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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Novembre 2013
 
   
  NUOVA VITA PER L’ISTITUTO ELIOTERAPICO DI MEZZASELVA DI ROANA. DIVENTERÀ CENTRO DI ECCELLENZA NELLA RIABILITAZIONE CEREBRALE

 
   
  Roana (Vicenza) , 26 novembre 2013 - L’istituto Elioterapico di Mezzaselva di Roana, nell’Altopiano dei Sette Comuni, esce dall’abbandono nel quale si trova da quasi una decina d’anni e si avvia ad una nuova vita attiva, inizierà secondo le previsioni dal prossimo maggio. Si chiamerà Nirem: Nuovo Istituto Riabilitativo Elioterapico di Mezzaselva. E in quel “nuovo” c’è un progetto di eccellenza, orientato soprattutto alla riabilitazione dei danni e delle degenerazioni cerebrali, riferimento non solo sanitario e assistenziale ma anche dal punto di vista didattico, che sarà realizzato dalla Società “Progetto 33 – Iniziativa Sanitaria”. Il nuovo Istituto, inoltre, si collegherà al progetto rivolto al turismo accessibile che l’Aulss n. 3 di Bassano intende mettere in pista nell’ambito di una generale riqualificazione del sistema sanitario e socioassistenziale dell’Altopiano di Asiago. Questo processo, che creerà scienza, salute, immagine, economia e occupazione, ha preso avvio oggi nel municipio di Roana, dove è stato firmato il contratto di locazione dell’edificio, sottoscritto dal Direttore Generale dell’Ulss 3 Fernando Antonio Compostella e da Marica Vezzaro e Michele Munaretti, rispettivamente direttore amministrativo e direttore generale di “Progetto 33”, presenti il Sindaco Valentino Frigo, gli assessori regionali Marino Finozzi e Roberto Ciambetti, il presidente di “Progetto 33” Sante Bressan, il coordinatore scientifico prof. Giorgio Rizzato e tantissima gente che ha voluto assistere alla nascita del “rinascimento” sanitario della struttura. Il contratto è stato firmato con una penna d’eccezione, quella di Mercurio Lina Rizzato, madre del prof Rizzato, che nel 1946 fu ospite dell’Istituto Elioterapico e fu tra le promotrici di un suo riutilizzo sanitario. Nell’occasione Bressan ha ribadito i tre progetti per il rilancio dell’assistenza sociosanitaria dell’Altopiano di Asiago: il recupero di Mezzaselva, appunto; la ripresa (tempo permettendo) dei lavori del nuovo opsedale rimasti fermi per effettuare una consistente bonifica bellica; la realizzazione del progetto di turismo accessibile per tutto l’altopiano, del quale Mezzaselva diventerà un punto focale e anche di richiamo. Quest’ultima iniziativa ha anche risvolti economici in un’area dove il turismo rappresenta una attività produttiva vera e propria. In Europa già oggi ci sono 120 milioni di persone che hanno qualche disabilità (motoria, sensoriale, alimentare, dovuta all’età o a situazioni transitorie) – ha sottolineato Finozzi – che si muovono per turismo scegliendo le mete in base appunto alla accessibilità. E dove il turismo è accessibile, stanno meglio tutti. In questa iniziativa – ha ricordato dal canto suo Ciambetti – la Regione è dalla vostra parte. Dopo la firma del contratto, Compostella ha consegnato a Bressan le chiavi della struttura. Per il Nirem sono previsti,, dal punto di vista tecnico: la destinazione sanitaria, in parte con attività ambulatoriale e residenziale; la gestione globale sulla riabilitazione di carattere sia ortopedico che traumatologico, sia fisiatrico che neuropsichiatrico; la formazione con corsi di laurea triennali in Fisioterapia ed Infermieristica in accordo con l’Università di Padova e corsi di formazione permanente per gli operatori socio-sanitari. Dal punto di vista economico, sono previsti: la completa auto-sostenibilità con autonomia e indipendenza dall’Azienda Sanitaria e dall’Ente Regione Veneto; l’impiego di una forza lavoro stimata complessivamente in 70 unità (tra operatori addetti all’assistenza, infermieri professionali, fisioterapisti, personale ausiliario, ecc.); la corresponsione di un canone annuo di 186 mila euro che “Progetto 33” verserà all’Ulss 3, a partire dal 43° mese di locazione; la realizzazione, finanziata dall’Ulss 3, dei lavori di manutenzione straordinaria per ricondurre l’immobile nelle normali condizioni d’uso , per un costo pari allo storno dei canoni di locazione per i primi 42 mesi; l’esecuzione di ulteriori interventi di ristrutturazione edilizia per adattamenti finalizzati allo svolgimento delle attività proprie della società offerente con onere completo a carico della stessa. Il contratto di locazione ha una durata prevista di 9 anni, rinnovabile di ulteriori 9.  
   
 

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