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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Novembre 2013
 
   
  VALLE D’AOSTA: CONSIGLIO REGIONALE: INIZIATIVE DI INFORMAZIONE PER PREVENIRE L’ABUSO DI ALCOL TRA I GIOVANI

 
   
  Aosta, 14 novembre 2013 - Nel corso dei lavori del Consiglio regionale di questa mattina, mercoledì 13 novembre 2013, l’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali è intervenuto in risposta a un’interrogazione relativa alle iniziative di informazione per prevenire l´abuso di alcol tra i giovani. L’assessore Fosson ha spiegato, in premessa, che «l’alcol è una sostanza dagli effetti molteplici, e nella nostra società è la sostanza che più di tutte dà motivo di dipendenza. Una lunga tradizione da un lato, e gli interessi economici dall’altro, lo radicano profondamente nella cultura e nella vita sociale. L’uso problematico dell’alcol è un problema trasversale a tute le classi d’età e i ceti sociali. Un consumo nocivo protratto per lunghi periodi ha delle conseguenze – inizialmente nascoste – sulla salute e sui rapporti sociali. Inoltre, le conseguenze psicosociali della dipendenza alcolica generalmente, non pesano solo sugli etilisti, ma anche sui loro familiari e sul loro contesto sociale. Oltre al tabagismo, in Valle d’Aosta la dipendenza da alcol è di gran lunga la più diffusa, e non va dimenticato che esso ha un ruolo anche nelle politossicodipendenze, oppure spesso diventa una dipendenza sostitutiva.» Dopo questa premessa, l’Assessore Fosson, entrando nel merito delle richieste poste dagli interroganti, ha ricordato che la Legge n. 189/2012 ha introdotto alcune importanti norme in tema di bevande alcoliche. «Innanzitutto – ha sottolineato l’Assessore Fosson - è stato definitamente introdotto il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni ed è stato sancito l’obbligo di richiesta da parte del venditore di un documento di identità, tranne che nel caso in cui la maggiore età sia manifesta. In caso di violazione della norma citata, è poi prevista una sanzione pecuniaria da 250 a 1.000 euro e, se il fatto è commesso più di una volta, la sanzione aumenta (da 500 a 2.000 euro) con la sospensione dell’attività per tre mesi. Per quanto riguarda la somministrazione, invece, rimane fermo quanto stabilito dall’art. 689, comma 1, del codice penale, che prevede il divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni o ad infermi di mente. Pertanto, i titolari di pubblici esercizi sono tenuti al rispetto del limite della maggiore età solo nel caso di vendita di bevande alcoliche per asporto, con annesso obbligo di richiesta del documento, mentre per il servizio di somministrazione al bancone o al tavolo il limite rimarrà quello dei 16 anni. L’art. 689 del codice penale viene, però, modificato con l’introduzione di due nuovi commi: il primo che estende la sanzione prevista per chi somministra bevande alcoliche ai minori di anni 16 anche a coloro che impiegano distributori automatici di alcolici, che non consentano la rilevazione automatica dei dati anagrafici dell’utilizzatore o che non siano presidiati da personale incaricato di effettuare tale controllo, ed il secondo che aggiunge alle pene già previste una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 25.000 euro e la sospensione dell’attività per tre mesi, in caso di più violazioni del divieto di somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni. Le norme appena descritte sono già entrate in vigore dall’11 novembre 2012 e quindi in tal senso non spetta al Governo regionale sostituirsi alle Forze dell’Ordine.» Per quanto attiene più propriamente all’aspetto della prevenzione, che costituiva la seconda parte dell’interrogazione, l’Assessore Fosson ha ricordato che: «L’amministrazione regionale ha dimostrato negli anni scorsi e in più occasioni di essere impegnata sia sul piano etico sia sul piano politico ed amministrativo a promuovere la salute psico-fisica dei cittadini, dei giovani e delle generazioni future, mirando a porre in essere iniziative ad ampio spettro volte a salvaguardare la salute dei cittadini per poter vivere in una società sana e libera da condizionamenti e dipendenze che possono sfociare nella dipendenza patologica, siano esse dovute all’uso di droghe, alcol e dal gioco d’azzardo. Tante sono le azioni di sensibilizzazione e promozione della salute già attive in Regione che riguardano in particolare l’abuso di alcol e si collocano in un’area dove si incontrano i progetti su sani stili di vita, consumo di sostanze psicotrope, luoghi del divertimento, anche notturno, sicurezza stradale e, ancora, sicurezza negli ambienti di lavoro». Tra le iniziative progettuali ad ampio spettro, portate avanti dai Servizi e dagli operatori dell’Azienda Usl in stretta collaborazione con il privato sociale, i gruppi giovanili e le forze dell’ordine, si possono evidenziare alcuni progetti e programmi nazionali ai quali la Valle d’Aosta ha aderito negli ultimi anni: il progetto Apri, che mira, per un verso, a favorire una riduzione significativa del tasso di incidentalità stradale legato al consumo di sostanze alcoliche e stupefacenti e, per l´altro, ad analizzare i rituali di iniziazione e i comportamenti d´abuso che avvengono, sempre in età più precoce, tra gli adolescenti. Quest´ultimo progetto, coinvolgendo gruppi di giovani appartenenti a contesti sociali diversi, si prefigge anche l´obiettivo di sensibilizzare, attraverso attività informative e formative, i giovani sulle tematiche del consumo di droghe e dell´abuso di alcol, con particolare riferimento alla prevenzione dei danni per la salute, alle patologie correlate al consumo di queste sostanze e alle possibili conseguenze legali di tali comportamenti; § il programma Guadagnare salute in adolescenza che vede gli operatori dell’Azienda U.s.l. Parte attiva nella maggior parte dei sub progetti proposti e che riguardano: ▪ fumo e alcool ▪ droghe illecite ▪ salute sessuale e utilizzo del condom ▪ attività fisica ▪ abitudini alimentari e diete ▪ soddisfazione circa il proprio corpo ▪ obesità e sovrappeso ▪ salute orale ▪ bullismo, violenze e aggressione fisica ▪ incidenti ▪ relazioni con famiglia, pari e setting scolastico Inoltre nel Catalogo dei progetti di promozione della salute proposti alle scuole per l’anno scolastico 2013-2014 sono presenti ben 4 progetti che riguardano dipendenze patologiche tra cui alcol, fumo, farmaci, droghe, doping, gioco d’azzardo patologico, internet e video games: n. 2 proposti dal Ser.d. : “Liberi di trasformarsi” e “Theater Addiction-la prevenzione passa in scena” n. 2 proposti dagli operatori del Dipartimento di prevenzione che sono l’applicazione regionale di progetti nazionali : “Unplugged” e “Alla tua salute” . «Concludendo – ha dichiarato l’Assessore Fosson – non posso che confermare il nostro impegno affinché si continuino a proporre e realizzare iniziative di prevenzione, nella consapevolezza che l´abuso di alcol non è sicuramente un problema da sottovalutare.»  
   
 

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