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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
 
   
  SAN MATTEO, MARONI: COSTI STANDARD GIÀ NEL 2013

 
   
   Pavia, 5 novembre 2013 - Impegno e innovazione continua con l´obiettivo di conservare l´eccellenza della sanità e del welfare lombardo. Uno standard da primato che la Regione Lombardia sta garantendo senza diminuire di un solo euro gli investimenti, anzi aumentandoli, nonostante anche nell´ultima legge di Stabilità il Governo centrale abbia diminuito le risorse. E´ la sintesi dell´intervento del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha partecipato all´inaugurazione del nuovo Policlinico San Matteo di Pavia, che non ha esitato a definire una "straordinaria struttura all´avanguardia". Investire Sulla Salute - Il governatore, citando i meriti di chi lo ha preceduto per l´avvio dei lavori del moderno complesso ospedaliero (12 piani, 550 posti letto, 11 sale operatorie), ha sottolineato come il suo Governo regionale, ancora più che in passato, stia investendo sulla salute dei cittadini. "La scorsa settimana - ha ricordato - abbiamo stanziato 440 milioni di euro per le strutture sanitarie della nostra regione. Vogliamo intervenire direttamente, nonostante i tagli del Governo, per garantire l´eccellenza lombarda, che oggi qui confermiamo con l´inaugurazione del nuovo San Matteo". Applicare Costi Standard Già Dal 2013 - Il presidente, che questo pomeriggio sarà a Roma per l´audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome alla commissione Affari Costituzionali della Camera, ha anticipato che sul quel tavolo tornerà a chiedere l´applicazione dei costi standard. "Un sistema - ha evidenziato - che premierebbe chi è più bravo, dando maggiori risorse a chi spende bene i soldi, come la Regione Lombardia fa. C´è chi vuole rinviare l´applicazione di questa misura - ha messo in guardia Maroni - ma io combatterò affinché si applichi subito per il riparto del fondo sanitario 2013, già da quest´anno e non solo a partire dal 2014". Servono Risorse - Per garantire servizi di altissimo livello, servono risorse, "e purtroppo - ha aggiunto - la legge di Stabilità in discussione a Roma, ha tagliato 350 milioni alla Lombardia". Una decisione alla quale Palazzo Lombardia risponde facendo in modo che non ci siano ripercussioni sui servizi di cui godono i lombardi. "Nella legge di Bilancio che approveremo nella riunione di Giunta di oggi - ha garantito - non abbiamo tolto un euro né alla sanità, né al welfare". Tasse Devono Restare Sul Territorio - La scelta di far fronte ai mancati trasferimenti dello Stato senza attuare tagli, ha proseguito Maroni, "è un impegno gravoso, che ci sentiamo di prendere, rendendo ancora più efficiente il nostro sistema e operando perché nei prossimi tempi possa aumentare la percentuale delle risorse che resteranno nella nostra regione, ossia le tasse pagate dai cittadini lombardi. È a questo - ha rimarcato - che stiamo puntando". Subito 50 Milioni Per Fragilità - Il governatore ha quindi difeso il sistema socio-assistenziale lombardo, che insieme alla sanità, è l´altro pilastro del modello Lombardia. "Ieri - ha illustrato - abbiamo presentato al Pio Albergo Trivulzio di Milano un importante provvedimento a favore della famiglia e delle sue componenti fragili, il primo che attinge al fondo che abbiamo creato alcuni mesi fa e che pensiamo potrà arriva ad avere una dotazione complessiva di oltre 300 milioni. Abbiamo stanziato subito 50 milioni che permetteranno di aiutare 15.000 lombardi, in particolare minori con difficoltà, soggetti con disabilità fisica o mentale, e anziani non autosufficienti". Nostro Modello Di Welfare Da Difendere - Maroni ha concluso il suo intervento sottolineando che l´innovativo intervento della Regione Lombardia, è importante "non solo per la quantità di denaro che mette a disposizione", ma anche e soprattutto "per il meccanismo, che valorizza le eccellenze lombarde anche sotto questo punto di vista. La rete di solidarietà fatta di tanti volontari, di associazioni, di famiglie, sono una splendida realtà che noi intendiamo valorizzare nella piena applicazione del principio di sussidiarietà, dove pubblico e privato lavorano insieme per il benessere di tutti".  
   
 

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