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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Novembre 2013
 
   
  LA SPERIMENTAZIONE TRA POLO DI VERRES E REGIONE VALE D’AOSTA E´ UNA SCOMMESSA VINTA

 
   
  Verrès, 7 novembre 2013 - Tre anni di sperimentazione il cui bilancio è più che soddisfacente da entrambe le parti. Gli obiettivi dell’accordo siglato tra la Regione autonoma Valle d’Aosta, il Politecnico di Torino e l’Università della Valle d’Aosta ha trovato piena applicazione e ha permesso al Polo Tecnologico di Verrès di confermarsi come un centro all’avanguardia grazie a un metodo formativo innovativo, alla ricerca interna e al rapporto creato con le aziende. Nella mattinata di martedì 5 novembre, presso la sede di Verrès, i firmatari della sperimentazione si sono incontrati di fronte a una platea di studenti, docenti e ricercatori per fare il punto della situazione e per guardare al futuro di un rapporto che ha raccolto importanti risultati. Dal punto di vista della formazione il paradigma moderno ed efficace applicato dal Politecnico ha previsto l’uso congiunto delle nuove tecnologie e del tutorato: il nuovo modello formativo, impiega infatti le nuove tecnologie per l’erogazione delle lezioni, fruibili anche on-line e accompagnate da attività di laboratorio e tutoraggi nella sede di Verrès. Una formula che ha dato risultati positivi poiché gli studenti a casa conseguono una formazione esattamente equivalente agli studenti che seguono ex-cathedra, con un livello di superamento degli esami che è assolutamente accettabile. È un paradigma che si sta affermando in tutta Europa e che diventerà fondamentale per l’offerta formativa che sta cambiando. Marco Gilli, - Rettore del Politecnico di Torino Stiamo realizzando in Valle d’Aosta quel modello detto della tripla elica, che poi è il motore dell’innovazione: università, enti pubblici e aziende. Il futuro è sicuramente quello di perfezionare questo modello formativo cercando di coglierne tutti gli aspetti positivi e cercando di aumentare il numero di studenti, che fino ad oggi è stato limitato perché le sperimentazioni si fanno su numeri limitati. Ora la sperimentazione è avviata e siamo pronti ad accogliere più studenti. La ricerca deve poi estendersi con questo modello di collaborazione con le aziende e investire anche su altri aspetti, pensiamo a tutta quella parte della ricerca in ambito alpino, nel settore ambientale ed energetico, al settore dei rischi ambientali. Lì ci vuole un approccio interdisciplinare dove la tecnologia è sì centrale, ma non basta. E allora c’è la possibilità di inserire in questo tipo di collaborazione un’altra grande eccellenza, che qui è l’Università della Valle d’Aosta, dove ci sono tutte queste competenze nel campo delle scienze umane e delle scienze sociali. Per valorizzare le nuove vocazioni culturali, scientifiche, tecnologiche e industriali del territorio e per attrarre studenti, ricercatori e investitori, l’accordo prevedeva lo sviluppo dei centri di ricerca esistenti e la creazione di nuovi, il supporto al trasferimento tecnologico e alla formazione d’eccellenza e specializzata. Obiettivi raggiunti in tutti gli aspetti. Augusto Rollandin – Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta È un bilancio molto positivo. Questa esperienza è stata, come ha ricordato anche il magnifico Rettore, una scommessa vinta che ha dato frutti importanti già in poco tempo, in applicazione di una serie di proposte che sono state fatte alle aziende e che hanno raggiunto risultati importanti dal punto di vista pratico e applicativo, come i brevetti. Questo significa che noi come Regione abbiamo fatto insieme al Politecnico un investimento estremamente importante, non solo per i risultati ottenuti ma anche in un’ottica futura, per implementare la presenza di aziende che collaborino con l’Università e che vengano in Valle per sviluppare lavoro e quindi occupazione. L’attività di ricerca del Politecnico di Verrès ha puntato al potenziamento dei laboratori di meccatronica e di modellazione 3D e delle attività concentrate soprattutto negli ambiti delle tecnologie per il monitoraggio e la sicurezza del territorio, le energie rinnovabili e il risparmio energetico, la salvaguardia dell’ambiente e il ripristino degli ecosistemi. Così come all’elettronica, alla microelettronica e alla micro robotica. Inoltre, a seguito di un finanziamento regionale, nel febbraio 2013 sono state attivate due Unità di Ricerca, incentrate la prima sul tema della sicurezza in montagna al fine di migliorare, tramite dispositivi meccatronici, la sicurezza delle persone che vi operano, e la seconda sul tema dei rischi naturali in ambiente montano, la loro gestione e le conseguenze. Tra i partner di una delle due unità anche la Grivel srl e il comprensorio sciistico Courmayeur Mont-blanc Funivie Spa.  
   
 

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