutto questo io lo trovo altamente positivo, credo che debba essere fatto da tutti. Tutti devono poter avere questa volontà di approfondire e di scambiare esperienze, questo per il bene della politica. Non si può più improvvisare, le sfide che abbiamo di fronte sono tante e tali che bisogna studiare, bisogna approfondire, bisogna conoscere quello di cui si va a trattare. E bisogna farlo in un’ottica internazionale, aperta. Perché le ricette di casa nostra non sono più sufficienti, quindi in un forum come questo mi pare che si sia tentato di mettere a confronto più ambiti, più esperienze, insomma, da Ragusa ad Aosta, cercando anche di trovare fuori dei confini del nostro Paese le risposte giuste da fare proprie ed utilizzare come buone pratiche.  
   
 

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