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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Marzo 2007
 
   
  TUMORI SENO, DIAGNOSI PRECOCE PER 7 MILA TRIESTINE PRESENTATI OGGI I RISULTATI DEL PROGETTO DI PREVENZIONE

 
   
   Trieste, 14 marzo 2007 - Sono state 7. 350 le donne che lo scorso anno a Trieste hanno aderito allo screening mammografico per la diagnosi precoce del tumore al seno, un progetto di prevenzione unico nel suo genere in Italia, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia e coordinato nel capoluogo dall´Azienda per i Servizi Sanitari con la collaborazione di Ospedali Riuniti e il contributo dei Distretti e dei medici di famiglia. I casi di neoplasie riscontrati sono stati 101, quasi il doppio del previsto. I risultati dello screening sono stati illustrati oggi a Trieste da Giorgio Mustacchi, che ha coordinato l´iniziativa, in un incontro cui hanno preso parte, accanto agli operatori, l´assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale Ezio Beltrame, il direttore generale dell´Ass triestina Franco Rotelli e il direttore sanitario di Ospedali Riuniti, Nicola Delli Quadri. "Il progetto - ha detto Mustacchi - ha ottenuto inizialmente un riscontro in parte inferiore alle aspettative. Si è presentato infatti solo il 41 per cento delle donne chiamate (17. 580, in pratica metà della popolazione femminile)". "Si tratta di un dato preoccupante, se si considerano i risultati clinici - ha proseguito -. Si può infatti stimare che, tra le 10. 230 donne che non si sono presentate agli accertamenti, almeno 143 senza saperlo siano attualmente portatrici di un carcinoma alla mammella, per lo più ancora in fase preclinica". Le signore che hanno risposto allo screening, è stato sottolineato nell´incontro, hanno potuto affidarsi ad un sistema di notevole efficacia. Grazie a questo progetto ha visto infatti la luce a Trieste una vera e propria Unità senologica, unica a livello regionale, in cui confluiscono tutte le professionalità necessarie per la diagnosi e la terapia del carcinoma mammario: radiologi, chirurghi, oncologi, radioterapisti, medici nucleari e, ove necessario, chirurghi plastici. "Aderire allo screening mammografico - ha sottolineato l´assessore Beltrame - significa affidarsi alle migliori professionalità di cui disponiamo nel sistema sanitario, eseguendo gli esami giusti, con la persona giusta e nella giusta sede. Quello contro il tumore al seno - ha proseguito - è un progetto che mette in atto una prevenzione scientificamente dimostrata per un problema epidemiologicamente fondato e che a questo scopo impegna in modo innovativo la nostra sanità in una costante collaborazione interdisciplinare". Lo screening per la prevenzione del carcinoma alla mammella, che quest´anno raggiungerà quella metà di donne, tra i 50 e i 69 anni, che nel 2006 non erano state contattate, proseguirà anche nel futuro affiancandosi a quello, attivo ormai da anni, per la prevenzione del tumore della cervice uterina. Forse già entro il 2007 prenderà il via un´ulteriore campagna regionale per la prevenzione del tumore del colon retto. .  
   
 

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