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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Novembre 2013
 
   
  I 500 ANNI DEL "PRINCIPE" DI MACHIAVELLI IN UNA MOSTRA ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE

 
   
  Roma 14 novembre 2013 - Con Machiavelli e il suo "Principe" è nata la scienza della moderna politica, con le sue leggi, le sue regole fuori dalla morale comune e comunque legate ad un codice. Ma forse soprattutto il concetto moderno del potere non derivante da un qualsiasi potere divino, invece conquistato e mantenuto dall´abilità e dalla fortuna degli uomini. Per questo il cinquecentenario della composizione di quest´opera universale assume un´importanza che avrebbe meritato maggiore eco nell´opinione pubblica. Comunque Firenze e la Toscana non mancheranno di dedicare all´evento una mostra dal prossimo 10 dicembre (data dell´annuncio, in una lettera a Pier Vettori dello stesso Machiavelli, della conclusione della stesura di un "trattatello") al 22 febbraio 2014. "E´ stata una felice unione di forze e di volontà – ha affermato il presidente del comitato organizzatore Valdo Spini presentando stamani l´iniziativa nella sede della Stampa estera, presente il suo presidente Maarten Val Aalderen – tra il Comune di Firenze, la Regione che ha finanziato la mostra, il Polo Museale, la Biblioteca Nazionale e l´Archivio di Stato che consente di portare a fondo una iniziativa dovuta ad una delle maggiori figure della nostra storia nella sua sua terra, dopo quella di Roma organizzata dall´Istituto dell´Enciclopedia Italiana e dalla Aspen University". Ringraziando Valdo Spini per l´impegno e il lavoro svolto, l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha sottolineato quanto la politica della Regione Toscana privilegi "il ricordo e la celebrazione della nostra storia come strumento di creazione e trasmissione culturale. Solo trasferendo la memoria nel vissuto di ciascuno di noi si può arrivare a farne metodo efficace di rapporto con la società per aiutarne la crescita. In più oggi possiamo contribuire al dibattito aperto da Machiavelli sull´etica della politica in un evidente momento di crisi, anche per cercare di superare la troppa improvvisazione che in Italia riesce purtroppo a marginalizzare la cultura". La mostra, ospitata nelle sale monumentali della Biblioteca Nazionale di Firenze, raccoglierà circa novanta opere; di queste tredici messe a disposizione dal Polo Museale, tra cui non si può dimenticare la tavola Doria, esposta per la prima volta a Firenze dopo la prima del Quirinale a seguito del ritrovamento da parte di Carabinieri e magistrati e l´accordo con il Tokio Fuji Art Museum che l´aveva acquistata in buona fede. E poi i documenti rari e importanti messi a disposizione dall´Archivio di Stato di Firenze; tra gli altri la copia splendida dei vangeli su cui giuravano le cariche repubblicane, il bando e il cifrario degli ambasciatori. Testimonianze sull´età della Repubblica fiorentina poco conosciute, in grado di riportarci al Machiavelli uomo di governo nei turbamenti politici dell´epoca e al suo ruolo nelle vicende storico-politiche di quegli anni, che alla fine lo videro emarginato, ma capace di portare sulla pagina la sua esperienza.  
   
 

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