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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
 
   
  GENOVA, FORMAZIONE, PRESENTATA AL LICEO GOBETTI RICERCA SWG SU OCCUPAZIONE GIOVANI

 
   
  Genova, 5 Novembre 2013 - Una generazione che sta cercando di riadattarsi, tra mille difficoltà, alle nuove condizioni dettate dal mercato del lavoro, con ambizioni un po´ al ribasso rispetto al passato ma con ancora tanta voglia di rimettersi in gioco e la disponibilità ad impegnarsi, anche attraverso lavori manuali, per creare un nuovo futuro, prendendo in considerazione anche la possibilità di spostarsi non solo in Italia, ma anche all´estero. È il risultato dell´indagine presentata lunedì 4 novembre mattina da Swg nell´aula magna del liceo linguistico Gobetti a Genova Sampierdarena, alla presenza dell´assessore al bilancio e alla formazione della Regione Liguria, Pippo Rossetti. Una fotografia scattata attraverso interviste effettuate a più di 1000 giovani, di età compresa tra i 16 e i 30 anni, per delineare il loro atteggiamento nei confronti del lavoro e la loro percezione delle attività delle istituzioni nell´ambito dell´orientamento, che dimostra come i giovani liguri siano per nulla "choosy", schizzinosi. Anzi al contrario piuttosto propensi ad adattarsi nell’ambito di una congiuntura economica tra le peggiori, negli ultimi 60 anni. "I giovani liguri – ha spiegato lunedì 4 novembre mattina Rado Fonda di Swg – dimostrano di essere consapevoli della situazione e se prima di compiere 20 anni azzardano ancora qualche sogno, crescendo adottano un atteggiamento più razionale e correggono al ribasso le aspettative per il proprio futuro. Un clima di disillusione che li porta ad aspirare, meno a folgoranti carriere o redditi stratosferici, tarando le ambizioni su bisogni primari, come trovare un lavoro stabile possibilmente interessante e in un ambiente positivo". Nonostante tutto però il pessimismo non la fa da padrone, pochi si prefigurano infatti un futuro senza il posto di lavoro e tutti sono disponibili al sacrificio e ad accettare lavori non proprio conformi alle proprie aspirazioni. "Resta il fatto che tutti sono consapevoli che il canale delle conoscenze resta oggi molto importante – conclude Fonda - ed è ritenuto dai giovani quello più efficace, anche se molto apprezzato resta lo stage in azienda". Piuttosto diffusa risulta la ricerca del lavoro via internet, anche se sembra ancora in una fase di sviluppo. Dall´indagine emerge inoltre come alcune categorie risultino in una situazione particolarmente critica: come le donne e chi ha un´età compresa tra i 19 e i 25 anni. Ma ad incidere in modo significativo è l´estrazione sociale. I soggetti provenienti dagli strati più elevati hanno in media un titolo di studio più alto. E anche se la laurea o i titoli di studio successivi non sono una garanzia per conseguire un impiego, riescono però ad agevolare la ricerca in modo rilevante.  
   
 

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