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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Novembre 2013
 
   
  UE: DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JOSÉ MANUEL BARROSO, DOPO UN INCONTRO CON IL PRIMO MINISTRO DEL PORTOGALLO, PEDRO PASSOS COELHO

 
   
  Bruxelles, 7 Novembre 2013 - Buone pomeriggio signore e signori, E ´con grande piacere che ricevo oggi qui nella sede della Commissione europea, il primo ministro del Portogallo, Pedro Passos Coelho, esteso con una delegazione del governo portoghese. Abbiamo avuto occasione di discutere della situazione economica in Portogallo e in Europa, il progresso e anche le sfide del programma di adeguamento per il Portogallo, la lotta contro la disoccupazione, per massimizzare l´impatto dei fondi strutturali in Portogallo e anche i meccanismi di approfondimento Unione economica e monetaria - in particolare la Banca Unione. Abbiamo parlato anche della politica dell´Unione europea per quanto riguarda il settore. Inoltre abbiamo affrontato, tra l´altro, le questioni ambientali e la lotta contro il cambiamento climatico. Il Portogallo è ora, come sappiamo, sperimentando una delle situazioni più complesse della storia recente, ma è proprio la sua grande storia che dimostra che il Portogallo è sempre stato in grado di superare i tempi difficili. E se posso, un parere personale, penso che il Portogallo è particolarmente utile quando si tratta di superare le sfide. Portogallo reagisce meglio nelle grandi occasioni di routine. Questo è stato visto, tra l´altro, nel modo in cui il Portogallo ha dovuto affrontare queste difficoltà passate e come colpire, come i portoghesi hanno capito che è necessario fare alcuni sacrifici per riequilibrare l´economia portoghese. Oggi ho voluto dire, nel modo più chiaro possibile, che la Commissione europea si trova accanto al Portogallo. La nostra solidarietà non è solo istituzionale o politico. La nostra solidarietà è reale e nel corso degli anni, l´iniziativa della Commissione, sono state adottate misure che hanno permesso alleviare lo sforzo e l´impatto della regolazione. Ad esempio, molto è stato realizzato con la proroga dei termini, con bassi tassi di interesse e il riorientamento dei fondi strutturali. Io stesso ho proposto misure per conto della Commissione, ho proposto al Portogallo e proposto anche in altri paesi nell´ambito del programma. Il Primo Ministro qui oggi sa che cosa ha fatto la Commissione per il Portogallo. Voglio che questa volta anche congratulo vivamente con il governo portoghese per gli sforzi che avete messo nella realizzazione del programma di aggiustamento che permetterà al paese di tornare ai mercati e riconquistare la vostra indipendenza finanziaria. Le valutazioni delle prestazioni del Portogallo hanno chiesto alla Commissione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale sono stati finora tutti positivi e indicano che il percorso è stato attraversato in modo coerente. L´economia portoghese ha iniziato a mostrare alcuni segnali di ripresa. Per la prima volta in due anni c´è stata una crescita nel secondo trimestre di quest´anno, con un incremento del +1,1%, che per inciso è stato il più grande dell´Unione Europea. Questa è una buona notizia. Ieri la Commissione ha presentato le sue previsioni d´autunno confermano che il calo del Pil nel 2013 sarà inferiore a quello inizialmente previsto e che il Pil ha smesso di diminuire a partire dal secondo trimestre di quest´anno. Ora sottolineato revisione al rialzo di 0,5 punti percentuali a una contrazione del 1,8% dell´attività economica nel 2013 e ci aspettiamo che il prossimo anno l´economia crescerà dello 0,8%. La verità è che sono ancora numeri che non sono la misura di ciò che il portoghese si aspetta e il desiderio. Ma è anche vero che vi è qui chiaramente segnali che possono essere un cambiamento. Noi ora consolidare questo cambiamento. La verità è che il Portogallo, al tempo stesso, si è perseguito un significativo aggiustamento esterno, con il Portogallo la quota di mercato guadagnando in esportazione per il terzo anno consecutivo, anticipando che il conto corrente registrare un surplus di quest´anno, che sarebbe un risultare in tutti gli aspetti della storia, e non sto esagerando nel mio aggettivo. Ovviamente abbiamo anche una preoccupazione, che è una delle principali preoccupazioni non solo in Portogallo, ma in molti altri paesi europei, la disoccupazione. Disoccupazione che è il più difficile, non solo dal punto di vista morale, per tutti coloro che sono disoccupati da chi ha paura di essere disoccupati, ma anche un difficile punto di politica e anche di vista sociale otteniamo le condizioni necessarie per sostenere il programma di aggiustamento. Si deve tuttavia notare che la disoccupazione è in diminuzione dal marzo e comunque questa materia del pensiero misure specifiche che prepariamo con il governo portoghese - per esempio, attraverso nuovi fondi strutturali per garantire l´occupazione dei giovani attraverso l´iniziativa per l´occupazione giovanile - può cambiare le previsioni che poteva essere più negativo. Cerchiamo