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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Novembre 2013
 
   
  DAL SUINO DI MONTAGNA UN PROSCIUTTO DELLE OROBIE

 
   
  Azzano San Paolo - "Trovo molto intelligente e di estremo interesse la proposta di questŽazienda che vuole unire alla propria attività di salumeria a 360 gradi una forte caratterizzazione con un prodotto simbolo che richiama il territorio e lŽagricoltura di montagna. LŽidea di ripristinare una pratica storica come quella della zootecnia di montagna e che questa possa generare una filiera unica con un prodotto specifico delle Orobie, che si qualifichi con identificazione territoriale, va nella direzione di quella ricerca che riteniamo importante". Lo ha ribadito lŽassessore regionale allŽAgricoltura Gianni Fava, al termine della visita effettuata presso il salumificio Ibs CaŽ del Botto di Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo. Occorre Caratterizzare Mercato - "Da un lato questa iniziativa muove lŽagricoltura di montagna come attività di presidio del territorio - ha proseguito Fava -, dallŽaltra rilancia il tema zootecnico legato a una filiera specifica che si inserisce in un mercato che si è massimizzato troppo in questi anni e che ha bisogno di essere qualificato con un prodotto di nicchia che caratterizzi unŽazienda come questa". "EŽ interessante che lŽazienda bergamasca voglia partire con un progetto che non sposterà significativamente i propri fatturati - ha detto lŽassessore lombardo -, ma che ha come obiettivo di qualificare la produzione. Per questo ho invitato il proprietario dello stabilimento a un incontro in Regione per discutere le modalità che in questo momento rendono difficile lŽattuazione di un progetto che giudico significativo e di grande interesse". Ripercorrere Antiche Pratiche - Piena soddisfazione lŽha espressa Luca Chiesa, amministratore dellŽazienda di Azzano San Paolo. "Son contento che anche lŽassessore regionale sia dŽaccordo con noi per sviluppare questo progetto - ha detto Chiesa - che consiste nel portare i suini in montagna, lasciarli vivere allo stato brado, e poi integrando lŽalimentazione se necessario. In montagna cŽera chi aveva la stalla con i maiali, e addirittura si andava a fare la transumanza insieme alle pecore e agli altri animali. Abbiamo già iniziato a fare da un paio dŽanni lŽesperimento con un numero abbastanza ridotto di animali, ma ci sono problemi burocratici per sviluppare questa iniziativa. Apprezzabile che lŽassessore Fava abbia preso a cuore le nostre difficoltà e voglia trovare un modo per superare queste e gli ostacoli che si frappongono".  
   
 

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