|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Novembre 2013 |
|
|
  |
|
|
IN UFFICIO: LA MAGGIOR PARTE DEI MANAGER SI ASSUME LA COLPA PER ERRORI CHE NON HA COMMESSO
|
|
|
 |
|
|
Milano, 25 novembre 2013 - I rapporti con i colleghi e con il capo sono ambiti delicati su cui spesso si basa l’equilibrio dell’ambiente di lavoro. Se un manager ha saputo costruire relazioni di fiducia con i propri collaboratori, allora non sorprende quanto emerge da un’indagine condotta da Robert Half, società di recruitment specializzato, che rivela che quasi 6 manager (58%) su 10 si prendono la colpa per errori che non hanno commesso. Tra questi, il 43% dichiara di essersi assunto la responsabilità per infrazioni di poca importanza e il 34%, invece, per non aver voluto esporre qualcun altro a conseguenze o a richiami. Segue il 16% degli intervistati che ammette di essersi sentito indirettamente responsabile del problema o dell’errore occorsi. Quali tra le seguenti situazioni descrive meglio il perché, sul lavoro, si è assunto/a la responsabilità per un errore che non ha commesso?
|
43% |
Non voler mettere nei pasticci qualcun altro |
34% |
Sentirsi indirettamente responsabile del problema |
16% |
Non voler danneggiare la propria carriera |
3% |
Una spiegazione avrebbe creato più problemi |
3% | La somma delle risposte non è il 100% dovuto all’arrotondamento Rilevazione condotta su un campione di 100 tra Responsabili e Direttori Risorse Umane italiani da una società di ricerca indipendente, commissionata da Robert Half “E’ comprensibile che, in alcune circostanze, ci si addossi la responsabilità di un errore o di una infrazione al posto di altri. L’importante è che si tratti di un evento di lieve importanza e di un’eccezione, ma che in nessun caso deve poter compromettere la propria reputazione professionale” commenta Matteo Colombo, Country Manager di Robert Half. Robert Half propone cinque consigli su come gestire gli errori: 1. Ammettere quando si sbaglia. È meglio prendere atto dell’errore che si è commesso, che provare a negarlo, nasconderlo o dare la colpa a qualcun altro. Per gli altri sarà più facile soprassedere e dimenticare se ci si fa avanti e si ammette l’errore. 2. Andare oltre. Quando qualcosa va storto, focalizzarsi sulle soluzioni al problema evitando che situazioni simili possano accadere ancora in futuro. 3. Non assumersi sempre la colpa. È comprensibile che di tanto in tanto ci si assuma la responsabilità per errori commessi da altri, ma evitare che diventi un’abitudine. Chi sbaglia potrebbe continuare a farlo, ma chi copre gli errori di altri potrebbe poi incorrere in qualche rischio. 4. Essere onesti. Delineare con chiarezza le aspettative in ogni progetto di lavoro attribuendo le responsabilità di ogni persona. Così si creerà trasparenza. 5. Riconoscere i meriti. Complimentarsi con i colleghi e collaboratori per il lavoro svolto ponendo l’attenzione sul lavoro di gruppo. Assicurarsi di veder riconosciuti anche i propri meriti inviando periodicamente report ai propri responsabili. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|