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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Novembre 2013
 
   
  DERMATOSI PROFESSIONALE E AMBIENTALE

 
   
  Roma, 11 novembre 2013 - Per dermatosi professionale e ambientale si intendono quelle patologie cutanee causate da fattori associati al luogo di lavoro e all’ambiente circostante. Generalmente l’esposizione a sostanze nocive avviene in ambiente lavorativo ma sempre più di frequente si assiste a manifestazioni sia in ambito domestico sia durante la normale attività giornaliera dell’individuo. Due le forme principali di dermatiti professionali, la dermatite da contatto irritativa e la dermatite da contatto allergica. Incidenza: La prevalenza della dermatite da contatto (irritativa e allergica) nella popolazione generale è dell’1,5-5,4%. Entrambe le patologie colpiscono maggiormente le donne e risultano connesse con specifici ambiti lavorativi: mansioni di pulizia, lavorazione e esposizione professionale ai metalli, agenti chimici, uso di prodotti per acconciature, comparto tessile ed edile, autoriparatori meccanici e addetti alle lavorazioni agricole. Cause: La dermatite da contatto irritativa è la forma più comune e si sviluppa quando una sostanza irritante danneggia la pelle causando prurito, desquamazione, eritema ed arrossamento cutaneo. Frequenti le irritazioni nei soggetti predisposti e con pelli sensibili a detergenti, detersivi e prodotti cosmetici. La dermatite da contatto allergica si verifica in persone che sono allergiche a uno o più ingredienti di un prodotto specifico e quando il sistema immunitario del corpo reagisce contro la sostanza che ritiene estranea e dannosa. Le sostanze che possono causare la dermatite allergica sono il nichel, cobalto, il cromo, alcuni componenti della gomma, alcuni antibatterici, la formaldeide e altri ancora. Sintomi: Riguardano principalmente alcune zone del corpo, mani, polsi, collo e piedi. La maggior parte dei materiali irritanti è contenuta nella bigiotteria (da qui la frequente localizzazione della patologia al collo e ai lobi delle orecchie) ma anche in prodotti per la casa e farmaceutici. Diagnosi: Spesso basta un semplice test allergologico per capire la causa delle dermatiti professionali oppure un “Patch test” che includa i più frequenti agenti sensibilizzanti nella popolazione generale come: metalli, coloranti, tinture per capelli, conservanti, profumi, gomme, etc. Terapia: Per la dermatite da contatto irritativa sono indicati impacchi antisettici, paste inerti e emollienti mentre per evitare l´insorgenza della dermatite allergica è buona regola eliminare il contatto con l’antigene. Se il disturbo persiste si ricorre a farmaci ad azione topica, generalmente cortisonici. Ruolo dell’ambiente: L’esposizione ambientale è estremamente complessa e variabile. Può avvenire sia durante l’attività lavorativa (tra le mura domestiche) sia durante l’attività di tipo meramente ricreativo. Il Nickel: La dermatite allergica da Nichel colpisce circa il 10% della popolazione generale e il 20% delle giovani donne. A partire dal 1994 sono state introdotte dall’Unione Europea norme che regolamentano la presenza ed il rilascio del metallo da gioielli e cosmetici. Eczema occupazionale: Nell’ambito delle dermatosi occupazionali rappresenta in Italia il 29% delle patologie denunciate . Colpisce maggiormente le donne e i lavoratori nei settori “umidi” come cuochi e parrucchieri. L’8% dei pazienti affetti da eczema occupazionale cambia lavoro (18% dei parrucchieri). A cura di Antonio Cristaudo, Responsabile Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale - Istituto San Gallicano  
   
 

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