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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
 
   
  50 GIORNI DI CINEMA INTERNAZIONALE: DAL 6 AL 12 NOVEMBRE È FLORENCE QUEER FESTIVAL

 
   
  Firenze, 5 novembre 2013 – Ancora un nuovo appuntamento nell´ambito della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze. Stavolta è il turno del Florence Queer Festival, alla sua undicesima edizione; segnale evidente del radicamento di questa manifestazione che, come hanno sottolineato i due direttori artistici Bruno casini e Roberta Vannucci stamani alla presentazione delle sette giornate di attività dal 6 al 12 novembre, non è solo cinema, ma coinvolge la musica, la letteratura, la fotografia, le arti visive e il teatro, grazie alla preziosa collaborazione con il Teatro di Rifredi. Una testimonianza di confronto e approfondimento sul mondo Lgbti, ha ricordato Barbara Caponi di Ireos, associazione per la comunità queer di Firenze, che vuol sottolineare la persistente discriminazione su temi come quello dell´aids o dei diritti civili degli omosessuali; ma questo appuntamento importante riesce ad essere occasione di visibilità una volta tanto senza drammaticità. Un festival cresciuto non quanto la politica nazionale, come appare evidente dalle sue reazioni, che deve continuare nella convinzione che comunque c´è ancora molta strada da percorrere. "La Toscana è ben consapevole del percorso da portare avanti sui diritti civili da tutelare, e vogliamo essere uno stimolo nei confronti di una politica nazionale assente su questi temi – ha affermato nel suo saluto l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti – continuando a fare la nostra parte. A partire dal sostegno convinto a un ormai storico strumento di diffusione culturale, come il Florence Queer Festival". La Toscana si conferma secondo l´assessore Scaletti una terra aperta e rispettosa, che ha fatto della lotta all´omofobia uno dei punti forti della politica della Regione. "Saremo sempre in prima linea nella battaglia per il riconoscimento dei diritti civili degli omosessuali. Una battaglia necessaria, perché l´Italia resta uno dei pochissimi paesi in Europa a non avere una disciplina in materia. E eventi come il Queer Festival ci forniscono l´occasione di una riflessione importante".  
   
 

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