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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Novembre 2013
 
   
  CROTONE - LA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE NEL TERZO TRIMESTRE 2013

 
   
  Crotone, 6 novembre 2013 - L´ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del terzo trimestre del 2013 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. I dati sulla demografia delle imprese, unitamente alle altre informazioni fornite nel corso dell´anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell´economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della provincia. Secondo le rilevazioni Movimprese – la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta da Infocamere nel terzo trimestre 2013, la consistenza dell’imprenditoria crotonese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo negativo di 4 unità. Da luglio a settembre 2013, a fronte di 215 nuove iscrizioni, sono state denunciate 219 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 17.050. Nel confronto con le altre province italiane, Crotone si colloca in 85esima posizione per tasso di crescita trimestrale (-0,02%), dato inferiore alla media nazionale (0,21%), determinato da un tasso di natalità (1,26%), inferiore al tasso di mortalità (1,28%). Il terzo trimestre del 2013 registra, rispetto a quello precedente, una leggera diminuzione del numero di imprese in quasi tutti i comparti della nostra economia. Negativo è il saldo delle imprese agricole che perdono ben 26 unità; a seguire, il comparto edile che perde 9 imprese; le attività manifatturiere (-8 unità); le imprese del comparto commerciale e dei servizi di informazione e comunicazione che perdono entrambe -6 unità; 5 invece sono le imprese perse nel terzo trimestre dell’anno, dalle imprese che si occupano di trasporto e immagazzinaggio. A crescere sono soprattutto le imprese non classificate (+38 unità); attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+6 imprese); attività professionali, scientifiche e tecniche (+5 unità); attività immobiliari (+3 imprese). Restano pressoché invariati i restanti settori. La composizione del tessuto economico provinciale, in linea di massima, è rimasta invariata: a predominare sono i settori: agricoltura, silvicoltura e pesca, che racchiude il 26,5% delle imprese crotonesi; commercio all´ingrosso e al dettaglio, riparazioni autoveicoli e motocicli (25,7%); costruzioni (13%) e manifatturiero (7,9%). Più modesta invece, rispetto al totale delle imprese registrate, è la presenza di aziende operanti nei servizi di alloggio e ristorazione (5,8%); trasporto e magazzinaggio (2,7%); altre attività dei servizi (2,5%); attività professionali, scientifiche e tecniche (1,5%); noleggio, agenzie di viaggio, servizi supporto alle imprese (1,5%); servizi di informazione e comunicazione (1,4%); attività finanziarie e assicurative (1,1%), che nel grafico sottostante, sono state raggruppate in altre attività. La forma giuridica predominante nella nostra provincia è da sempre quella della ditta individuale, che questo trimestre registra ben 12.129 imprese iscritte, in calo rispetto al trimestre precedente e che fanno quindi registrare un tasso di sviluppo negativo pari al -0,21%. Il tasso di sviluppo più significativo è ascrivibile invece imprese con altra forma giuridica (per lo più consorzi e cooperative), con un tasso pari all’1,55% e 525 imprese iscritte; a seguire le società di capitali, che presentano un tasso di sviluppo dello 0,90% ed uno stock di 2.567 imprese. Il tessuto economico provinciale risulta formato per il 71,1% da ditte individuali, per il 15,1% da società di capitali, per il 10,7% da società di persone e per il restante 3,1% da imprese con altra forma giuridica. “Si tratta sostanzialmente di una conferma dei dati già registrati nel 2° trimestre che fanno intravedere un’ abbassamento delle presenze di imprese” – questo il commento del Presidente della Camera di Commercio, che così prosegue – “al contempo, però, assistiamo alla presenza importante di imprenditoria giovanile che vede Crotone ai primi posti nazionali nella graduatoria stilata da Unioncamere. Ciò fa presupporre una volontà delle giovani generazioni di intraprendere che è essenziale ed importante per il futuro, che va però accompagnata, agevolata e sostenuta. Pertanto, l’Ente camerale, da sempre vicino alle problematiche del territorio, ha promosso e dovrà continuare a promuovere con più forza e con risorse finanziarie adeguate progetti di sostegno: accesso al credito, internazionalizzazione, legalità, qualità. Questa attenzione per le giovani generazioni di imprenditori deve essere imperativa per tutti gli Enti siano essi locali che sub comunali e per tutto il sistema associativo del territorio”.  
   
 

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