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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Novembre 2013
 
   
  AEROPORTO FIRENZE: NO A PISTA PIÙ LUNGA

 
   
   Firenze, 7 novembre 2013 - L’assessore regionale alle infrastrutture risponde in aula ad un’interrogazione del Pdl su sistema aeroportuale toscano e sviluppo dello scalo fiorentino in seguito alle osservazioni di Enac. Ammirati: “Enac detta regole tecniche, Giunta deve rispondere” “Con l’assunzione di nuovi parametri sarebbe necessario riavviare tutte le procedure costitutive e valutative. Lo sviluppo dell’unica pista di atterraggio sia realizzato nel rispetto della sostenibilità territoriale e ambientale e della compatibilità con il progetto del parco della Piana e comunque non abbia una lunghezza superiore a 2 mila metri lineari”. L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli risponde così in aula ad un’interrogazione del Pdl su sistema aeroportuale toscano e sviluppo dello scalo fiorentino in seguito alle osservazioni di Enac. “Enac – ha spiegato Ceccarelli – ha proposto che in sede di approvazione dell’integrazione al Pit, la lunghezza della pista convergente parallela sia di 2400 metri per consentire alle aeromobili di classe C di poter operare”; che “siano stralciate le previsioni del dato numerico relativo alla lunghezza della pista e delle limitazioni previste per le infrastrutture di supporto”. Ceccarelli ricorda che l’implementazione del Pit, il quale assume il Parco della Piana quale elemento ordinatore, definisce prescrizioni per il progetto di qualificazione dell’aeroporto di Firenze e pone salvaguardie e condizioni. “Nella disciplina del masterplan ‘Il sistema aeroportuale toscano’ – afferma l’assessore – si prevede che l’utilizzo della pista sia regolamentato per garantire la tutela degli insediamenti dagli inquinamenti acustico e atmosferico con utilizzo monodirezionale senza sorvolo di Firenze ed escludendo la pista di rullaggio”. “La lunghezza della pista – ha aggiunto l’assessore – è stata oggetto di uno studio presentato da Enac, l’opzione in oggetto è stata valutata sotto i profili di sostenibilità attinenti alla qualità dell’aria, all’inquinamento acustico, alla qualità delle acque, ai rifiuti, ai siti contaminati, agli ecosistemi, al suolo, alla salute”. “Ad oggi – ha concluso Ceccarelli – non è ancora pervenuta la proposta di piano di sviluppo aeroportuale da parte della Società”. Sono trentasei le osservazioni sul piano di indirizzo territoriale per la definizione del parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze, per le quali è in corso l’istruttoria. “Faccio fatica a dire se sono soddisfatto o meno della risposta dell’assessore – ha detto il consigliere Paolo Enrico Ammirati (Pdl) – perché noto un passo indietro”. “Siamo di fronte ad un problema, Enac sta dettando regole tecniche per l’ampliamento dell’aeroporto – ha aggiunto il consigliere – e la Giunta deve dire cosa vuol fare, non si capisce se c’è la volontà di andare avanti”. “La Toscana – ha concluso Ammirati – resta in attesa di risposte”.  
   
 

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