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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Novembre 2013
 
   
  ACQUA E DEPURAZIONE. VENDOLA PRESENTA CON ORLANDO LA "BUONA PRATICA" PUGLIESE

 
   
  Roma, 6 novembre 2013 - “Noi questa mattina abbiamo presentato una buona pratica, non solo della Puglia, ma dell’Italia. Comunicare, coordinarsi e collaborare, così come abbiamo fatto in questi pochi mesi del 2013 con il Ministero dell’Ambiente, ci consentirà di presentarci davanti all’Europa, davanti a Bruxelles, con le carte in regola. Per quanto riguarda la Puglia, ci sono 347 milioni di euro che serviranno a risolvere un problema che porta Bruxelles a guardare con sospetto tutte le regioni italiane e ad aprire, nei loro confronti, procedure di infrazione che spesso comportano multe salatissime. Bene, la Puglia, grazie alla sperimentazione di questa “buona pratica” di comunicazione, potrà essere la prima regione italiana a d uscire dalle infrazioni comunitarie”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina a Roma in conferenza stampa con il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e l’Amministratore unico di Acquedotto pugliese Gioachino Maselli, per la presentazione dei risultati raggiunti, attraverso la sperimentazione della “buona pratica” pugliese nella collaborazione tra le strutture regionali e le strutture ministeriali, in materia di rientro dalle procedure di infrazione per la mancata applicazione delle direttive comunitarie e di depurazione. Un’attività di sinergia istituzionale per accelerare la validazione dei progetti e per consentire alla Puglia l’uscita dalle procedure di infrazione. La Regione Puglia quindi potrà essere tra le prime regioni, grazie alla validazione di questa buona pratica, a chiudere tutte le procedure di infrazione per la mancata applicazione delle direttive comunitarie sui sistemi di collettamento fognario e sugli impianti di depurazione. “Noi non abbiamo grandi fiumi – ha spiegato Vendola - la Puglia ha caratteristiche orografiche abbastanza uniche in Italia e molto rare nel contesto europeo. Per noi il problema della depurazione, per esempio, è un problema di particolare complessità perché i fiumi svolgono una parte rilevante nel processo di auto depurazione, e noi non abbiamo fiumi”. Per Vendola “la Puglia ha necessità di avere impianti di depurazione particolarmente sofisticati con tecnologie che depurano al 95 per cento. Abbiamo anche il problema, che spesso in Italia è risolto con i corsi d’acqua naturali, di indicare un altro recapito finale del refluo depurato. Per questo spingiamo sul ‘massimo affinamento’ in modo che una parte del refluo depurato possa essere utilizzato per l’irrigazione delle campagne”. “In questo quadro particolarmente critico - ha concluso il Presidente - noi siamo la prima regione che, con l’accompagnamento del Cnr, di un gruppo di esperti molto competente e del Ministero dell’Ambiente, mette a punto un vero e proprio piano industriale per quanto riguarda ll ciclo di depurazione delle acque”. Per il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando “quello della depurazione delle acque è un problema ancora non risolto in diverse regioni italiane e che ci espone al rischio di una condanna dopo l´apertura di procedure di infrazione da parte dell´Unione europea. In questo contesto gli accordi sottoscritti dalla Regione Puglia con i ministeri dell´Ambiente e dello Sviluppo economico per l´esame dei progetti, da parte di un Nucleo tecnico formato da professori di chiarissima fama, rappresentano una buona pratica". “Abbiamo costruito un metodo con la Puglia – ha concluso il Ministro Orlando – che credo possa essere realizzato anche in altre realtà e che ha determinato un percorso cooperativo che ci consente di iniziare a dare risposte convincenti in sede comunitaria". Presente in conferenza stampa, su invito del Presidente della regione Puglia, l’ex assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati al quale Vendola ha riconosciuto il merito di aver avviato il lavoro sulla depurazione delle acque. Note sugli interventi infrastrutturali e sugli interventi per il potenziamento del sistema di gestione e controllo del sistema di fognatura e depurazione La Regione Puglia, l’Autorità Idrica Pugliese e l’Acquedotto Pugliese nell’ultimo periodo hanno messo in campo una serie di iniziative volte alla tutela dell’ambiente in particolare nel campo della fognatura e della depurazione delle acque reflue urbane. La Regione ha sottoscritto a Roma con il Ministero dello Sviluppo Economico e con quello dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare due Accordi di Programma Quadro per un importo complessivo di circa 347,40 M€ (Apq Reti 90M€ - Apq Depurazione 257M€). Le risorse derivano principalmente dalla programmazione regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione ma vi sono anche 18,60 M€ derivanti dalla compartecipazione di Aqp. In tale ambito, 70 interventi sono stati affidati ad