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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Novembre 2013
 
   
  SUINI, LOMBARDIA: SETTORE DIMENTICATO, NESSUN SOSTEGNO

 
   
  Milano - "Il problema vero di oggi è che la situazione attuale del mercato mette a rischio l´intero comparto e rende difficile parlare di sviluppo". Così si è espresso l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, in occasione del convegno sulla suinicoltura, organizzato da Zoetis e Anas, a cui ha partecipato a Lonato del Garda (Brescia). "È molto importante fare convegni, momenti necessari per guardare avanti in prospettiva - ha detto l´assessore -. Tuttavia oggi le prospettive devono andare oltre le soluzioni tecniche, pure determinanti per l´allevamento". Commissione Unica Nazionale - L´assessore Fava è anche intervenuto sullo stallo della Commissione unica nazionale. "Il continuo fallimento dell´attività del Ministero delle Politiche agricole in materia - ha proseguito l´assessore - ci porta a pensare che gli strumenti previsti dalla legge siano inadeguati e vadano cambiati in fretta. Soprattutto c´è bisogno di intervenire urgentemente sul fronte della tracciabilità e riconoscibilità del prodotto, attraverso modalità quali l´etichettatura obbligatoria anche per le carni suine e per garantire la filiera nazionale". Un tema, secondo Fava, che necessita una riflessione approfondita per tutelare il Made in Italy. "Riteniamo non possa essere considerato soddisfacente il periodo minimo di due mesi ipotizzato dall´Unione europea per fregiarsi del titolo di ´prodotto in Italia´ - ha sostenuto l´assessore lombardo -. E´ necessario continuare a sollecitare il Ministero in questo senso e non lasciarsi prendere dallo sconforto, stante il fatto che da mesi non si ottengono risposte dallo stesso Ministero". Sempre Più Urgenti Azioni A Tutela Comparto - Una questione sulla quale ieri Fava ha scritto al ministro per le Politiche agricole Nunzia De Girolamo, ribadendo "l´urgenza di azioni volte a tutelare la suinicoltura, che vede in Lombardia quasi il 40 per cento dei capi allevati, il che significa essere, anche in questo settore, un punto di riferimento territoriale del comparto". La crisi della suinicoltura non è stata affrontata in maniera uniforme in Europa. "Sappiamo che in Francia - ha specificato Fava - il Governo è intervenuto anche con risorse finanziarie per far fronte appunto alla crisi del comparto suinicolo nelle grandi Regioni del Nord, in particolare Bretagna e Normandia. Se questo fosse un Paese serio, sarebbe già successo altrettanto da parte del Governo nei confronti della Lombardia: ma così non è e si continuano a trascurare questioni di rilievo, condannando un mondo economico come quello della suinicoltura lombarda a un destino funesto".  
   
 

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