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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Giugno 2006 |
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LE PARI OPPORTUNITÀ NELLA SCUOLA DELL´OBBLIGO E NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
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Torino, 7 giugno 2006 - Promozione delle pari opportunità nell’educazione culturale e nella formazione professionale: l’obiettivo è stato al centro di due importanti iniziative che inaugurano il nuovo mandato delle Consigliere di Parità della Provincia di Torino. Presentate ieri in Provincia riguardano la didattica, con il progetto realizzato nelle scuole elementari, e la formazione professionale, con la creazione della Rete delle Referenti di Parità nella formazione professionale. «La formazione professionale è un ambito di particolare interesse per le donne che si dimostrano più partecipi e costanti nella frequenza dei corsi rispetto ai maschi nonostante le maggiori difficoltà nella conciliazione della vita familiare. Non solo, è un’occasione importante per diffondere quella cultura dei diritti sul luogo di lavoro che deve accompagnare il percorso professionale di ciascuno/a al fine di prevenire, arginare, correggere le discriminazioni di genere». La Rete delle referenti di parità nasce dalla predisposizione e firma di un Protocollo d’intesa tra Consigliere di Parità ed agenzie formative per migliorare l’integrazione delle pari opportunità nei corsi di formazione, introdotta dall’Ue attraverso il meccanismo valutativo. «Ci sembrava fondamentale, come è già avvenuto in Provincia di Cuneo – spiegano le Consigliere di Parità Laura Cima ed Ivana Melli - rafforzare la sinergia e il confronto con le agenzie formative, attraverso un protocollo d’intesa volto a costituire la Rete delle referenti di parità e con il compito di creare spazi di condivisione di esperienze, di promozione e diffusione di buone prassi, di aggiornamento e formazione, di progettazione comune nella formazione professionale, ultimo anello prima dell’accesso al mercato del lavoro. La prima uscita pubblica dell’iniziativa ha confermato l’interesse delle referenti di parità per l’iniziativa che ha già coinvolto quasi tutti gli enti di formazione delle provincia. Per tre enti, inoltre, il protocollo d’intesa è già diventato documento allegato alla presentazione dei corsi presso la Regione». L’iniziativa ha sollecitato, inoltre, l’intervento della Consigliera di Parità della Regione Piemonte avv. Alida Vitale, che, presente all’incontro, ha preannunciato l’intenzione di estendere il Protocollo a livello regionale dove intende aprire un tavolo di confronto specifico. Tra gli interessi della neonata rete delle referenti di parità è emersa l’importanza di aprire un confronto su metodologie e contenuti, sullo scambio di buone prassi anche nell’ottica di un superamento del “modulo sulle pari opportunità” per integrare in modo trasversale l’attenzione al genere e alle pari opportunità nei corsi. Aspetto particolarmente importante in vista della nuova programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali che non prevederanno più linee di intervento specifiche sulle pari opportunità, come è stato invece, per la precedente programmazione, richiedendo un maggior impegno e una miglior professionalità degli operatori. La Rete avrà una funzione importante anche per lo scambio di informazioni reciproca, l’avvio di analisi comuni sulle nuove leggi e la raccolta di dati qualitativi e quantitativi relativi alla presenza di donne e uomini nei corsi di formazione». Si allega copia del Protocollo d’intesa Progetto “Esercizi di parità per le scuole” - «Un’esperienza divertente che ci ha insegnato a conoscere gli altri, noi stessi e a riflettere sulle scelte professionali» così i bambini intervenuti con le loro insegnati alla presentazione del materiale didattico realizzato dal progetto "Esercizi di parità per le scuole" hanno commentato la loro recente coinvolgimento nella sperimentazione. Un riscontro positivo anche per le insegnati delle quattro classi elementari di Torino e provincia: la «Dewey» e la «Dal Piazza» di Torino, la «Nino Costa» di San Mauro e la «Gerbole» di Rivalta: «i moduli che abbiamo sperimentato si sono rivelati un utile strumento per sensibilizzare i bambini al tema delle differenze di genere e sono facilmente integrabili nella normale programmazione delle attività didattiche». I bambini delle classi Iii, Iv e V hanno lavorato sul tema delle differenze fra i generi, delle discriminazioni e della condivisione di responsabilità, utilizzando prevalentemente strumenti come le poesia, le fiabe, i disegni e i diari quotidiani. «Un risultato soddisfacente - spiegano le Consigliere di Parità Laura Cima ed Ivana Melli confermato - dalla richiesta di ampliare il percorso sperimentato nelle classi elementari anche ad altre fasi dell’esperienza educativa fino ad arrivare alla formazione professionale». Le Consigliere che hanno dialogato a lungo con insegnati e bambini per individuare eventuali linee di sviluppo dell’iniziativa. Il materiale elaborato dalla sperimentazione a cura della dott. Ssa Stefania Cammarata è stato organizzato in quattro moduli a disposizione degli insegnanti sul sito della Consigliera di Parità. Www. Consiglieraparitatorino. It/formazione . |
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