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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Novembre 2013
 
   
  UNA NUOVA POLITICA DI COESIONE PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE IN EUROPA

 
   
  Bruxelles, 11 Novembre 2013 Di seguito l’intervento del 7 novembre di Johannes Hahn Commissario per la politica regionale nel corso dell’incontro “La riforma della politica di coesione dell´Ue : “ Oggi abbiamo fatto un grande passo avanti nel dotare l´Ue di sostenere l´economia reale in Europa - per creare posti di lavoro sostenendo le piccole e medie imprese, rilanciare l´innovazione e la promozione della sua economia low carbon. L´accordo ha confermato poco fa dal Comitato Regi che è commissione competente del Parlamento europeo in questo, si trasforma politica di coesione dell´Ue in uno strumento di vitale importanza per fornire programma per la crescita in Europa. Mi è stato detto che, anche al di fuori dell´Europa questa riforma viene visto come uno dei modi più innovativi per trasformare la politica regionale in uno strumento per la crescita e il benessere dei cittadini. Questo voto apre la strada per gli Stati membri e le regioni a preparare le nuove strategie e programmi che mirano a coinvolgere 325.000.000.000 € di risorse comunitarie. Tenendo conto del contributo nazionale degli Stati membri, e l´effetto leva degli strumenti finanziari - che stiamo promuovendo pesantemente nel prossimo periodo - l´impatto generale è probabile che sia più di 500 miliardi di €. Permettetemi di ricordarvi quanto sia importante il bilancio dell´anno europeo sette è paragonato a budget annuale nazionale. Questo dà agli investitori pubblici e privati ​​una prevedibilità che a sua volta innescare più investimenti. Dopo lunghi negoziati, sono lieto di constatare che la proposta iniziale della Commissione è stata confermata dal Consiglio e dal Parlamento. L´accordo conclude la nuova direzione fondamentale della politica di coesione, da un focus sugli investimenti in infrastrutture ad una concentrazione di denaro che promuove e stimola l´economia. Fondamentalmente esso introduce tre nuovi elementi per renderlo più efficace e orientata verso risultati chiari. Permettetemi di ricordarvi brevemente di questi: In primo luogo - gli Stati membri e le regioni devono fare scelte chiare e concentrare le risorse su poche priorità di rilevanza Ue: R & S e l´innovazione, il sostegno alle Pmi, l´efficienza energetica e le energie rinnovabili, la riduzione della povertà, la lotta contro la disoccupazione, e la creazione di posti di lavoro. Per sole Pmi, sostegno raddoppierà partire da € 70 euro sono oggi ad almeno € 140.000.000.000 nel prossimo periodo. Oltre a questo, almeno € 23 miliardi di investimenti può essere garantita per le energie rinnovabili e l´efficienza energetica. Questa è un´area di vitale importanza per la crescita. E vi aiuterà a raggiungere gli obiettivi climatici dell´Unione europea e ridurre la dipendenza energetica. In secondo luogo - gli Stati membri e le regioni dovranno precisare con chiarezza quali sono gli obiettivi che vogliono raggiungere con i finanziamenti disponibili e dovranno individuare esattamente come misurare i progressi verso tali obiettivi. Si tratta di tutti i risultati di quantificabili - e anche di trasparenza. I nostri cambiamenti permetteranno ai cittadini di controllare come vengono utilizzate le risorse e permetterà alle istituzioni europee di tenere dibattiti politici regolari sul funzionamento della politica. Ciò significa che non sarà sufficiente per annunciare, ad esempio, che 100.000.000 € saranno destinati all´innovazione. Esso dovrà essere spiegato che è necessario questo investimento, ad esempio, per aumentare del 10% il numero di Pmi che introducono nuovi prodotti sul mercato o la creazione di contratti di R & S con le università. Il terzo elemento chiave nella nostra riforma: Per la prima volta stiamo introducendo condizioni che gli Stati membri e le regioni devono soddisfare prima che i fondi possono essere spesi. Questo per garantire che gli investimenti sono effettuati in un ambiente che è favorevole per massimizzare il loro impatto. Ad esempio, le riforme commerciali amichevoli, le strategie di trasporto, interventi per migliorare i sistemi di appalti pubblici o il rispetto delle leggi ambientali sono condizioni che devono essere soddisfatte prima che gli investimenti possono essere effettuati in quelle zone. Ora spetta al Parlamento europeo per confermare oggi voto in commissione. Ho fiducia che faranno questo. L´accordo di oggi tira anche insieme tutti i fondi dell´Ue in modo più semplice, quadro comune che li rende più facile da usare e più strategico come strumento per mettere l´Europa saldamente sulla strada della ripresa. Gli investitori sono in attesa, le regioni sono in attesa. E ´fondamentale questi programmi iniziano in tempo. E ´anche una condizione essenziale per l´approvazione del prossimo bilancio settennale dell´Ue. Esorto il Parlamento e il Consiglio ad assumere le loro responsabilità.  
   
 

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