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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Novembre 2013
 
   
  TOSCANA: GLI OSPEDALI PICCOLI SONO PARTE DI UNA RETE, MAI CHIUDERLI

 
   
  Firenze, 26 novembre 2013 - "In questa Regione non abbiamo mai pensato di chiudere gli ospedali piccoli. Quelli da chiudere sono stati già chiusi negli anni passati. Oggi gli ospedali sono parte di una rete: praticamente abbiamo un unico, grande ospedale toscano. Dovevamo solo stabilire il ruolo di ciascun ospedale, e lo abbiamo fatto con i Patti territoriali, che voi qui avete firmato lo scorso agosto. Per me è un impegno ormai scontato. Ora basta, quindi, parlare di chiusura. Piuttosto, parliamo di salute, di organizzazione, di personale, di opportunità di miglioramento e di crescità professionale". Oggi pomeriggio l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha partecipato nell´ospedale del Casentino, a Bibbiena, a un incontro sui Patti territoriali, siglati nell´agosto scorso dai sindaci della zona. Erano con lui il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini, e gli altri sindaci della zona, il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani e il direttore generale della Asl 8 di Arezzo Enrico Desideri, con tutta la direzione dell´azienda sanitaria. "Lavoreremo perché una struttura piccola non sia una piccola cosa - ha detto ancora Marroni - Quindi anche in un ospedale come questo di Bibbiena ci debbono essere le strutture e le apparecchiature adeguate. I professionisti devono essere di livello e soprattutto far parte di un network che garantisca aggiornamenti e standard qualitativi. In Toscana c´è un movimento che dice "salviamo i piccoli ospedali". Ma nessuno li vuol chiudere - ha ribadito l´assessore - Con la firma dei Patti territoriali, c´è un ulteriore sigillo sulla scelta compiuta di non chiudere". L´assessore ha toccato anche il tema più ampio della sanità regionale e nazionale: "In questo ultimo anno e mezzo abbiamo corso il rischio che il nostro sistema entrasse in una spirale negativa. Con la sanità in pareggio, lo abbiamo evitato. Oggi a volte lo dimentichiamo, ma in pochi mesi abbiamo disegnato una via d´uscita e intrapreso una strada virtuosa. Io credo che ora il peggio sia alle nostre spalle. Non siamo ancora in porto, ma la tempesta è passata. Quando sono usciti gli esiti Agenas sul 2012, i nostri ospedali sono stati valutati i migliori in Italia. Noi abbiamo il minor numero di aspetti negativi e il maggiore di aspetti positivi. Anche dal punto di vista clinico siamo risultati primi". "Il segreto per far funzionare i piccoli ospedali è farli lavorare appieno - ha detto Enrico Desideri - Qui abbiamo 67 posti letto. Vanno fatti lavorare senza sprechi. Ogni ospedale deve avere delle proprie peculiarità. E si debbono spostare quando è possibile le équipe e riempire il lavoro dei piccoli ospedali, in forte collegamento con il territorio". "Per le zone di montagna e i piccoli presidi, i Patti firmati sono per noi dei veri e propri contratti - ha aggiunto Oreste Giurlani - Vorremmo fossero inseriti tal quali nel nuovo Piano sanitario regionale. I 15 cosiddetti piccoli ospedali non vanno più messi in discussione e non si toccano, almeno per la durata di un piano sanitario. Questo per la tranquillità con i cittadini, le amministrazioni, gli operatori sanitari che qui lavorano. Quella dei Patti territoriali è un´idea che abbiamo avuto io e Desideri, che qui ringrazio. E ringrazio anche l´assessore, che questi Patti adesso li propone anche quando va fuori dalla Toscana". I Patti territoriali per Valdichiana, Casentino e Valtiberina, prevedono che alle quattro Case della Salute già realizzate se ne aggiungano altre cinque nei prossimi 3 anni; che siano fortemente potenziate le Cure intermedie, con un ulteriore incremento di 5 posti in Casentino e 6 in Valdichiana; per quanto riguarda gli ospedali della Valdichiana, del Casentino e della Valtiberina, non saranno chiusi, come ha ribadito anche in questa occasione l´assessore, ma avranno ciascuno una propria specializzazione. Dopo la firma a Bibbiena, l´assessore Marroni ha visitato il Centro Chirurgico Toscano, ad Arezzo, casa di cura convenzionata con il servizio sanitario regionale.  
   
 

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