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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Novembre 2013
 
   
  MINORANZE LINGUISTICHE: 410MILA EURO AL PIEMONTE - ROMA DEVE FARE DI PIÙ, NON RIDURRE I FONDI

 
   
  Torino, 11 novembre 2013 - Parere favorevole della Conferenza Unificata al decreto ministeriale di ripartizione dei fondi per la tutela delle minoranze linguistiche, per un totale di 1.837.000 euro. L’approvazione definitiva del decreto ne assegnerà al Piemonte 410.000. Lo annunciano l’assessore regionale Giovanna Quaglia, presente oggi alle sedute della Conferenza delle Regioni e alla Conferenza Unificata, e il presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale, Michele Marinello. In Piemonte i contributi, che vengono assegnati alle amministrazioni locali in base alla legge nazionale 482/1999, sono relativi alla tutela delle lingue germanica (walser), occitana, francese e franco provenzale. Gli enti capofila che hanno presentato domanda di finanziamento sono la Provincia di Torino, la Provincia di Cuneo, la Comunità montana del Pinerolese, la Comunità Montana Valli di Lanzo, la Comunità Montana Valli Grana e Maira, la Comunità Montana Valli del Monviso, la Comunità Montana Valle Stura e il Comune di Formazza. “Il parere positivo - spiega Quaglia - ha l’obiettivo di concludere l’assegnazione delle risorse del 2013, soprattutto per dare l’opportunità alle amministrazioni di dare seguito ai progetti. Tuttavia le Regioni hanno voluto sottolineare la progressiva riduzione dei fondi, esponendo l’Italia a nuovi rilievi del Consiglio d’Europa sulla base della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali. Occorre – conclude Quaglia – anche una revisione del sistema di gestione dei fondi nazionali, per riuscire a migliorare l’utilizzo delle risorse sui singoli territori”. “Si tratta senza dubbio di una notizia positiva - aggiunge Marinello - che tende una mano alla tutela delle nostre radici culturali per la quale ci siamo sempre battuti. Ma questo di certo non basta. Per noi le cosiddette minoranze linguistiche non sono astrazioni del passato, sono il modo di esprimersi di persone e comunità molto vive, che si identificano anche in iniziative e progetti, che popolano le nostre valli e le nostre montagne, e che con le loro capacità contribuiscono alla crescita del nostro territorio”.  
   
 

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