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Notiziario Marketpress di
Martedì 12 Novembre 2013 |
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NUOVE IMPRESE ALL´INSEGNA DEI GIOVANI
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Reggio Emilia, 12 novembre 2013 - A fronte di una crescita della disoccupazione, i giovani reggiani scommettono su se stessi, si mettono in gioco in prima persona e primeggiano tra i nuovi imprenditori locali. Mentre il saldo fra imprese iscritte e cessate nei primi nove mesi del 2013 è risultato negativo, per le aziende guidate da “under 35” è infatti accaduto esattamente il contrario, tanto che ben 951 imprese giovanili si sono iscritte nel registro della Camera di Commercio nel periodo gennaio-settembre 2013, mentre quelle cessate sono 588, con un saldo positivo di 363 unità. Complessivamente, dunque, le imprese giovanili sono 5.760, con una quota pari al 10,2% del totale aziende presenti sul territorio provinciale. Delle 2.967 imprese nate in provincia di Reggio Emilia nei primi nove mesi del 2013 – sottolinea l’Ufficio Studi della Camera di Commercio – un terzo è rappresentato da imprese nelle quali i giovani hanno deciso di mettersi “in proprio”. Nel 58,3% dei casi (554 imprese) l’imprenditore è italiano, mentre nel restante 41,7% (397 imprese) è straniero, extraUe nel 38,7% dei casi e comunitario nel 3%. Le attività nelle quali i giovani sembrano individuare le maggiori possibilità di successo sono, oltre alle costruzioni (in cui opera il 33,6% delle neo-imprese giovanili), quelle dei servizi (31,4%), in particolare il commercio (14,6%). All’interno del terziario sono presenti numerose attività di supporto alle imprese: ausiliarie dei servizi finanziari; professionali, scientifiche e tecniche; di supporto per le funzioni d´ufficio; produzione di software e consulenza informatica; pubblicità e ricerche di mercato, di servizi per edifici e paesaggio. Non mancano comunque giovani che hanno deciso di investire nel settore manifatturiero (98 nuove imprese) e in agricoltura (24 unità). “Un dinamismo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini – che è incoraggiante per il nostro tessuto imprenditoriale, perché è proprio grazie alla nascita di nuove imprese che si possono costruire ricchezza e nuove opportunità di lavoro”. |
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