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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Novembre 2013
 
   
  FOODCAST: CIBO DEL FUTURO? SOLO SOSTENIBILE

 
   
  Milano - Ora sapremo se mangiare uno stufato di manzo sarà più sostenibile dal punto di vista alimentare di un bollito, in un determinato momento dell´anno, oppure se la presenza o meno di un ingrediente di stagione rende percentualmente più sostenibile una ricetta rispetto a un´altra. Un esempio? Una ´cassoeula´ lombarda, in autunno, ha un indice elevato di sostenibilità, perché verza e costina di maiale sono scelte ottimali in questo periodo. Sono alcuni risultati a cui si è giunti considerando prima di tutto un ´indice di sostenibilità´ di un alimento in base alla distanza percorsa dal produttore al consumatore. Perché la sostenibilità in campo alimentare è la capacità di poter garantire nel tempo la produzione di cibo. Foodcast - Anche questo, ma non solo, è ´Foodcast´, un progetto di ricerca promosso da Regione Lombardia e Ministero delle Politiche agricole, frutto del lavoro congiunto di 5 istituti di ricerca di eccellenza, una scuola di master e che ha visto 22 tra ricercatori, professori e dottorandi lavorare in maniera multidisciplinare sul futuro del cibo. ´Foodcast´, acronimo di ´food forecast´, ovvero il futuro dell´agroalimentare, è stato presentato in Regione, dall´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, insieme ad alcuni ricercatori, tra cui: Riccardo Sabatini, responsabile scientifico del progetto; Raffaella Rumiati, area di Neuroscienze - Scuola internazionale superiore di Studi avanzati (Sissa) di Trieste; Vittorio Dell´orto, dipartimento di Scienze veterinarie per la salute, produzione animale e la sicurezza alimentare - Università degli Studi di Milano. Modello Scientifico Utile Per Programmazione - "Siamo la prima Regione europea ad aver provato a creare un sistema avanzato per individuare tendenze e condizionare la pianificazione in tema di cibo - ha detto Fava, commentando le prime risultanze del progetto -. Un sistema evoluto, quello messo a punto dai ricercatori, frutto di un grande lavoro scientifico, che darà suggerimenti a chi come me si trova a dover realizzare una programmazione territoriale di lungo periodo in materia agricola. Indicatori precisi e modalità di calcolo le cui risultanze consentiranno di arrivare a mettere a punto una programmazione che assecondi mercati che hanno un futuro". Utile anche in vista di Expo 2015. "Se questa applicazione diventasse elemento qualificante rispetto all´evoluzione avuta a livello di ricerca e studio di nuove modalità in agricoltura - ha aggiunto l´assessore - credo che un sistema di programmazione dei flussi alimentari in un Expo dove si parla di nutrire il pianeta sia quantomeno necessario". La Scienza Conferma Il Valore Della Stagionalità - Una scuola di sostenibilità che ci impone riflessioni ma che conferma quanto usi e consuetudini ottengano da oggi anche una conferma scientifica. "I consumatori sono molto più educati e sensibili che non i commercianti e la Gdo - ha osservato Fava -. Il richiamo alla stagionalità ne è un esempio, spesso i grandi acquisti rispettano il momento più favorevole, quello in cui i prodotti sono migliori. E´ una scelta consapevole, il consumatore sa bene che mangiare melone a gennaio e fragole a Natale è contro qualsiasi logica. La crisi ci ha anche insegnato a confermare ulteriormente che la stagionalità di un prodotto resta un valore fondamentale e imprescindibile". Consumatore Elemento Chiave - Nelle complicate dinamiche economiche di questi mercati, il consumatore, vero orchestratore con la libera scelta di qualsiasi produzione e prodotto, è stato messo al centro della ricerca, come parte integrante di questi modelli e non come ultimo anello della catena produttiva. La messa a punto di ´Foodcast´ è stata possibile dopo anni di raccolta dati e indagini, in grado di mettere in numeri le produzioni, gli scambi doganali, i consumi ed i prezzi delle principali commodity alimentari. Un lavoro gigantesco, oggi consolidato in uno dei più dettagliati database del settore, in grado di seguire un prodotto dal campo al piatto e di dare agli scienziati il campo di partenza per ogni modello.  
   
 

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