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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Novembre 2013
 
   
  MONZA E BRIANZA, CONGIUNTURA III TRIMESTRE 2013

 
   
  Monza, 21 novembre 2013 - Il Iii trimestre 2013 si apre con gli ordini interni che si allineano con quelli esteri e tornano a crescere sia su base congiunturale +1,2%, vale a dire rispetto allo scorso trimestre, che su base tendenziale (+4,6%), rispetto cioè al medesimo trimestre del 2012. Era dal 2010 che gli ordini interni non registravano entrambe le variazioni positive. La produzione registra a livello congiunturale un calo, seppur lieve, del -0,2% rispetto al Ii trimestre 2013. Anche a livello tendenziale il dato è negativo, attestandosi a -0,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Il fatturato regge meglio della produzione, con una variazione sul fronte congiunturale del +0,3% rispetto al Ii trimestre 2013, e tendenziale del +1,0% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Si tratta di segnali di miglioramento che si riflettono anche sulle aspettative per il futuro degli imprenditori dell’industria manifatturiera brianzola: per la prima volta da più di due anni, si registra un saldo positivo tra gli imprenditori che si aspettano un aumento nella produzione e coloro che prevedono diminuzioni (+11,1 punti percentuali). Un sentiment che non si riflette anche sulle prospettive che riguardano il mercato del lavoro: le aspettative peggiorano leggermente rispetto a quelle di tre mesi fa. Del resto, si registra in questo trimestre un tasso di uscita dal mondo del lavoro ancora superiore all’1% per un saldo occupazionale che si attesta a -0,4%. Continua, tuttavia, a diminuire il ricorso alla cassa integrazione guadagni, con la quota di imprese che ne fa ricorso in calo dal 22,8% dello scorso trimestre al 17,1% dell’attuale. Sono alcuni dati che emergono dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’industria manifatturiera della Brianza, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza e dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza. “Dopo una lunga fase di stallo, gli ordini interni sono tornati a crescere e si sono allineati con il dato relativo alla domanda estera – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Questo rappresenta sicuramente un segnale molto rilevante per la nostra economia, perché consente agli imprenditori brianzoli di intravedere una possibilità di ripresa, fino ad ora sostenuta solo dagli ordini esteri. Ecco perché gli imprenditori brianzoli si dimostrano più possibilisti nei confronti del futuro, anche se ci sono ancora indicatori economici, come la produzione, con segno negativo”. “Valorizzare il nostro territorio rendendolo capace di attrarre gli investimenti che arrivano dall’estero -afferma Andrea Dell’orto, Presidente di Confindustria Monza e Brianza – e rimettere al centro il manifatturiero come settore trainante della nostra economia. Sono questi i due obiettivi che imprese, istituzioni e società civile dovrebbero perseguire per riagganciare i, seppur timidi, segnali d’ottimismo che arrivano dall’andamento economico della Brianza. Ognuno deve fare la propria parte affinché si generi un clima di fiducia e si possa intravedere grazie anche ad alcuni indicatori positivi come il fatturato delle imprese, una possibilità di crescita”. L’andamento economico dell’industria in Brianza (Iii trimestre 2013)- Le variabili dell’evoluzione congiunturale: produzione, fatturato, ordinativi- Produzione Industriale - Nel trimestre in esame la produzione dell’industria manifatturiera brianzola non conferma i segnali positivi dello scorso trimestre, che aveva registrato una leggera crescita. In particolare nel trimestre in esame la produzione risulta in calo del -0,2% rispetto allo scorso trimestre e del -0,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Il valore dell’indice destagionalizzato (costruito con base 2005=100) mostra dunque il perdurare della fase di ristagno della produzione registrata tra 2012 e 2013 attestandosi a quota 96,9. Osservando i dati grezzi distinti per classi dimensionali, si conferma il dato dello scorso trimestre per cui il calo della produzione è più sensibile per le grandi imprese (200 addetti e più) rispetto alle medie (50-199 addetti) e alle piccole imprese (10-49 addetti); per tutte e tre le classi dimensionali registriamo comunque una diminuzione sia su base congiunturale che tendenziale. L’analisi tendenziale per settori di attività mette in evidenza difficoltà diffuse, tra le quali si distingue però la meccanica, che è in leggera crescita rispetto al terzo trimestre di un anno fa. Insieme alla produzione, nel trimestre in esame diminuisce il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime l’impiego dei macchinari in relazione alla quantità massima producibile, passato dal 63,7% al 62,6%, di segno opposto il dato sui giorni di produzione assicurata, che grazie alla crescita degli ordinativi aumentano fino a quasi 65 giorni. Fatturato - L’indicatore del fatturato totale a prezzi correnti registra nel trimestre in corso un andamento migliore di quello della produzione, facendo segnare rispettivamente +0,3% rispetto allo scorso trimestre e +1,0% rispetto ad un anno fa. Le esportazioni rimangono una componente fondamentale nel garantire il recupero dei livelli produttivi, nonostante una riduzione della quota del fatturato estero che scende al 34,9%. Ordini - Osservando l’andamento degli ordini, è possibile intuire la dinamica futura della produzione e del fatturato. Come già evidenziato dal dato positivo dei giorni di produzione assicurata, gli ordini sono in crescita, soprattutto rispetto allo scorso anno. Significativa soprattutto la crescita degli ordini interni, che nel trimestre in esame è allineata a quella degli ordini esteri sia su base congiunturale (+1,2%) che tendenziale (oltre il +4% per entrambi). Occupazione - Sul fronte del mercato del lavoro continua invece la perdita occupazionale dell’industria manifatturiera brianzola, che in questo trimestre registra un tasso di uscita ancora superiore all’1% per un saldo occupazionale del -0,4%. Riguardo al ricorso alla cassa integrazione guadagni, nel trimestre in esame si attestano sui valori più bassi degli ultimi due anni sia la quota di imprese che ne fa ricorso (scesa al 17,1%) che la quota percentuale sul monte ore trimestrale (1,5%). Aspettative - Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre migliorano sensibilmente sui fronti della produzione e degli ordinativi. Per la produzione si registra per la prima volta da più di due anni un saldo positivo tra chi si aspetta un aumento (sono il 28,7%) e una diminuzione (17,6%), pressoché invariata la quota di chi si aspetta stabilità (53,7%). Le aspettative sull’occupazione peggiorano invece leggermente rispetto a quelle di tre mesi fa: il saldo tra ottimisti e pessimisti è sempre negativo (-10,9 punti percentuali), mentre il 77,5% si aspetta una situazione stabile. Le aspettative sulla domanda si confermano più ottimistiche per gli ordini provenienti dall’estero, tuttavia il dato più confortante del trimestre è il miglioramento registrato anche dalla domanda interna. Per l’estero, il 32,1% degli imprenditori manifatturieri brianzoli si aspetta una domanda in crescita nei prossimi tre mesi contro il 12,5% che si aspetta un calo. Per quanto riguarda la domanda interna, cresce la quota di chi prevede una stabilità rispetto a chi prevede un calo; il saldo tra aspettative di aumento e diminuzione rimane negativo ma migliora (da -30,9 a -14,4 punti percentuali).  
   
 

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