di essere il più realistico: ci sono imprese a chiudere, lo sappiamo tutti - ma altri si stanno aprendo. In effetti, si può dire in generale che ogni azienda che ha chiuso, ci sono due società che sono state aperte in Portogallo negli ultimi tempi. Ci sono piccole aziende sempre di più con i giovani, le persone più qualificate. E ´una ristrutturazione in corso del business portoghese. Vi è ora meno affidamento sullo stato, le aziende sono evidenziati da innovazione e si concentrano sempre più sul mercato di esportazione. E le esportazioni, come detto, sono in aumento, non solo per l´Ue, ma per i nuovi mercati dei paesi emergenti. E ´per questi indicatori, e alcuni altri, che credono che il Portogallo emergerà da questa crisi più forti. La crescita è dovuta alle riforme strutturali già avviate, e alcuni in corso, e di non ricorrere a prestiti esterni, come spesso è accaduto in passato. E questo, credo, è notevole. Questo dimostra ancora una volta, e credo che sia giusto ricordare che c´è una straordinaria capacità di adattamento, resilienza, come oggi si parla molto, l´azienda portoghese, e il portoghese in generale. Penso anche che t creeremo le condizioni di fiducia in Portogallo. Se c´è un grande deficit che mi preoccupa oggi in Portogallo e in Europa è la mancanza di fiducia. La fiducia non è solo una variabile politica, la fiducia è una variabile economica chiave nell´equazione di crescita. Ed è qui che penso che le autorità portoghesi devono convergere, mostrando all´estero che il Portogallo è in grado di soddisfare i suoi obblighi. Il Portogallo ha intrapreso alcuni obblighi per l´Unione europea, al Fondo monetario internazionale. E ´importante che non vi è alcun dubbio circa i loro obblighi di conformità. In questa fase finale del programma è essenziale che il Portogallo non buttare via tutto. Continua ad essere importante per il più ampio consenso politico e sociale per completare con successo il programma di aiuti esteri, quando ci sono solo tre recensioni, e circa otto mesi per completare questo programma. N la Commissione europea hanno insistito in particolare sulle riforme per la competitività. E ´per questo motivo che io sostengo un bilancio a sostegno di tali ambiziosi i paesi europei che hanno spazio fiscale per gli investimenti. Mi è stato detto che e lottare per essa in sede di Consiglio europeo, come del resto il premier lo sa. È per questo che abbiamo proposto per il Portogallo e altri paesi a certe innovazioni del programma, dal pre-finanziamento, il cosiddetto top-up ad altri meccanismi che consentano paesi hanno meno spazio fiscale per contributi meno nazionale a beneficio quegli investimenti che sono Essenziale. Una delle priorità , che tra l´altro il primo ministro ha anche messo in evidenza molto nel Consiglio europeo, e sempre con il sostegno della Commissione europea sostiene il finanziamento dell´economia, in particolare delle Pmi. Quello che sta accadendo oggi in Portogallo e in altri paesi, soprattutto in Europa meridionale, è insostenibile. Le condizioni di accesso al credito rimangono troppo stringenti. Pertanto, la Commissione europea ha presentato proposte in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti per la creazione di linee di credito che possono essere integrate da fondi comunitari. Quello che sta accadendo oggi in Portogallo, ma anche in Spagna, Italia e Grecia, è che le aziende con buoni bilanci, imprese competitive devono pagare il vostro credito di gran lunga più forte di aziende in altri paesi del Nord ugualmente competitivi o Europa centrale. Questo non è solo un´ingiustizia, è un malfunzionamento del mercato interno. E ´la prova che la politica monetaria non è quello di trasmettere attraverso i meccanismi stessi per l´economia reale. E ´un argomento di cui dobbiamo attirare l´attenzione della Banca centrale europea. Si tratta di un problema che richiede anche la Banca Unione, che per inciso il Portogallo ha sostenuto le formule più ambiziosi di quanto la Commissione ha proposto. Ed è ovviamente anche un problema che richiede correggere alcuni squilibri in Europa. Non possiamo farci illusioni che è con misure, come quelle ora presentato per rispondere a una situazione di emergenza, che questo problema verrà risolto. Ci deve essere una soluzione insieme, ma abbiamo anche prendere alcune misure a breve termine per ottenere attenzione su alcuni di questi investimenti in piccole e medie imprese. E qui viene il ruolo del prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020, il bilancio europeo. Stiamo facendo di tutto per assicurare che i programmi siano attuati immediatamente prendere ai primi di gennaio. Siamo, credo, molto vicino l´accordo finale chiamato il Qfp, quadro finanziario pluriennale. Portogallo conterà nei prossimi anni, con quasi 20000000000 € a fondo perduto, più precisamente 19 600 milioni di euro per gli investimenti. Il Portogallo ha ottenuto un buon risultato aziendale, dove ancora una volta la Commissione ha avuto anche un ruolo di supporto, come hanno fatto i paesi più vulnerabili. Una situazione particolare è stato riconosciuto anche