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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Novembre 2013
 
   
  QUOTE LATTE: SE GLI ERRORI SONO VERI RIPRENDERE IN MANO LA SITUAZIONE

 
   
  Mantova - "Non dimentichiamo che il regime delle quote latte nell´aprile del 2015 finirà. Dopo l´articolo pubblicato sul Corriere della Sera in cui si dà conto dell´inchiesta della procura di Milano attendiamo ulteriori sviluppi. Se poi dovessero essere confermati errori negli algoritmi di calcolo della produzione di latte, bisognerebbe riprendere in mano una questione che dura da 30 anni e sulla quale non è stata ancora posta la parola fine. Bisogna riflettere". E´ questo uno dei passaggi più significativi dell´intervista rilasciata dall´assessore all´Agricoltura Gianni Fava all´emittente Telemantova nel corso dell´approfondimento ´Ultimo Miglio" che andrà in onda stasera alle ore 21.05, in replica sabato alle 17.15 e domenica alle 19.20. Imu Agricola- Con il direttore di rete Monica Bottura, Fava è tornato a parlare anche del tema dell´Imu agricola "Abbiamo assistito ad un balletto, che purtroppo per la mancanza di 2 miliardi di euro, non esenta i terreni agricoli e i fabbricati rurali dall´applicazione dell´Imu. Una situazione preoccupante - ha detto - per un comparto che, salve alcune eccezioni, è in difficoltà". Direttiva Nitrati - Fava è tornato anche sull´annoso tema dei nitrati. "Non possiamo più aspettare che Ispra rinvii la consegna della ricerca scientifica. La Lombardia si è mossa con l´Università di Milano e fra dicembre e gennaio consegnerà a Bruxelles un dossier articolato, nel quale si evidenzia su base scientifica che gli allevatori non sono gli unici colpevoli dell´inquinamento da azoto nel suolo o dell´eutrofizzazione delle acque. Anzi, sono stati indicati esclusivamente come responsabili, quando invece sono state trascurate sistematicamente altre fonti inquinanti, come gli insediamenti industriali e civili. Questa storia deve finire e le zone vulnerabili devono essere riviste su basi scientifiche". Suini - Altro tema dell´intervista suinicoltura che "sta attraversando una crisi strutturale pesante" ha detto l´assessore all´emittente mantovana. "Il ministero delle Politiche agricole non ha sciolto il nodo della Cun, che da due mesi non sta rilevando un prezzo e lascia senza punti di riferimento un settore che vale 20 miliardi di euro. Mancano regole certe non soltanto nella Commissione unica nazionale, che se il Mipaaf vuole la gestiamo direttamente come Regione Lombardia. Ma tutto il comparto è in difficoltà, basti pensare ai disciplinari dei consorzi, che non impongono la provenienza italiana al suino destinato ai prosciutti Dop". Pac - Ulteriore capitolo la Politica Agricola Comunitaria. "Lo ribadisco - ha stigmatizzato Fava - è una Pac che non premia i produttori, al di là dei tagli sul bilancio comunitario. Trent´anni fa la Politica agricola comune assorbiva il 70% del bilancio Ue, questa riforma Pac si ferma al 38 per cento. La prossima, scenderà ulteriormente?". Psr. Dai microfoni di Telemantova Fava ha lanciato anche un appello sulla distribuzione regionale dei fondi per i Piani di Sviluppo Rurale. "Dei 10,3 miliardi di euro destinati al secondo pilastro per l´Italia - ha detto - lo Stato ci dica in fretta quanto spetta alla Lombardia e alle altre Regioni. Non possiamo impostare il Programma di sviluppo rurale senza avere alcuna idea di quale sarà il budget a disposizione degli agricoltori lombardi. Sarebbe anche ora di privilegiare le Regioni più virtuose, in base all´utilizzo di fondi nel Psr 2007-2013". Centralizzazione Eccessiva. "Vi sono alcune tragedie, come quella che si è abbattuta in Sardegna - ha ancora spiegato - che rilanciano fortemente l´esigenza di avere un piano assicurativo nazionale, unitamente a un fondo di solidarietà che deve essere finanziato, non lasciato come mero involucro vuoto. Diverso è il Piano irriguo nazionale, al quale sono fermamente contrario, perché il rischio che i finanziamenti destinati o provenienti dalla Lombardia vengano poi utilizzati non sul territorio, ma per tamponare le falle di altre realtà. Bisogna con i fondi della Regione o destinati alla Lombardia innanzitutto razionalizzare e rispondere alle esigenze dei consorzi di bonifica lombardi". Innovazione - Sempre nel corso dell´intervista l´assessore lombardo ha voluto ribadire l´importanza dell´innovazione in campo agricolo. "Il parco dei mezzi agricoli va rinnovato, anche in Lombardia. Anche con questa logica è stato istituito l´Albo degli agromeccanici, in modo da individuare con certezza le imprese che fanno meccanizzazione agricola e che devono poter essere messe in condizione di innovare e modernizzarsi. Non dimentichiamo, ad esempio, che le nuove tecnologie in termini di meccanizzazione agricola consentono risparmi anche in termini di difesa del suolo, di minori costi di lavorazione e una riduzione dei consumi di mezzi tecnici fino al 30 per cento". Expo 2015 - Non poteva mancare poi un capitolo dedicato ad Expo 2015. "E´ una grande opportunità per l´agroalimentare. L´expo di Milano richiamerà milioni di visitatori: potremo far conoscere i nostri prodotti e stilare accordi bilaterali o plurilaterali con gli Stati ospiti, in modo da contrastare il fenomeno della contraffazione agroalimentare, che vale indicativamente 60 miliardi di euro all´anno. Sono spazi che il vero Made in Italy - ha spiegato - e i grandi prodotti tipici lombardi possono conquistare, perché i nostri brand sono sinonimo di qualità. Basti pensare all´accoglienza che ha avuto lo store dei vini della Franciacorta recentemente inaugurato a Tokio".  
   
 

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