Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
 
   
  UMBRIA, SFRATTI “INCOLPEVOLI”: GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE PUBBLICAZIONE DEL BANDO PER LE FAMIGLIE

 
   
  Perugia, 5 novembre 2013 - L’azienda Territoriale di Edilizia Residenziale della Regione Umbria (Ater) pubblicherà giovedì prossimo, 7 novembre, l’avviso pubblico, previsto dalla Giunta regionale, per l’individuazione dei nuclei familiari che sono colpite da sfratto per morosità “incolpevole” e che dunque hanno bisogno di reperire nuove soluzioni alloggiative. Il bando è stato presentato questa mattina, lunedì 4 novembre, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’Ater dell’Umbria, alla presenza dell’assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, e del presidente dell’Ater Alessandro Almadori e fa seguito al bando pubblicato un mese fa per il reperimento sul mercato degli alloggi necessari. Le domande delle famiglie interessate dovranno pervenire all’Ater entro e non oltre le ore 12 del 20 gennaio 2014. “Nel 2013, in Umbria, si rischia di superare i 1300 possibili sfratti e di questi circa il novanta per cento sono sfratti ‘incolpevoli’. Dall’altra parte ci sono almeno 40.000 vani sfitti o invenduti. Abbiamo insomma inquilini senza case e case senza inquilini”, ha affermato l’assessore Vinti. “Questi dati così preoccupanti ci hanno indotto a ricercare ed approvare tutti i provvedimenti possibili per aiutare le famiglie in difficoltà. Uno di questi è senza dubbio la previsione di contributi finalizzati al reperimento di una nuova sistemazione alloggiativa per quei nuclei familiari che hanno subito provvedimenti di sfratto a causa di morosità “incolpevole. E’ chiaro che con questo provvedimento, ha continuato l’assessore, la Giunta regionale vuole favorire nuove soluzioni alloggiative adeguate per questi nuclei familiari in difficoltà. Abbiamo destinato un milione e mezzo di euro per agevolare l’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato privato della locazione, mediante l’erogazione di contributi ed incentivi ai proprietari che mettono a disposizione alloggi liberi e contiamo così di poter reperire sul mercato almeno trecento alloggi a canone concordato. E’ ormai sotto gli occhi di tutti, ha dichiarato Vinti, come queste situazioni di disagio siano sempre più frequenti, tanto da divenire una vera e propria emergenza sociale. L’aggravarsi ed il prolungarsi della crisi occupazionale, che si registra ormai da anni su tutto il territorio nazionale ed anche in Umbria, sta comportando una generalizzata e crescente condizione di impoverimento delle famiglie, che, di conseguenza, non sono più in grado di sostenere l’onere delle locazioni sul mercato privato”. “Preoccupante per l’Umbria, ha sottolineato Vinti, è anche l’indice della sofferenza abitativa visto che in provincia di Perugia si rileva in media 1 sentenza di sfratto ogni 56 famiglie ed in provincia di Terni addirittura una sentenza ogni 50 famiglie. Ormai l’emarginazione non è più rappresentata dalle categorie tradizionalmente svantaggiate, quali lavoratori precari o extracomunitari, ma anche da coloro che perdono la sicurezza di un lavoro stabile e si trovano improvvisamente in estrema difficoltà nel condurre normali condizioni di vita. Abbiamo preso atto che anche il governo nazionale, per la prima volta, ha introdotto in un suo provvedimento il concetto ed il sostegno allo “sfratto incolpevole”, ma con uno stanziamento assolutamente insufficiente (40 milioni di euro che per l’Umbria significa un finanziamento di soli trecentomila euro). Occorre dunque che il governo si attivi per reperire maggiori risorse e contemporaneamente preveda una moratoria che blocchi e sospenda gli sfratti”. Il bando, illustrato dal presidente dell’Ater, Alessandro Almadori, prevede che il provvedimento di sfratto deve essere stato pronunciato in seguito ad una inadempienza nei pagamenti di almeno 6 mesi, dipendente esclusivamente da una significativa riduzione del reddito, intervenuta dopo la stipula del contratto di affitto, a causa di licenziamento,(escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie); collocazione in cassa integrazione ordinaria o straordinaria o in stato di mobilità; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Ccia aperte da almeno 12 mesi; malattia grave o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; decesso del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito. La graduatoria dei beneficiari sarà formulata dall’Ater regionale tenendo conto di alcune priorità, determinate dal grado dei diversi possibili livelli di sfratto. Si va da quei nuclei familiari che sono stati costretti a rilasciare l’alloggio condotto in locazione a seguito dell’esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria fino ai nuclei familiari in possesso di semplice avviso di rilascio. La graduatoria dei beneficiari sarà formulata dall’Ater regionale tenendo conto di alcune priorità, determinate dal grado dei diversi possibili livelli di sfratto. Si va da quei nuclei familiari che sono stati costretti a rilasciare l’alloggio condotto in locazione a seguito dell’esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria fino ai nuclei familiari in possesso di semplice avviso di rilascio. Nell’ambito di ciascuna delle suddette categorie le domande sono collocate in graduatoria sulla base del reddito Isee dell’anno 2012 e della composizione del nucleo familiare (presenza di figli minori, di anziani ultrasettantacinquenni, componenti portatori di handicap, famiglia monoparentale con figli minori). A parità di punteggio si tiene conto della data di esecuzione dello sfratto. Gli affittuari saranno chiamati dall’Ater regionale a scegliere gli alloggi a disposizione seguendo l’ordine di graduatoria, nell’ambito del Comune di residenza e, in subordine, di altri Comuni. Gli alloggi, ricompresi negli elenchi predisposti per ciascun Comune, saranno proposti tenendo conto della grandezza idonea alla consistenza del nucleo familiare. Il contratto di locazione sarà stipulato tra proprietario ed affittuario ed il canone di locazione sarà determinato con il criterio del “canone concordato”. Il proprietario che concederà in locazione l’alloggio individuato dall’Ater avrà diritto agli incentivi e contributi previsti per un periodo massimo di 24 mesi. Il contributo, che verrà erogato al proprietario, non potrà superare i 200 euro mensili, e sono previsti due ‘bonus’ di 200 euro per i proprietari che concordano un canone minimo e altri 200 euro per gli affittuari se il costo dell’affitto è superiore al quindici per cento del reddito dichiarato. Il contributo verrà corrisposto sino all’eventuale miglioramento della capacità reddituale, verificata periodicamente dall’Ater, del nucleo familiare affittuario. Scaduti i bandi, l’Ater predisporrà gli elenchi degli alloggi disponibili in ciascun Comune, ordinandoli per gruppi omogenei di grandezza e secondo le priorità indicate nel bando, e procederà agli abbinamenti con i beneficiari individuati. L’alloggio proposto dall’Ater non potrà essere rifiutato dal richiedente. “Ci aspettiamo una grande collaborazione da parte dei Comuni dell’Umbria, dei Sindacati degli inquilini e delle Associazioni dei proprietari con l’Ater per informare al meglio i soggetti interessati dall’intervento, e fornendo nell’ambito delle rispettive competenze, all’utenza interessata e all’Ater le informazioni necessarie”, ha concluso Vinti. La modulistica e le informazioni sono reperibili collegandosi al sito Internet dell’Azienda www.Ater.umbria.it    
   
 

<<BACK