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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Novembre 2013
 
   
  SICUREZZA SUL LAVORO. VENDOLA: "ACCENDERE UN FARO PER ILLUMINARE ZONE D´OMBRA"

 
   
  Taranto, 12 novembre 2013 - “È importante che si rompa quella vera e propria omertà. In questi anni, grazie alle parole del Capo dello Stato, si è provato ad illuminare quella grande zona d´ombra in cui veniva risucchiata la vita di centinaia e centinaia di lavoratori e lavoratrici”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine della sottoscrizione, avvenuta ieri presso la Prefettura di Taranto alla presenza dei Ministri Giovannini e Orlando, del Protocollo operativo sugli interventi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro dell’area industriale di Taranto. “Circa mille/milleduecento morti all´anno - ha evidenziato il Presidente della Regione Puglia - con decine di migliaia di feriti e di invalidi, sono veramente il frutto di una guerra non dichiarata nei confronti del mondo del lavoro”. Secondo Vendola “è molto importante accendere un riflettore su ciascun comparto produttivo per capire, in ogni segmento della nostra economia, quali sono i rischi specifici e come combatterli. Una cultura della prevenzione è, innanzitutto, una cultura della conoscenza. La grande fabbrica, per esempio, espone a rischi importanti soprattutto quei lavoratori che provengono dal subappalto, che sono esterni alla vita della fabbrica, che non ne conoscono la geografia, le insidie, gli agguati”. "Noi abbiamo dei dati - ha continuato il Presidente - che ci dicono che aumenta l´incidentalità per i lavoratori migranti e per i lavoratori precari; come dire che chi ha meno diritti è più a rischio. Allora, pensiamo che sia importante fare protocolli d´intesa che cambino l´organizzazione del lavoro e che, per esempio, inglobino il fattore del controllo della sicurezza come un dato quotidiano”. “Bisogna - ha concluso Vendola - cambiare mentalità, andando verso questo obiettivo: il prodotto di qualunque tipo di azienda, deve essere valutato anche perché è un prodotto che non è macchiato dallo schiavismo o dalla incuria nei confronti dei diritti fondamentali delle persone”.  
   
 

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