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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Novembre 2013
 
   
  PRESTITI A GENITORI SEPARATI: UN FONDO REGIONALE CHE DEVE ESSERE ALIMENTATO ANCHE DA ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI

 
   
  Venezia, 12 novembre 2013 - “Premesso che ogni amministrazione pubblica vorrebbe, in una fase di grande difficoltà economica anche per le famiglie venete come quella che stiamo vivendo, attivare degli strumenti di sostegno consistenti, efficaci e tempestivi, trovo ingiusto e di nessun aiuto per chi ha realmente bisogno, sminuire a priori i benefici che possono derivare da iniziative come quella dei prestiti alle famiglie monoparentali in difficoltà. Siamo perfettamente consapevoli che servirebbero molte più risorse, ma così come i Comuni, anche le Regioni debbono fare i conti con i dolorosissimi tagli e i limiti di spesa determinati da scelte statali: ciononostante la Regione del Veneto continua a garantire ai propri cittadini una qualità dei servizi sociali tra le migliori in Italia”. Con questa precisazione l’assessore regionale Remo Sernagiotto risponde agli amministratori dei Comuni di Venezia, Quarto d’Altino e Marcon, secondo i quali il bando per la concessione di prestiti a genitori separati o divorziati con figli minori, in condizioni di difficoltà economica, darà risposta solo a pochi casi rispetto all’ampio fabbisogno presente nel Veneto. “Il prestito – sottolinea Sernagiotto – verrà concesso ai nuclei monoparentali in possesso di specifici requisiti, nella misura massima di 5 mila euro. A tal fine, a titolo sperimentale, è stato messo a disposizione un fondo di 700 mila euro, che ovviamente da solo non risolve la situazione di emergenza determinata dalla crisi economica e in un periodo storico in cui aumentano separazioni e divorzi. Ma quando le famiglie stentano ad arrivare a fine mese, dovendo rinunciare persino ai beni essenziali, anche somme modeste rappresentano un aiuto concreto, invocato dalle stesse persone in difficoltà, e da non disprezzare con definizioni sgradevoli, come quella del vicesindaco di Venezia che le ha chiamate ‘mancette di Natale’, risultando irrispettoso sia nei confronti di chi ha promosso sia di chi beneficerà di questo bando”. “A quegli amministratori comunali che non trovano di meglio che scaricare sempre la responsabilità sulla Regione – conclude Sernagiotto – ricordo che il provvedimento da cui scaturisce questa iniziativa, secondo quanto previsto dalla norma regionale, promuove l’alimentazione del fondo anche da parte dei Comuni stessi, nonché l’approvazione di protocolli d’intesa tra enti locali, istituzioni pubbliche e private e ogni altro soggetto, al fine di realizzare sistemi omogenei e collaborativi di assistenza sul territorio, perché solo così si può creare una rete in grado di fornire risposte rapide alle numerose domande di aiuto da parte dei cittadini. Il gioco dello scaricabarile non aiuta nessuno, tanto meno chi attende azioni concrete da parte delle amministrazioni pubbliche”.  
   
 

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