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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Marzo 2007
 
   
  ISTRUZIONE: L’E-LEARNING HA FATTO PRESA ANCHE IN ITALIA

 
   
  Roma, 14 marzo 2007 – Lo studio e la formazione a distanza, attraverso la telematica, ossia l’e-Learning, hanno finalmente fatto presa anche nel nostro Paese, nonostante che l’applicazione delle nuove tecnologie digitali a fini didattici sia ancora limitata. È la radiografia che emerge dall’«Osservatorio e-Learning 2006», realizzato da Aitech-assinform con il Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica, presentato oggi in un convegno nella sede dell’Inail a Roma, presente il sottosegretario alle Riforme e Innovazione nella Pa, sen. Beatrice Magnolfi. Il dato più significativo è che «seppure a rilento, la crescita mostra una certa costanza e non ha subito arresti». Anzi, come si afferma nel rapporto 2006, «le previsioni di sviluppo sono molto incoraggianti e segnalano negli utenti l’impressione che ci siano i presupposti per un effettivo decollo dei corsi in modalità e-Learning. Questo decollo è sostenuto e rafforzato dal fatto che i risultati ottenuti da tali corsi appaiono più che buoni considerato l’alto tasso di soddisfazione». Una progressione ed un consolidamento che avvengono in uno scenario ancora contraddistinto da una «resistenza culturale piuttosto forte, tipica di una fase in cui l’e-Learning viene ancora considerata una novità». La sen. Beatrice Magnolfi, sottosegretario alle Riforme e Innovazione nella Pa, ha sottolineato che «i dati ci mostrano come la formazione per la Pubblica Amministrazione erogata in e-Learning o in modalità blended risulta ancora marginale rispetto all’utilizzo dell’aula. Tuttavia, ad una bassa percentuale di corsi erogati a distanza corrisponde una elevata capacità di raggiungere numerosi utenti». In particolare, ha aggiunto l’esponente di Governo, «nell´ambito dell´e-Learning erogato dai ministeri, ad un’esigua percentuale di corsi corrisponde una partecipazione di oltre il 20% degli utenti destinatari. Degli enti territoriali, le Province sono quelli che più utilizzano l’e-Learning, con circa il 4% sul totale della formazione erogata. Comunque, per il futuro, l’80% del complesso delle amministrazioni si dichiara intenzionato a svolgere attività di e-learning. Il nostro impegno», ha proseguito la sen. Magnolfi, «è volto a rafforzare l’utilizzo della formazione telematica, partendo dall’azione di sensibilizzazione dei formatori e degli utenti e da una forte attenzione alla qualità degli interventi formativi. La costituzione dell’Agenzia superiore della formazione, prevista dal comma 580 della Legge Finanziaria, oltre a consentire una razionalizzazione della spesa formativa, rappresenta anche uno strumento per il coordinamento della formazione e per la realizzazione di un’offerta di e-learning qualitativamente rilevante». Ricordato che «il ministro Nicolais ha recentemente sottolineato il ruolo della formazione e dell’e-learning nel processo di innovazione della P. A. E che questo rapporto testimonia che l’uso delle tecnologie nella formazione dei dipendenti pubblici cresce, anche se lentamente», Livio Zoffoli, presidente del Cnipa, ha detto che «alcune grandi amministrazioni centrali, alcune Regioni, grandi Comuni ed enti nazionali hanno ormai adottato stabilmente l’e-learning come strumento di formazione da affiancare all’aula tradizionale. In particolare, vale la pena citare l’Inail e la Regione Toscana quali esempi di buone pratiche, anche se non sono le sole e non è possibile elencarle tutte. In questo contesto, il Cnipa, che partecipa da tre anni all’attività dell’Osservatorio ritenendo fondamentale per la propria azione la conoscenza del grado di penetrazione delle tecnologie in tutte le attività delle P. A. , e contribuisce a questo processo didattico offrendo alla amministrazioni seminari e corsi di formazione in modalità e-Learning, indirizzi, come il nuovo ‘Vademecum’, consulenza, materiali didattici multimediali e interattivi sul sito e, infine, il cofinanziamento dei progetti di e-learning di 9 Regioni e una Provincia Autonoma». «Le grandi aziende guardano ormai all’e-Learning come strumento chiave per migliorare il sistema di competenza nel contesto di un mercato sempre più competitivo, dove la globalizzazione e il time-to-market sono diventate variabili fondamentali per competere con successo», ha commentato Roberto Liscia, Vice Presidente di Aitech-assinform, precisando che «le Pmi, che secondo le ultime stime di Confindustria in Italia rappresentano oltre il 90% del mercato industriale, si trovano ancora in una fase iniziale per l’uso di questi strumenti. Se da un lato la scarsa attitudine delle piccole e medie imprese ad usare in modo innovativo le tecnologie costituisce un freno all’introduzione dell’e-learning, dall’altro la stessa offerta di formazione, che sfrutta le nuove tecnologie di apprendimento, si è concentrata quasi completamente verso le grandi aziende, non permettendo di tarare offerte appetibili anche per il mercato delle Pmi». .  
   
 

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