Acquedotto Pugliese in qualità di Soggetto Attuatore. In particolare 58 interventi (per un valore di 247,63 M€) sono relativi al potenziamento del comparto depurativo mentre gli ulteriori 12 (per un valore di 59,97 M€) riferiscono al potenziamento del comparto idrico-fognario. Con gli interventi programmati verrà conseguita la conformità dei sistemi di raccolta e depurazione delle acque reflue urbane alle disposizioni comunitarie. Con l’Accordo di Programma Quadro, la potenzialità degli impianti oggetto di intervento passerà dagli attuali 2.305.070 Ae (abitanti equivalenti) ai 3.049.910 Ae di progetto, con un sostanziale incremento del 32 %. Gli Accordi prevedono, inoltre, un’attività di verifica progettuale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare finalizzata all’esame dei progetti. Le verifiche sono state demandate dal Ministero ad un apposito Nucleo Tecnico costituito da professori universitari di grande fama nel campo dell’idraulica ed in particolare nella depurazione. Dei 70 progetti di Aqp per un valore di 307,6 M€, ben 66 (286,70 M€) sono stati trasmessi al Ministero dell’Ambiente per il parere ed i restanti 4 (20,90 M€) saranno a breve inviati per l’esame. Con riferimento ai progetti inviati si evidenzia che per 45 di essi (in valore pari a 177,83 M€) è stato già acquisito un parere positivo. Trattasi di 34 interventi da effettuare nel comparto depurativo (per un valore di 127,66 M€) ed 11 interventi (per ulteriori 50,17 M€) nel comparto idrico fognante. I restanti 21 interventi (per un valore complessivo di 108,86 M€) sono stati comunque esaminati dal Nucleo Tecnico del Ministero e si è in attesa del parere da parte del Ministero. Con la finalità di massimizzare l’acquisizione di finanziamenti pubblici, con l’Autorità Idrica Pugliese (Aip) è già formalizzata l’intesa per l’istituzione di un Fondo di Rotazione destinato all’anticipazione delle spese di progettazione di interventi ed opere coerenti con gli obiettivi e azioni del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020. Al momento, nei documenti condivisi con Aip, con riferimento alle priorità da assegnare agli interventi da candidare per il nuovo ciclo, la priorità assoluta d’intervento infrastrutturale, alla base dello sviluppo delle attività progettuali, è proprio quella relativa alla progettazione per il potenziamento dei depuratori al valore del carico generato previsto nel Piano di Tutela delle Acque. Nel giugno scorso la Regione Puglia ha avviato con il Soggetto Gestore del Servizio Idrico Integrato ed il Cnr-irsa la predisposizione di un Piano Industriale per la depurazione finalizzato all’individuazione infrastrutturale-impiantistica necessaria per adeguare tutti gli impianti di depurazione della Regione Puglia al D. Lgs. 152/06 e al Piano di Tutela delle Acque Regionale, nonché per minimizzare gli impatti degli stessi sul territorio. La redazione del Piano Industriale è stata affidata ad un gruppo di lavoro interno all’azienda supportato dal Cnr-irsa. Tutte le attività previste sono state concordate secondo un cronoprogramma definito tra Aqp e Cnr-irsa che prevede l’ultimazione delle stesse entro il prossimo mese di dicembre. Al fine di assicurare un elevato grado di trasparenza nei confronti della pubblica opinione, l’azienda ha inoltre provveduto a pubblicare sul proprio portale internet una serie di informazioni ambientali tra le quali anche quelle relative ai dati di esercizio di tutti gli impianti di depurazione gestiti. Interventi per il potenziamento del sistema di gestione e controllo del sistema di fognatura e depurazione Aqp ha avviato le seguenti linee di intervento: - Il potenziamento del sistema di monitoraggio automatico remoto per un investimento di circa 8,2 M€, che permetterà una migliore tracciabilità delle anomalie dei reflui in ingresso agli impianti di depurazione oltre un’ottimizzazione della gestione degli stessi. L’intervento riguarderà 55 impianti (più dell’80,00% della popolazione servita) e renderà disponibili i dati più significativi del processo di depurazione tramite pubblicazione sul sito istituzionale di Aqp. L’implementazione del sistema di monitoraggio avverrà mediante la gestione ed il controllo di circa 750 misure; - L’integrazione della attuale dotazione di campionatori fissi in ingresso ed in uscita dagli impianti di depurazione per garantire la copertura integrale di 182 presidi depurativi per un valore circa pari a 1,8 M€; - Il completamento del sistema di teleallarme e telecontrollo su 51 impianti di depurazione depurativi per un valore circa pari a 1,2 M€; - Il potenziamento organizzativo dei controlli delle acque reflue con cui si è anche previsto il potenziamento dei laboratori di analisi di Aqp e delle strutture di controllo del processo biologico della depurazione e di quelle dedicate a campionamenti e test sul campo. Il tutto corredato da un piano che prevede un potenziamento di risorse umane e strumentali.  
   
 

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