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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Novembre 2013
 
   
  LOISON 2013, LE NOVITÀ DELLA COLLEZIONE NATALE 2013 CONFEZIONI, COLORI, OMAGGIO ALLA TRADIZIONE

 
   
  La curiosità per le belle tradizioni. Dario Loison ha ben chiaro il valore che Venezia ha nell’immaginario collettivo a livello planetario. È per questo che la sua attenzione si è rivolta alla sua grande tradizione di pasticceria, riproponendo innanzi tutto quella raffinata focaccia dolce che per l’appunto va sotto il nome di Veneziana. Per onorare degnamente questo esordio ha chiesto a Sonia di pensare un incarto ad hoc, tutto giocato tra immagini simboliche, come il Leone di San Marco, e maschere legate al Carnevale. Ma non è tutto, perché il nastro di confezione è fermato da una curiosa moneta forata, che ha tutta una sua storia. La regalìa del Doge ai suoi pari. È noto che la Serenissima Repubblica di Venezia era retta da un doge, figura riconducibile ai condottieri dell’antichità, che ricalca il suo nome sul termine latino “dux”. Ebbene il doge era personalità dai molti privilegi, tra i quali un particolare diritto di caccia nella laguna di Venezia. Oltre al diritto, tuttavia, in questo specifico caso aveva anche il dovere di condividere il frutto di questa attività con i membri del Gran Consiglio, come simbolico segno di riconoscenza. Il dono che egli era tenuto a fare consisteva in un certo numero di “oselle”, ovvero di quelle anatre che erano la cacciagione più ambita. Col tempo, alla regalia in natura venne sostituita una moneta a conio limitato, che mantenne il nome di “osella” e il carattere di dono assai esclusivo, tant’è che chi la riceveva spesso vi praticava un foro e se l’appuntava con orgoglio sul bavero del mantello. Detto fatto… Affascinato da questa bella tradizione veneziana, Dario ha fatto appositamente coniare delle nuove “oselle”, destinandole a fermare il nastro della sua Veneziana, con la speranza però che i destinatari del dono, sentita la storia, siano anche loro tentati di farne un curioso accessorio d’abbigliamento o un portachiavi o semplicemente un curioso amuleto veneziano. Tutto questo, al di là del valore intrinseco dell’oggetto, per il gusto della curiosità e del racconto di una storia romantica. Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Noli me tangere dice. (Bruno Barilli, scrittore) Il Secondo Soldino Bucato Della Collezione Loison Sembra un semplice fermanastro, ma in effetti è una piccola moneta da collezione, da trasformare in portachiavi o pendaglio portafortuna per il nuovo anno. Tutto nasce a Portobello Road… Dario Loison è un collezionista curioso. Capita così che in un mercatino inglese si ritrovi per le mani una strana monetina forata. L’espositore la chiama bread token, che tradotto alla lettera vuol dire gettone del pane. Così viene fuori la storia di questi “soldini” che un tempo servivano per ottenere una certa quantità di pane dai fornai senza metter mano al borsellino. Rotondi, esagonali, dentellati, ma chi li coniava? Non la pubblica zecca, ma soprattutto enti di beneficenza, che così erano sicuri che la carità andasse in pane e non altrimenti. Nella collezione Loison se ne trovano alcuni dell’Ottocento, quando questi soldi venivano coniati in occasione di guerre o carestie. Quanto al buco, era per infilarli su un cordino o su un chiodo in modo da poterli tenere assieme e contare agevolmente. Ma c’è anche un’altra bella storia…quella dei soldi bucati che sono considerati di buon auspicio: per antica tradizione, infatti, il primo dell’anno si inchiodava una moneta alla porta di casa e quelle che si dimostravano più efficaci venivano promosse al rango di portafortuna da tramandare di padre in figlio. Un’altra simpatica tradizione era quella dei balestrieri medievali, che usavano delle monete come bersagli, promuovendole a medaglie portafortuna quando il centro portava una vittoria. Altro che: «Non vali un soldo bucato!». Detto fatto, il soldino Loison. Così è venuta l’idea di farne un accessorio della produzione Loison e qui è entrata in scena Sonia, che con la sua consueta abilità ha realizzato un fermanastro unico nel suo genere per le confezioni più esclusive, da collezionare anno dopo anno o da trasformare in pendaglio da portachiavi. Ecco dunque quel che c’è dietro al “soldino Loison”. Un’idea che ha avuto straordinario successo: un cordino e diventa un pendente; una spilla e diventa una fibbia; ago e filo e può diventare anche un bottone portafortuna; per chi ci vuole credere come un bambino, ovviamente, e per chi lo trova semplicemente divertente. Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. (Oscar Wilde, scrittore) www.Loison.com  
   
 

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