Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Novembre 2013
 
   
  CONFERENZA DI VARSAVIA: LŽUE ALLA RICERCA DI UN PROGRESSO EQUILIBRATO PER LŽAZIONE SUL CLIMA

 
   
  Bruxelles, 7 novembre 2013 - LŽ11 e il 12 novembre a Varsavia, in occasione della conferenza dellŽOnu sul cambiamento climatico, lŽUnione europea mira a confezionare un pacchetto equilibrato di decisioni per far progredire lŽazione internazionale a favore del clima. Le decisioni devono rafforzare lŽattuazione delle misure in materia già concordate, anticipare il lavoro sui tagli alle emissioni complessive di gas a effetto serra prima del 2020 e preparare il terreno per adottare entro il 2015 un nuovo accordo mondiale vincolante sul clima che contenga gli impegni in materia di riduzione delle emissioni assunti da tutti i paesi. Valentinas Mazuronis, ministro dellŽAmbiente della Lituania, attuale presidente del Consiglio dellŽUe, ha dichiarato: "La conferenza di Varsavia è una fase importante nella realizzazione degli impegni finora assunti, per trovare il modo di rendere lŽazione a breve termine più ambiziosa e preparare lŽaccordo del 2015. LŽue ha proposto un processo graduale, comprensivo di una fase di valutazione, per formulare impegni ambiziosi per lŽaccordo del 2015 che costituisce una base solida per una decisione a Varsavia." Connie Hedegaard, Commissaria responsabile per lŽAzione per il clima, ha aggiunto: "Deve essere chiaro per tutti che la conferenza di Varsavia sul clima non concluderà i negoziati sullŽaccordo climatico mondiale del 2015, rappresenterà però un incontro molto importante per progredire e gettare le basi per la conferenza di Parigi nel 2015. A Varsavia dobbiamo concordare la preparazione di impegni forti in vista dellŽaccordo del 2015 e accelerare la riduzione delle emissioni per la seconda parte del decennio in corso. Tutti i paesi devono essere pronti ad assumere impegni chiari prima del vertice dei leader mondiali sui cambiamenti climatici indetto dal Segretario generale dellŽOnu, Ban Ki-moon per il prossimo settembre." LŽaccordo del 2015 È urgente progredire nellŽelaborazione, nellŽambito dŽapplicazione e nella struttura dellŽaccordo mondiale che sarà adottato entro il 2015 per entrare in vigore nel 2020. LŽue vuole che la conferenza di Varsavia faccia il punto sui progressi finora compiuti e pianifichi le mansioni da svolgere nel 2014, in modo da disporre di una bozza di progetto ben prima del maggio 2015. In particolare, la conferenza di Varsavia deve elaborare un processo che consenta a tutte le parti di formulare nellŽaccordo del 2015 impegni ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni dopo il 2020. Questo processo dovrebbe comprendere un calendario per la stesura degli impegni nel 2014, oltre alle informazioni che illustrano tali impegni e una fase di valutazione che garantisca che, nel complesso, gli impegni siano abbastanza ambiziosi da mantenere il riscaldamento globale inferiore a 2 °C rispetto alla temperatura dellŽepoca preindustriale. Azione pre-2020 Se lŽUe e oltre 80 altri paesi hanno assunto impegni di riduzione delle emissioni fino al 2020, nel complesso questi non sono abbastanza ambiziosi da instradare il pianeta verso il traguardo di mantenere il riscaldamento sotto i 2 °C. A Varsavia lŽUe vuole vedere i ministri impegnarsi sul modo per innalzare lŽobiettivo pre-2020, il che costituisce un contributo ambizioso per lŽaccordo del 2015. LŽue desidera che i paesi che ancora non lo hanno fatto presentino a Varsavia gli impegni di riduzione delle emissioni per il 2020. La conferenza dovrebbe sfociare in un processo nel quale tutte le parti possano trovare il modo di rafforzare nel 2014 la rispettiva azione relativa alle emissioni pre-2020. LŽue si appella inoltre a una più stretta cooperazione internazionale per accelerare il raggiungimento dellŽobiettivo pre-2020. Esiste un notevole potenziale per ridurre ulteriormente le emissioni grazie, fra lŽaltro, a una maggiore azione sullŽefficienza energetica, sulle energie rinnovabili, sui gas fluorurati a effetto serra, sulla riforma delle sovvenzioni ai combustibili fossili e sulle emissioni dei settori del trasporto aereo e navale. In particolare per quanto concerne i gas fluorurati, lŽUe vuole che la conferenza di Varsavia invii un segnale inequivocabile alle parti del protocollo di Montreal sulla protezione dello strato di ozono per agire e ridurre gradualmente gli idrofluorocarburi, un tipo di gas a effetto serra particolarmente pernicioso. Attuare le decisioni concordate Il terzo ambito della conferenza di Varsavia in cui è necessario adottare decisioni riguarda i progressi circa lŽattuazione delle misure concordate in occasione delle precedenti sessioni. Tra queste misure ricordiamo la questione relativa al modo di affrontare le perdite e i danni causati dai cambiamenti climatici in paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili. La conferenza di Varsavia deve anche affrontare la questione dei finanziamenti per il clima a favore dei paesi in via di sviluppo. Un dialogo ministeriale di alto livello sul finanziamento dovrebbe consentire di creare un consenso sul modus operandi. Altre questioni che richiedono lŽadozione di decisioni comprendono la finalizzazione delle norme sulla trasparenza in merito agli impegni finora assunti nonché norme dettagliate per attuare la seconda fase di impegno del protocollo di Kyoto, che copre il periodo 2013-2020. Il finanziamento Ue della lotta ai cambiamenti climatici nel 2013 In quanto maggiori erogatori di aiuto pubblico allo sviluppo del mondo, a Varsavia lŽUe e gli Stati membri riferiranno in merito al finanziamento continuo dei paesi in via di sviluppo per lottare contro i cambiamenti climatici. LŽue e gli Stati membri si sono impegnati a versare 7,2 miliardi di Eur in finanziamenti rapidi ai paesi in via di sviluppo nel periodo 2010-2012 e hanno superato tale impegno contribuendo con complessivi 7,34 miliardi di Eur, di cui 2,67 miliardi lŽanno scorso. Anche se per il 2013 non esiste alcun obbligo di finanziamento in tale ambito, lŽUe e alcuni Stati membri hanno annunciato contributi volontari destinati ai paesi in via di sviluppo pari a 5,5 miliardi di Eur e lŽultima disamina mostra che questo traguardo è prossimo.  
   
 

<<BACK