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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Novembre 2013
 
   
  NEL 2013 UNA PMI SU TRE NON HA RICEVUTO I FINANZIAMENTI NECESSARI

 
   
  Bruxelles, 18 novembre 2013 - L´accesso al credito è sempre ai primi posti tra le preoccupazioni delle piccole e medie imprese dell´Ue, con ripercussioni più gravi per le imprese più giovani e di minori dimensioni: è quanto si evince dall´indagine "Access to Finance" (accesso al credito) pubblicata oggi dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea. Nel 2013 circa una su tre delle Pmi oggetto dell´indagine non ha potuto ottenere l´importo completo dei crediti su cui aveva contato; il 15% dei rispondenti ha dichiarato di ritenere l´accesso al credito un problema importante per la propria impresa. Gli operatori economici ritengono che nel 2013 le condizioni per ottenere crediti bancari siano peggiorate in termini di tassi di interesse e garanzie richieste. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato a commento: "Dall´inizio della crisi in poi tutte le risultanze indicano invariabilmente che le Pmi devono affrontare ostacoli imponenti e sproporzionati per ottenere i finanziamenti di cui hanno bisogno per sopravvivere e prosperare. Proprio in base a queste riflessioni stiamo introducendo il programma Cosme, che si occuperà di semplificare l´accesso delle Pmi al credito. Il Cosme fornirà uno strumento di garanzia per i crediti alle Pmi fino a 150 000 Eur, ma in alcuni casi anche oltre tale cifra; si prevede che entro il 2020 circa 344 000 imprese dell´Ue riceveranno crediti grazie all´intervento di Cosme." Per ulteriori informazioni: Report on the Access to Finance of Small and Medium-sized Enterprises (Safe) in 2013. Portale dell´Ue dedicato all´accesso al credito. Memo/13/980 Joint Commission/ecb report: Access to finance and finding customers most pressing problems for Smes. Intervista al Vicepresidente Tajani: "Cosme stimolerà l´accesso al credito per le piccole imprese". Com-eib Sme initiative endorsed by the European Council in October. Green paper on long term financing. Richieste di credito non soddisfatte. Le notizie sui casi di crediti negati convalidano la concezione fondamentalmente negativa delle Pmi in merito alla capacità delle banche di concedere credito. In totale, circa una su tre delle Pmi esaminate non è riuscita ad ottenere l´intero finanziamento bancario che aveva preventivato per il 2013. È stato respinto il 13% delle richieste di credito, mentre nel 16% dei casi l´importo concesso è stato inferiore a quanto richiesto. Il 2% delle imprese ha inoltre respinto l´offerta di credito ricevuta dalla banca in quanto ha ritenuto inaccettabili le condizioni proposte, mentre il 7% delle Pmi non ha neanche presentato domanda nel timore di vedersela respingere. Si è trattato in particolare delle compagnie giovani: l´11% di coloro che hanno avviato l´attività da 2 a 5 anni fa non ha fatto richiesta di finanziamento in previsione di un rifiuto. Le difficoltà delle imprese più giovani e più piccole - È infatti più alta la probabilità che le imprese più recenti e di minori dimensioni ricevano solo parte del finanziamento richiesto o addirittura un rifiuto netto. Le maggiori percentuali di rifiuti si sono riscontrate tra le microimprese, quelle con meno di 10 dipendenti, con il 18%, e tra le Pmi in attività da meno di 2 anni, che rappresentano il 28% dei casi. Per un confronto, sono stati rifiutati finanziamenti alle imprese di dimensioni maggiori (con 250 addetti o più) solo nel 3% dei casi. Le esperienze delle Pmi in materia di credito e finanziamento con capitale di rischio - La scarsità di garanzie reali o altre condizioni poste dalle banche, quali la presenza di garanti, costituiscono gli ostacoli più frequenti frapposti alle imprese che si rivolgono alle banche, seguite dall´eccessiva onerosità dei tassi di interesse. Una delle alternative, il finanziamento con capitale di rischio, è stata invece adottata solo dal 5% delle Pmi durante il periodo esaminato dall´indagine. In linea di massima le Pmi affrontano il tema del finanziamento con investitori o società che forniscono capitale di rischio meno volentieri che con le banche. Il problema principale di tale fonte di finanziamento è la sua scarsità, oppure costi troppo alti. Appunto su questo fronte interverrà il programma Cosme, che stimolerà l´apporto di capitale di rischio. Differenze marcate tra le condizioni di finanziamento nei paesi dell´Ue - L´accesso al credito è stato indicato come il problema più incalzante dal 40% delle Pmi a Cipro, dal 32% in Grecia, dal 23% in Spagna e Croazia, dal 22% in Slovenia, dal 20% in Irlanda, Italia e nei Paesi Bassi, contro valori del 7% in Austria, dell´8% in Germania o del 9% in Polonia. La quota di richieste respinte ha registrato le punte massime in Grecia e nei Paesi Bassi (31%), seguiti dalla Lituania (24%). Le percentuali maggiori di società così sfiduciate da non aver neppure richiesto un finanziamento si riscontrano in Irlanda (16%), Grecia e Cipro (15%). Le banche concedono ancora l´85% di tutti i prestiti La metà di tutti i prestiti concessi negli ultimi due anni riguardava un importo inferiore a 100 000 Eur. Le Pmi sono ancora estremamente dipendenti dal credito bancario: negli ultimi due anni l´85% dei prestiti sono stati erogati dalle banche. Oltre la metà delle Pmi dell´Ue oggetto dell´indagine aveva fatto uso recentemente di uno o più prodotti bancari: il 32% delle imprese si sono avvalse di prestiti bancari e il 39% di fidi bancari o scoperto di conto. I prestiti bancari restano inoltre l´opzione preferita del 67% delle imprese che cercano fondi dall´esterno per realizzare i propri progetti di crescita. Prossime tappe - La Commissione intende affrontare i problemi dell´accesso al credito con l´uso del nuovo programma per la competitività delle imprese e delle piccole e medie imprese (Cosme). Operante negli anni dal 2014 al 2020, è questo il primo programma della Commissione dedicato esclusivamente a fornire sostegno alle Pmi . Il Cosme offrirà uno strumento di garanzia per agevolare i crediti alle Pmi. Inoltre lo strumento per il capitale proprio di questo stesso programma stimolerà lo sviluppo del capitale di rischio e si concentrerà specialmente sulle fasi di espansione e crescita delle Pmi. Verrà stimolato altresì il finanziamento con capitale di rischio, che costituisce un´opzione di particolare importanza per le imprese giovani ad alta crescita.  
   
 

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