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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Novembre 2013
 
   
  ANFOV INDICA LA STRADA PER IL NUOVO CATASTO DELLE RETI IL THINK TANK TORINESE INDICA LA STRADA DEL MODELLO FEDERATO PER LA MAPPA DELLE RETI. UNA STRUTTURA FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DI BANDA LARGA E ULTRA LARGA. L’APPREZZAMENTO DI CATRICALÀ E CARDANI

 
   
  Milano, 27 Novembre 2013 - Descrivere le sperimentazioni già messe in pratica cercando un punto di convergenza per arrivare alla realizzazione di un catasto federato delle infrastrutture di rete Ngan (New generation access network). E’ questo l’obiettivo del terzo documento messo a punto dal gruppo di lavoro di Anfov che ha raccolto gli sforzi delle principali società di Tlc e di qualche amministrazione locale. Il documento arriva dopo che in un primo lavoro erano stati inquadrati gli aspetti fondamentali per la realizzazione di un “sistema complesso” e nel secondo analizzati gli aspetti tecnici, architetturali e procedurali per la realizzazione di un Catasto nazionale. Secondo l’Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione lo sviluppo della banda larga e ultra larga deve evvenire in tempi brevi per permettere all’Italia di recuperare il gap con gli altri Paesi. Perché questo succeda, però, è necessario utilizzare le infrastrutture già presenti nel sottosuolo in modo da riuscire a contenere gli investimenti necessari. Per questo è necessario predisporre e gestire un catasto delle infrastrutture che non si traduce in un database unico, ma in un punto d’accesso tramite il quale sia possibile consultare quanto è già stato realizzato da operatori di telecomunicazioni e attori pubblici e privati. Fondamentale è mettere a fattor comune le esperienze già maturate per consentire “l’individuazione tempestiva ed efficace delle risorse disponibili e fruibili sul territorio a vantaggio sia degli operatori interessati a investire nelle nuove reti sia di quelli che intendono sostenerne lo sviluppo”. In pratica si tratta di definire l’insieme minimo dei dati da condividere al fine di pianificare gli interventi e la gestione delle infrastrutture del sottosuolo. Coordinato dal direttore generale di Anfov Nino Catania, il gruppo di lavoro ha preso in esame il sistema Gioia (Gestione infrastrutture ottiche in accesso, in pratica una banca dati delle infrastrutture di rete della società) di Telecom, l’esperienza di Wind con il progetto Gismart (applicazione web per la gestione su cartografia Google Maps degli elementi e infrastruttura), il concept Fastweb-ebworld (un prototipo sul quale implementare possibili applicazioni relative al Catasto), il modello Lepida e altre esperienze maturate da Italtel e in pubbliche amministrazioni come i Comuni di Torino e Novara. La conclusione è che il sistema federato appare il modello più adatto per costruire un Catasto di questo tipo a patto che tutti gli attori contribuiscano con i loro dati alla costruzione di quello che diventerà “un bene della comunità” dove “tutti potranno guadagnarci”. Chi ci guadagnerà veramente, però, è la Comunità che potrà utilizzare dati ed elaborazioni in modalità standard. La convinzione è che questo modello “costituisca la soluzione migliore in termini di costi/benefici che consentirà di favorire lo sviluppo del Sistema Paese senza tuttavia gravare gli enti contributori di costi eccessivi per l’adeguamento dei propri sistemi o per le attività di popolamento del catasto”. Trasmesso alle istituzioni del mondo delle Tlc, il lavoro del think tank torinese ha ricevuto l’apprezzamento del vice ministro per lo Sviluppo economico Antonio Catricalà che ne ha apprezzato lo spirito multi-stakeholder e dell’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni. Il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani ha ricordato che l’attività dell’ente per l’avvio del Catasto va nella direzione indicata da Anfov e che questa attività deve essere coordinata con il ministero dello Sviluppo economico. L’autorità ha comunque in programma il varo di un procedimento per l’adozione di disposizioni attuative e di funzionamento del Catasto per il quale ci si aspetta un forte contributo da parte di Anfov.  
   
 

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