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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Novembre 2013
 
   
  APRE “AL FRESCO”, VIA SAVONA, 50, MILANO: CURA PER IL VERDE E CALORE DELL’ACCOGLIENZA

 
   
  Al Fresco Milano, gusto buongusto e cose così. In piena zona Tortona, centro sempre più nevralgico della moda e del design, in un vecchio magazzino della Riva-calzoni (dove un tempo si costruivano turbine) tra via Savona e via Bergognone, Emanuele Bortolotti e Ferdinando Ferdinandi hanno dato vita con le loro esperienze ad un concept che quasi mancava ad una città come Milano. Tutto nasce quando Emanuele, agronomo e architetto dei giardini, decide di rimettere a nuovo il fabbricato e portare proprio lì la sede del suo studio Ag&p e della Compagnia dei giardini - showroom di arredi per esterno - tra ciliegi ornamentali, glicini, begonie e caprifogli. Un vero angolo di paradiso che sa di profumi e di essenze aromatiche. Dopo anni passati a progettare giardini in tutta Europa, Emanuele capisce che proprio il suo è un luogo da condividere e usare per più iniziative: via Savona 50 prende forma e vita e il vecchio magazzino apre le porte a nuove idee e a nuovi contatti. E’ Ferdinando, l’amico col quale discute dei suoi progetti, che coglie quel messaggio e i due si danno da fare come pazzi per portare a termine quello che per loro diventa presto un sogno, e oggi una realtà. La coniugazione della cura per il verde e il calore dell’accoglienza quando ci si ritrova a casa di amici (ciò che più è stata l’esperienza Piquenique, il wine-bar creato da Ferdinando, pubblicitario) hanno fatto si che in un posto incantevole come questo ci si possa perdere come niente a leggere un libro, una rivista di arredamento o perdersi nella rete di un angolo di verde. Come pure ci si ritrovi a gustare attimi di assoluto piacere con un delizioso baccalà al vapore marinato alla verbena e all’aceto di miele e un bicchiere di vino. Tra un cicchetto e l’altro che il locale offre prima di cena o ancora, tra un’esperienza di cucina e una serata trascorsa tra le note di un’arpa o di una chitarra suonate quando il giardino sarà protagonista. Bene, Al Fresco (questo è il nome del locale e anche il termine con cui gli inglesi definiscono il modo di mangiare all’aperto) è tutto questo. Un vero luogo d’incontro con cucina, come lo definiscono oggi Emanuele e Ferdinando e come riporta del resto la didascalia sotto l’immagine scelta - una lattuga -, simbolo di un mangiare naturale, nostrano e verde (al quale il locale strizza l’occhio, pur non tralasciando carni e pesci) attento al gusto, alla freschezza e alla semplicità della materie prime. Per questa ragione la cucina è stata affidata alle abilissime mani dello chef Kokichi Takahashi, braccio destro (e sinistro) di Alessandro Negrini e Fabio Pisani de Il Luogo di Aimo e Nadia. Un giapponese di nascita ma italianissimo d’adozione che ama il profumo del basilico di Pra, la farina macinata a pietra e lo zafferano sardo. Insomma, se adesso siete alla ricerca di un locale alla moda e preferite consumare il vostro lunch nello schizofrenico andamento di una città come Milano, al Fresco non è il locale adatto a voi. Se volete rendere unico e naturale ogni momento della vostra giornata, dalla pausa pranzo al vostro aperitivo o alla vostra cenetta, sentitevi già al Fresco. Questo è per voi  
   
 

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