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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Novembre 2013 |
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CASHBACK: LA CHIAVE PER LO SVILUPPO DELL’E-COMMERCE ANCHE IN ITALIA
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La ricerca di mercato condotta da Ipsos per
Webloyalty rileva come il 26,4% dei consumatori italiani online sia stato
spinto ad effettuare acquisti su siti di e-commerce beneficiando di buoni
sconto e altre formule di risparmio, contro il 25,8% della Spagna e il 24% in
Francia.
La ricerca
di mercato condotta da Ipsos Loyalty
mette in evidenza che per i consumatori italiani la voce “risparmio” costituisce il principale
incentivo allo shopping online. Risparmio che è rappresentato non solo dai
prezzi interessanti che un sito di e-commerce è in grado di garantire, ma anche
dalla possibilità di usufruire di offerte speciali, buoni sconto e altre
formule come il cosiddetto cashback,
ovvero il meccanismo che prevede il rimborso per il consumatore di una parte
della cifra spesa per ogni acquisto effettuato online.
La ricerca,
commissionata a Ipsos da Webloyalty,
azienda specializzata in programmi di sconti e nella generazione di reddito
supplementare per aziende che fanno commercio online, rivela le motivazioni che
spingono a scegliere un sito per
lo shopping online la prima volta: il prezzo vantaggioso è la ragione principale (45,2%,
51,6% in Spagna), seguito dalla comodità
rispetto al negozio tradizionale (35,8%,
in Spagna è il 38,4%) e dalla facilità
nel trovare il prodotto desiderato (22,3%,
in Spagna è il 25,7%). Mentre le prime 3 ragioni che spingono a ripetere l’acquisto sono: l’esperienza
positiva vissuta con il primo acquisto (28,6%), un sito user-friendly (26,9%) e
l’ampiezza dell’offerta che il sito propone; per i francesi la principale
ragione rimane rappresentata dai prezzi (72%, contro il 32,9% di Spagna e il
21,7% Italia).
Un focus
particolare, come già sottolineato, è posto sulle dinamiche del cashback che in Italia sono ancora
poco note rispetto ad altri paesi europei (29% in Italia contro il 44% della Francia) e meno sfruttate
che altrove, considerando che solo il 9%
degli italiani è iscritto a un programma di cashback. Numeri che ci
collocano dietro Francia (18%) e Spagna (11%), ma che sono in parte compensati
dall’interesse che questo meccanismo, che prevede il rimborso di una parte
della cifra spesa per ogni acquisto effettuato su un sito di e-commerce,
suscita: infatti ben il 79% degli
italiani ad oggi non iscritti a programmi di cashback, dopo aver
ricevuto informazioni in proposito, si
dichiara potenzialmente intenzionato a utilizzarlo. Il 60% è interessato
a programmi di cashback grazie alla combinazione virtuosa tra convenienza
del prezzo praticato online e del rimborso, oltre alla possibilità di scelta
tra svariati store online (36%). High
tech (50%), turismo (43,5%), accessori moda e per la casa (36,2%) sono
gli ambiti in cui gli italiani -
e spagnoli - sfruttano i
vantaggi del cashback, laddove i consumatori francesi privilegiano prodotti
culturali come libri e Dvd (36%).
“Il panorama
dell’e-commerce in Italia si caratterizza come dinamico e in continua
evoluzione – ha commentato Alexandre Cotigny, Direttore Generale Sud
Europa di Webloyalty - grazie anche ad alcune peculiarità del
mercato: la diffusione di smartphone e tablet, la propensione alla
multicanalità da parte dei player e la soddisfazione per gli acquisti online.
Ora un’adozione massiccia del cashback promette, come dimostrano le risposte date
dagli utenti italiani, di fornire ulteriore impulso alla diffusione del
commercio elettronico, permettendo di colmare almeno in parte il gap tuttora
esistente con le economie più avanzate. Webloyalty opera da tempo in questo
senso, e il portale “Acquisti e
Risparmi ” è nato specificamente per incentivare l’e-commerce e
promuovere l’iscrizione a programmi che garantiscono sconti su ogni acquisto
online”.
Nel
complesso, per i consumatori italiani
l’esperienza di e-commerce è molto
soddisfacente, solo per il 17% è negativa a causa della qualità del
prodotto ricevuto (4,6%), del prodotto che non soddisfa le aspettative (3,8%) o
dei lunghi tempi di attesa per ricevere il prodotto (3,5%).
Il profilo
dell’acquirente online in Italia: mediamente su base mensile si affida a quattro siti (in linea con Spagna e
Francia) ed effettua almeno un’operazione. I cosiddetti “heavy buyer”, cioè i più attivi, sono
fortemente presenti in Umbria (89,5%)
Liguria (87,2%) e Toscana (83,6%) ,
laddove gli acquirenti occasionali si concentrano in Friuli (36,4%), Calabria
(33,3%) e Marche (32,1%).
Alcune differenze tra i consumatori
dei paesi latini si notano rispetto alla stagionalità degli acquisti: se il 22% degli spagnoli, infatti,
incrementa il numero delle proprie spese online durante i saldi invernali, solo
il 16% di italiani e francesi lo fa.
Minore discrepanze si hanno invece per il periodo natalizio, con un terzo di
francesi e spagnoli che compera più prodotti e servizi (il 28% in Italia).
Lo studio dedica naturalmente un’ampia
sezione al mobile commerce, con dati che sottolineano
ancora una volta la vasta diffusione e il massiccio utilizzo di smartphone e
tablet da parte degli italiani: il 17,9%
dei nostri connazionali usa uno smartphone
per fare acquisti online, inferiore al 20,2% degli spagnoli ma ben al di sopra
del 12% dei francesi, mentre il 13,3%
utilizza un tablet (superiamo il 12,8% degli spagnoli e distanziamo i
francesi fermi al 9%).
“Per diversi anni l’e-commerce ha stentato ad affermarsi tra i
consumatori europei”, sostiene
Marco Salamon, country manager di Ipsos
Loyalty, la divisione di Ipsos specializzata nelle indagini di Customer
Satisfaction e Loyalty. “Negli ultimi 3-5 anni le nostre ricerche
hanno fotografato una svolta che è tanto culturale quanto di concreti
comportameni d’acquisto. Per chi ha meno di 50 anni, ma non solo, l’e-commerce
è oggi la modalità d’acquisto privilegiata per molte categorie di prodotti e
servizi: viaggi, elettronica, prodotti e servizi per l’intrattenimento. Altre
tipologie si stanno ora aggiungendo, con una rapidità prima impensabile:
assistiamo, ad esempio, a un incremento vertiginoso degli acquisti di capi
d’abbigliamento, come di prodotti d’arredo. Il canale e-commerce rappresenta
quindi, se ben utilizzato, un’ importante opportunità per il sostegno ai
consumi, da cui un sistema economico in difficoltà può trarre grande
giovamento. Un’ opportunità che va sfruttata al meglio, ascoltando in primo
luogo le richieste dei consumatori, fotografate anche nell’indagine che Ipsos ha
realizzato per Webloyaty: gli utenti chiedono assortimento, cioè libertà di
scelta, efficienza nel processo d’acquisto e convenienza. Il cashback appare
certamente un’ interessante modalità per rispondere a quest’ultima richiesta
dei consumatori”.
Info: Webloyalty - http://www.webloyalty.it/
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