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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Novembre 2013
 
   
   ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, 2800 RAGAZZI AL TRAGUARDO. TOSCANA TRA LE PRIME REGIONI A LIVELLO NAZIONALE

 
   
  Firenze, 19 novembre 2013 - Sono arrivati al taguardo in 2800, sono i ragazzi che, nell´anno scolastico 2011-2012 hanno optato perconcludere il proprio percorso formativo conseguendo, all´interno della scuola, una qualifica professionale grazie all´offerta triennale integrata. "La Toscana è, insieme a Lombardia e Marche, tra le prime regioni ad avere attuato e concluso il primo trienniodell´offerta formativa integrata fra istruzione e formazione professionale, così come delineato dalla nuova normativa nazionale e regionale. In Toscana, in particolare,abbiamo deciso di salvaguardare le competenze dell´istruzione professionale che rischiavano di andare disperse aseguito dell´ultima riforma, attraverso una forte integrazione fra livello regionale e livello statale, fra scuola e sistema regionale della formazione, garantendo cosìun´offerta univoca, finalizzata, al termine dei tre anni, al rilascio delle qualifiche professionali definite secondo standard regionali". L´assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha introdotto oggi i lavori del convegno sul tema "La qualifica nel nuovo modello di istruzione e formazione professionale i Toscana" organizzatoa Palazzo Strozzi Sacrati per fare il punto su questo primo triennio di istruzione e formazione professionale attuato secondo le nuove modalità. Una prima risposta positiva è venuta dagli stessi alunni, ad alcuni dei quali sono stati consegnati proprio stamani gli attestati di qualifica conseguiti. Anche se il tasso di abbandono dei corsi è risultato elevato, chi l´ha portata in fondo è riuscito nel 90% dei casi a prendere la qualifica e si dice molto soddisfatto dell´esperienza, sia dal punto di vista delle competenze acquisite che della crescita personale. "Dopo la terza media – ha spiegato la vicepresidente e assessore all´istruzione Stella Targetti - i ragazzi possono scegliere di fare il liceo, un istituto tecnico o un professionale, o ancora possono optare per un corso triennale di istruzione e formazione professionale, che è una possibile scelta alternativa all´istruzione secondaria. Spesso, però, il rapporto tra formazione professionale e istruzione è improntato ad una logica di subordinazione della prima alla seconda. Il pregiudizio della nostra tradizione culturale educativa fa fatica a riconoscere il valore formativo di questi percorsi, che invece sono fondamentali perchè aiutano i ragazzi a sviluppare forti competenze professionali, oltre che di cittadinanza: un patrimonio particolarmente importante in un momento in cui la disoccupazione giovanile è oltre il 40%". L´offerta regionale di istruzione e formazione professionale in Toscana è partita nell´anno scolastico 2011-2012con l´approvazione deli indirizzi per organizzare i percorsi triennali cui è stato destinato, complessivamente ,un finanziamento di 4,5 milioni di euro l´anno. La riforma dell´istruzione superiore non ha ricucito la discrasia esistente fra istruzione professionale, di competenza delle scuole e quindi dello Statoe formazione professionale, gestita dalle Regioni. "Sarebbe stato auspicabile – osserva Simoncini - il passaggio delle competenze alle Regioni, in assenza del quale si rischiava una duplicazione degli interventi e di una progressiva dequalificazione degli istituti professionali a vantaggio dei tecnici. Noi abbiamo deciso di premere sull´integrazione e anche di organizzare il percorso triennale con un´offerta integrata, di sussidiaria e complementare, all´interno della scuola". La Regione, come è stato ricordato, con la collaborazione dell´Ufficio scolastico regionale e delle scuole, ha ridisegnato il sistema in coerenza con le scelte strategiche da sempre sostenute, facendo particolare attenzione all´integrazione fra i due canali, garantendo un´offerta univoca, finalizzata, al termine dei tre anni, al rilascio delle qualifiche professionali definite secondo standard regionali. Due i canali previsti. Il primo, che vede un ruolo complementare da parte delle scuole, si svolge all´interno degli istituti professionali e consiste nella possibilità di acquisire una qualifica professionale regionale, dopo aver superato il terzo anno dei percorsi avviati presso gli istituti statali. L´acquisizione della qualifica può comunque consentire, a chi lo voglia, di continuare il percorso quinquennale fino al raggiungimento del diploma. Il secondo canale riguarda coloro che, invece, non sono più nella scuola e che potranno comunque conseguire la qualifica frequentando i corsi di formazione professionale organizzati dalle Province. La Regone cura che gli standard dell´offerta e la qualità del personale docente nonché la certificazione finale sia identica per i due canali.L´istruzione e formazione professionale (Iefp) è parte integrante del sistema regionale della formazione professionale di cui la giunta ha avviato il percorso di riforma nelle scorse settimane e che domani vedrà una discussione in consiglio regionale. A ricevere l´attestato sono stati i ragazzi dell´Isi Pertini di Lucca (Corso addetto assistenza e consulenza tirustica), l´agenzia formativa don Facibeni di Firenze (addetto alla preparazione installazione e manutenzione impianti termoidraulici), Istituto professionale Saffi di Firenze (addetto all´approvvigiobnamento, cucina e conservazione e trattamento delle materie prime e alla distribuzione di pientanze e bevande).  
   
 

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