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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Novembre 2013
 
   
  A FUTURE FORUM, UN DISEGNO DI LEGGE REGIONALE SUL LIFELONG LEARNING

 
   
   Udine, 26 novembre 2013 - Un disegno di legge regionale sul lifelong learning, la “formazione permanente” o educazione degli adulti, questione tuttora priva di normativa tanto a livello locale quanto nazionale, nell’ottica di portare al Fvg un’innovazione centrale per il futuro. La proposta, che si avvarrà di consulenze di esperti e specialisti internazionali, sarà presentata dall’Università della Liberetà del Fvg e la sua presidente, Pina Raso, l’ha annunciato stasera al Future Forum, promuovendo l’incontro della rassegna che ha visto protagonista – introdotto dalla componente della giunta camerale Lucia Piu e accompagnato dal sindaco di Udine Furio Honsell – Norman Longworth, uno dei massimi esperti mondiali di Lifelong Learning, già docente della materia all’Università di Stirling nonché consulente per Unione europea, Ocse e Unesco, e ideatore tra l’altro della “information ladder”, un diagramma che descrive gli stadi dell’apprendimento. «Non c’è sufficiente interesse in questa parte d’Europa per la formazione permanente – ha evidenziato la Raso –, eppure questa diventa la chiave dello sviluppo, imprescindibile per un futuro sostenibile. Di qui la nostra decisione, appena presa in sede di Università delle Liberetà, dove il numero di “studenti” si mantiene costante, sulle 3.500 persone l’anno, nonostante le difficoltà e la crisi». E come ha evidenziato poi Longworth, il lifelong learning sarà la risposta per territori che crescono in modo sostenibile, in un mondo in cui l’età media e quella lavorativa saranno sempre più alte, Il 20% degli attuali lavori nel 2023 non esisterà più e nell’arco della vita una persona avvierà molto probabilmente almeno 4 carriere». Nella società del futuro, «le sfide economiche, sociali e ambientali, fattori che abbiamo sempre considerato separatamente, saranno sempre più integrate e interdipendenti – ha detto Longworth – e l’incertezza sarà la caratteristica sempre più marcata della nostra vita. Ci dovremo necessariamente spostare verso un apprendimento continuo, che dovrà essere garantito a tutti, in ogni luogo, in modo personalizzato, utilizzando tutte le opportunità che le tecnologie offrono per l’apprendimento su misura, a distanza, nella comunità e sul posto di lavoro». Longworth ha anche evidenziato il ritorno a una nuova centralità di città e regioni, che diventeranno il centro dello sviluppo. Diventeranno “learning regions” e “learning cities”, e si giocherà tutto sulla qualità dell’apprendimento continuo. Su di essa si formerà la crescita in ogni aspetto della vita. Un progetto difficile da costruire e a lungo termine, che richiede il coinvolgimento di tutta la comunità, a partire da amministratori e governanti sensibili e “illuminati”, in grado di coinvolgere direttamente i cittadini e le loro organizzazioni. «E un progetto che ispira Udine», ha assicurato Honsell, ricordando la complessità del processo e contemporaneamente l’impegno della città sulla questione.  
   
 

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