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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Novembre 2013
 
   
  LUDOPATIA, MARONI: LEGGE PER DIFENDERE LA SOCIETÀ

 
   
  Pavia, 11 novembre 2013 - Una malattia patologica, una forma di pericolosa dipendenza come quelle provocate dall´alcool o dalle droghe. Ecco cos´è la ludopatia, ovvero la febbre del gioco d´azzardo legalizzato, quello delle slot e delle altre macchinette disseminate in bar, locali o altri luoghi pubblici. Un fenomeno che in Lombardia ha raggiunto livelli preoccupanti, come dimostrano pochi numeri: l´importo giocato pro capite nella nostra regione è di 1.700 euro a cittadino, con la media più alta in provincia di Pavia, dove addirittura si arriva a un importo pro capite di 2.125 euro. E proprio Pavia è stata scelta come sede per presentare, per la prima volta, al pubblico la Legge regionale 8/2013, dal titolo ´Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d´azzardo patologico´, la legge contro le ludopatie, approvata dal Consiglio regionale lombardo con voto unanime lo scorso 15 ottobre. Raccolto Il Grido Di Dolore - "Come Regione Lombardia abbiamo raccolto il grido di dolore che veniva dal territorio, da Pavia e da tutta la Lombardia, dando una risposta concreta e degli strumenti messi a disposizione dei sindaci, per combattere questo fenomeno. Questa legge è un importante passo in avanti, ora speriamo che le altre Regioni e il Governo seguano la strada che, per primi, abbiamo tracciato. E sarà fondamentale la collaborazione dei territori e dei sindaci, che dovranno applicare questa legge". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni - accompagnato dagli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo), Simona Bordonali (Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione), Cristina Cantù (Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato) e Mario Melazzini (Attività Produttive, Ricerca e Innovazione) e dal presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale Angelo Ciocca -, intervenendo alla presentazione della legge anti ludopatie avvenuta nella Sala consiliare di Palazzo Mezzabarba, nella sede del Comune di Pavia, divenuta la città simbolo nella lotta alle ludopatie. Pavia Città Simbolo Nella Lotta Al Gioco D´azzardo Patologico - "Con la nostra presenza qui abbiamo voluto riconoscere il ruolo fondamentale avuto dalle Istituzioni pavesi - ha ricordato il presidente Maroni, rivolgendosi al sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo e al presidente della Provincia Daniele Bosone - contro questo fenomeno, che rappresenta una vera emergenza sociale. Per questo abbiamo voluto occuparcene, perché si tratta di un fenomeno sociale importante ed è giusto che la Regione sia intervenuta. Questo è un problema serio per la Lombardia e per questo abbiamo voluto occuparcene e farlo bene e presto". Sei Mesi Per Monitorare I Risultati Ottenuti - "Questa legge è efficace, coraggiosa e avanzata ed è un segnale forte che diamo: questo è il primo passo e, da oggi, monitoreremo l´attuazione di questa legge, per verificare che funzioni, riducendo in termini numerici il numero di persone colpite da questo ´virus´ del gioco d´azzardo legalizzato. Tra sei mesi - ha chiarito il presidente Maroni - faremo una verifica dei risultati o meno che avremo raggiunto. Ma sono certo che questo provvedimento funzionerà". "Noi non demonizziamo il business del gioco, ma c´è una componente sociale - ha sottolineato il presidente - di cui dobbiamo farci carico, per evitare che questa passione degeneri e possa avere un impatto sociale negativo e rovinare intere famiglie, come purtroppo sta avvenendo. C´è un limite oltre il quale non si può andare, un limite oltre il quale un´attività lecita diventa un´attività che rovina le famiglie e noi questo limite abbiamo voluto marcarlo con questa legge. Ora mi auguro che il Governo veda il segnale che abbiamo mandato e si segua". Beccalossi: La Ludopatia Una Vera Dipendenza - "Abbiamo scelto di venire qui a Pavia - ha precisato l´assessore Viviana Beccalossi -, perché questa è diventata la città simbolo della ludopatia, anche per la forte reazione avuta dalla società civile e dal territorio pavese per contrastare questo fenomeno". "Questa legge - ha proseguito - ha l´obiettivo di limitare danni sociali enormi per la società, perché la ludopatia è una dipendenza esattamente come l´alcoolismo o la tossicodipendenza. Con questa legge noi mettiamo in campo disposizioni concrete, andiamo ad aumentare le distanze delle cosiddette ´sale da gioco´ dai luoghi di culto, chiese, oratori, case di riposo, centri per anziani o centri per giovani, chiediamo a coloro che hanno delle slot o macchinette nei loro locali o negozi di frequentare un corso apposito´ che li metta a conoscenza di quali sono i rischi derivanti dalla ludopatia, interveniamo con importanti sgravi fiscali per quegli esercenti che decidono di rinunciare agli introiti provenienti da queste slot, inoltre verranno potenziati i controlli da parte della Polizia Locale e coloro che non rispetteranno determinate regole saranno adeguatamente puniti. E queste sanzioni non serviranno per fare cassa, ma proprio per limitare un´emergenza patologica che sta provocando un danno sociale enorme". Una Battaglia Per Il Territorio - Il consigliere regionale Angelo Ciocca, presidente della Commissione Attività Produttive, ha ricordato come questa legge sia stata fortemente voluta dalla Giunta e dal Consiglio regionale, che l´ha votata all´unanimità: "Si tratta di una battaglia per difendere i cittadini e il territorio da un fenomeno che rovina le famiglie - ha precisato - con persone che si indebitano e poi sono costrette a vendere case o imprese. Un fenomeno che fa male non solo a chi gioca ma a tutta la società. Per questo era necessario intervenire". Le Principali Misure Anti-ludopatia Introdotte Con La Legge 8/2013: - impegno di Regione, anche tramite le Asl, nel gestire la ludopatia come una vera e propria dipendenza, prevedendo piani di contrasto concreti e attraverso il coordinamento di tutti gli attori coinvolti; - supporto alle famiglie e creazione di un numero verde per i ´ludopatici´; - obbligo di distanza per l´insediamento di locali autorizzati al gioco a 500 metri da scuole, chiese, ospedali, strutture socio-assistenziali e altri luoghi di particolare sensibilità; - iniziative di comunicazione e dissuasione con logo ´No Slot´ per gli esercizi commerciali che non installano slot e l´obbligo per i gestori di esporre il materiale informativo; - formazione obbligatoria per i gestori delle sale da gioco e i titolari degli esercizi dotati di slot, con costi a carico degli stessi; - completa detassazione dell´addizionale regionale Irap degli esercizi che disinstallano le macchinette; - sanzioni da 1.000 a 15.000 euro per chi non rispetterà le regole: funzione di controllo demandata alla Polizia locale, per cui viene prevista una formazione ad hoc.  
   
 

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