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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Marzo 2007
 
   
  MEDITERRANEO: NAPOLI CAPITALE DELL’EDUCAZIONE AL DIALOGO PER LA PACE

 
   
  Napoli 15 marzo 2007 - L’educazione alla pace parte dai banchi di scuola, nelle esperienze quotidiane di coesistenza tra comunità diverse in zone di conflitto. Sarà questo il tema del ciclo di incontri sull’educazione al dialogo per la pace organizzati dal 16 al 20 marzo a Napoli dall’Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero presentati questa mattina a Napoli a Palazzo San Giacomo in una conferenza stampa alla partecipazione del Sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo. Protagonista del ciclo di incontri sarà “Hand in hand”, il centro di educazione ebraica-araba, fondato nel 1997 a Gerusalemme per costruire la pace dal basso attraverso lo sviluppo di scuole bilingue e multiculturali. Dal 16 al 20 marzo, quindi, Gyan Neman e Maisaa Bwerat, educatori della scuola “Hand in hand” saranno ospiti dell’Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero a Napoli per partecipare al ciclo di incontri sul tema dell’educazione e della coesistenza. Il programma prenderà il via venerdi 16 Marzo alle 10 e 30 con la tavola rotonda Dall´educazione al dialogo, il ruolo primario della scuola organizzatata nell’ambito di Galassia Gutenberg con il contributo di Ansamed, dove interverranno oltre a Gyan Neman e Maisaa Bwerat; Daniel Ben Simon del Quotidiano Haaretz, Tarek Mahmoud dell’Agenzia di stampa nazionale Mena, il docente di Storia moderna all´Università Orientale Luigi Mascilli Migliorini, Mohammed Moktary dell’Università Mohammed V-agdal e il Presidente dell’Osservatorio Raffaele Porta. Domenica 18 Marzo alle 11,poi, sarà organizzato, a Città della Scienza, nell’ambito di Marzo Donna l’incontro-dibattito Donne che progettano la pace, nel corso del quale verrà raccontata l’esperienza di cooperazione internazionale che ha portato alla co-produzione tra israeliani, palestinesi e italiani, della mostra sulla matematica attualmente presente sul campus di Abu Dees. Assieme a Gyan Neman e Maisaa Bwerat, interveranno l’Assessore al Turismo, Grandi Eventi e pari Opportunità del Comune di Napoli Valeria Valente, Vittorio Silvestrini della Città della Scienza, la direttrice del Museo Vivo di Città della Scienza Carla Giusti, il vice Presidente di Eciste (la rete europea degli science centres e musei della scienza) Vincenzo Lipardi, Anne-marie Bruyas della Fondazione Idis, membro del Cts dell’Osservatorio. L´iniziativa sarà coordinata da Mariantonietta Giusti de Meo della Commissione Diocesana Donna che promuove l’iniziativa nell´ambito di Marzo Donna. Gli incontri si concluderanno poi martedì 20 marzo alle 15 al Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo dove nell’ambito della rassegna Mediterraneo incontri di culture si terrà un dibattito a cura della Galleria Toledo a cui interverranno con Gyan Neman e Maisaa Bwerat, il docente di Storia moderna all´Università Orientale Luigi Mascilli Migliorini , il docente di letterature slave Predag Matvejevic’, il rappresentante Unesco diritti delle Donne Wassyla Tamzali, il Presidente dell’ Osservatorio Raffaele Porta, l’ Assessore Regionale alla Istruzione, Formazione e Lavoro Corrado Gabriele, il sociologo Amato Lamberti e la docente di lingua e cultura Araba Francesca Corrao. “Il progetto Hand in hand- dichiara il Sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo- è la dimostrazione di come sia necessario inserire la cultura della pace e del dialogo nel Dna dei bambini affinche´, in un Medio Oriente devastato da conflitti, non rimangano lettera morta. In un momento in cui la pace in quell´area potrebbe sembrare un´utopia Napoli deve assumere un ruolo da protagonista nel rilanciare il dialogo, oggi piu´ che mai. ” “Quest’iniziativa -dichiara il Presidente dell’Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero Raffaele Porta- è un tassello di un complesso mosaico che ci porterà ad organizzare un fitto calendario di incontri nei prossimi mesi e che sfocierà in un´altra missione in Israele e Palestina (dopo quella dell´ottobre 2005), per stringere i contatti con la Camera di Commercio di Betlemme, la municipalita´ di Nablus e la Jerusalem Foundation. Nonostante il processo di pace in Medio Oriente sia ad una fase di stallo dobbiamo nel nostro piccolo andare avanti e portare il nostro contributo. ”. “Hand in hand”-dichiara il Presidente del Corso di Laurea sul Mediterraneo dellUniversità L’orientale Luigi Mascilli Migliorini- è una delle esperienze di educazione alla pace più interessanti e che piùbisogna sostenere. Sono più di settecento gli studenti nei vari centri a Gerusalemme, in Galilea e a Wadi Ara e ciascuna scuola è co-diretta da dirigenti arabi e israeliani, ciascuna classe è co-gestita da insegnanti arabi e israeliani. La presenza di bambini delle due comunità in ciascuna classe è equa e gli iscritti ricevono un insegnamento sia in lingua araba che ebraica, imparando reciprocamente la ricchezza della loro cultura e della loro lingua per capire meglio le loro diversità e per la creazione di una cultura condivisa che è la creazione della propria memoria e soprattutto il riconoscimento di quella dell’altro. Per sostenere questi sforzi realtà come “Hand in hand” hanno bisogno del supporto di soggetti terzi, capaci di creare le condizioni di una fiducia che sappia far trovare le parole giuste”. "Riuscire ad aprire il primo Science Centre in Palestina,- dichiara il direttore della Fondazione Idis Luigi Amodio- in un periodo difficile come quello che attualmente vive la terra santa, rappresenta un segnale reale del fatto che il dialogo e la cooperazione, sono i migliori strumenti per costruire occasioni di integrazione e lavoro comune. La scienza ed in particolare la matematica, come già accaduto precedentemente nella storia, si confermano eccellenti strumenti di integrazione e di pace. Prossima sfida, alla quale già stiamo lavorando, sarà quella di esportare il modello dell´incubatore d´impresa di città della scienza al fine di costruire occasioni di sviluppo economico legate appunto alle attività dello Science Centre". .  
   
 

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