per le condizioni di erogazione dei fondi, con questi tassi di pre-finanziamento e co-finanziamento più generoso. E ´essenziale che questo denaro è ben speso. E oggi gran parte del nostro incontro era proprio per vedere come ci assicuriamo il sostegno della Commissione prossimo per il Portogallo per questi investimenti - che sono molti, quasi 20 miliardi è un sacco di soldi - sono ben utilizzati per migliorare la competitività l´economia portoghese. Sappiamo che il governo portoghese ha piani molto importante, cioè la creazione di una banca dati dedicata specificatamente ad esso - penso che sarà approvato molto presto, sarà ovviamente il primo ministro dire - per quei soldi, invece di denaro spesso affondato, o di denaro che viene dato, ma poi non possono essere riutilizzati, è utilizzato in prestiti alle imprese per l´economia produttiva per l´economia reale, che permette di riciclare questo finanziamento. Mi sembra un´ottima idea in effetti l´idea che ha ispirato alcuni altri paesi, e che la Commissione europea ha sostenuto. E Stamos anche lavorando per rafforzare l´Unione economica e monetaria. La priorità, come sapete, è la Banca Unione. Si tratta di una condizione essenziale perché ci sia la fiducia nei mercati finanziari e le banche riprendano le loro attività di prestito. Questo, lo ripeto è un requisito indispensabile per evitare la frammentazione del settore finanziario e dei mercati europei del credito. Siamo anche agendo con grande priorità a livello europeo per combattere la disoccupazione, quali sono i poteri della Commissione europea. Come sappiamo, la questione dell´occupazione e della lotta contro la disoccupazione è essenzialmente di competenza nazionale. Sono competenze politiche nazionali del mercato del lavoro sono i poteri nazionali le politiche attive del lavoro. Ci sono questioni di comitato. Ma abbiamo fatto tutto il possibile per creare nuovi strumenti, come l´iniziativa per l´occupazione giovanile, e quindi voglio qui, oggi, ancora una volta ribadire l´impegno a fornire supporto continuo per il Portogallo nella lotta contro la disoccupazione ea favore della politiche per promuovere l´occupazione e la formazione dei giovani, in particolare attraverso la rapida attuazione dell´iniziativa da parte della commissione per l´occupazione giovanile. Anche in questo caso, per concludere, un paio di mesi prima della fine del programma di aggiustamento, e prima di segnali incoraggianti che ho appena citato, non possiamo buttare via tutto. Sarebbe in effetti molto negativi per vari motivi, tutti i sacrifici fatti dai portoghesi nel corso degli anni, in quanto sono stati sprecati perché ora perdere l´insieme delle condizioni politiche e sociali per rendere il programma di aggiustamento. Tutte le valutazioni fatte finora dato il Portogallo con una nota positiva. Siamo molto vicino alla fine del programma. Penso che sia possibile tornare ai mercati Portogallo. Ma è necessario, infatti, investono anche nella fiducia, assicurando che le riforme siano sostenibili, mostrano gli investitori che il Portogallo onorerà pienamente i loro impegni. Signor Primo Ministro, Volevo ringraziare concludere zione il suo costante sostegno al progetto europeo. E ´stata una posizione di Portogallo da quando è arrivato (e anche prima della sua adesione alla Comunità economica europea) per i vari governi. C´è stato un consenso. Ma è in questi tempi difficili che vediamo la vera vocazione dei paesi europei. E ´facile essere pro-europea, quando tutto va bene, quando è solo per ottenere i soldi e non fare sacrifici. E ´più difficile dimostrare che la vocazione europea quando abbiamo queste grandi difficoltà future. E il primo ministro e il governo del Portogallo hanno dimostrato che la vocazione europea, sono una testimonianza che il Consiglio europeo in cui il Portogallo ha sostenuto le più ambiziose proposte di integrazione europea, di Unione di Banche per completare l´unione economica e monetaria, in quanto il sostenere il metodo comunitario, dal momento che il supporto per le proposte più ambiziose da parte della Commissione. E ´vero che non siamo sempre riusciti a garantire il sostegno di tutti gli Stati membri - hanno una Unione di 28 Stati membri - per queste proposte. Ma la verità è che il Portogallo ha la parte che sostiene una maggiore ambizione per l´Europa. Penso che questo è qualcosa che merita di essere evidenziato a suo tempo da molte volte avere dubbi circa il presente e il frutto del progetto europeo. Così ho voluto dire, signor Presidente del Consiglio, si può contare sul nostro appoggio, ora per l´intero collegio dei commissari è stato molto importante per ascoltarlo e ascoltare i suoi ministri, vedere la tua convinzione . Qui si va da Bruxelles a Lisbona - che ha tante decisioni difficili da prendere - confortato dal sostegno che questa istituzione è che è la Commissione europea. Supportano anche chiedendo un supporto che deve essere basata su criteri oggettivi, ma un supporto che si guadagna in base a notai sacrifici che ha fatto il Portogallo. Grazie.  
   
 

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